Dodici giorni. Ho partecipato a concorsi, fatto qualche passeggiata via google street view, riletto vecchi post avvolta in spirali di masochismo estremo. Insomma: tutto come da copione. Solo che il problema, quello vero, non sono mai i ricordi. Macché. Nel countdown di ogni mio viaggio a Málaga, quello che sul serio stressa é un rapporto matematico impossibile. Leggesi: quantitá di persone che vorrei vedere vs. i pochi giorni in cui staró via. Lo capirete, con un concerto in mezzo e l'irrinunciabile triangolo gastronomico Pimpi - Pepa y Pepe - Marisquería Vicente, la faccenda si preannuncia questa volta addirittura piú intricata del solito. Ad ogni modo, ho calcolato che se non dormo dovrei rispettare tutti i piani. Compreso quello di abbracciare un tal Dani. O almeno si spera.
Dodici giorni. Dodicesima tappa del mio personale tour. Dovessi seguire uno schema da cabala, di ricette tematiche ne proporrei altrettante . Invece, mi limito a due: una oggi, e una venerdí prossimo, tanto per onorare al meglio la mia attesa. In entrambi i casi, si seguono i piú stretti dettami del cibo pro-festa erasmus. Vale a dire: facile preparazione, consumare freddo, combinazione insolita di sapori a beneficio di stupore degli ospiti. E poi, vista la bella stagione, l'ensalada malagueña direi che ci sta. O no?
Consigliabile come antipasto, se servita in porzioni da mensa universitaria al campus di Teatinos, vi assicuro che puó bastare anche per un pranzo completo. Anche se io ci mangiavo comunque una paella, dietro. In effetti, non riesco a capire come abbia fatto a non ingrassare. Boh.
Comunque...
ENSALADA MALAGUEÑA – INGREDIENTI
Uova
Patate
Arance
Cipolla
Tonno
Olive
Sale grosso
Olio d'oliva
Aceto di vino rosso (in realtá andrebbe usato l'aceto di Jerez, ma vista la difficoltá a reperirlo in Italia va bene anche l'alternativa)
Lessate le patate e cuocete le uova fino a farle diventare sode. Lasciate raffreddare entrambe, tagliatele a pezzettini e mischiatele agli altri ingredienti come per preparare una qualsiasi insalata mista.
NB: Alcune variabili famigliari della ricetta prevedono l'utilizzo del baccalá al posto del tonno e l'aggiunta del peperone verde. Ovviamente quella che ho proposto é solo la versione che piú piace a me, e certo non pretende di essere piú “giusta” dell'altra. Per cui, sentitevi liberi di sperimentare. Qué aproveche!
in effetti io l'ho sempre fatta come la ricetta che descrivi....però...peperone e baccalà...è da provare,sicuramente!....GRAZIE per la dritta!
RispondiEliminaps.dato che andrai da Pepi e Pepa..da vincente..etc etc...torna con nuove e ghiotte ricette per i tuoi prossimi venerdì!:-)
besitoskit
sará fatto. In effetti ci vado per scopi didattici, mica altro...buahahahah! :D
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