Io, una bandiera della Spagna, sono in grado di avvistarla anche a migliaia di kilometri. Può essere magari piccola. Accasciarsi avvilita in una zona protetta dal vento e dallo sguardo dei passanti. Eppure io ne annuserò l'odore. Dico sul serio: io so avvertirne la familiarità indotta, patriota - come sempre - di una patria non mia.
E' così che ho scoperto Flor de Azahar. Attratta dalla famigliarità brillante di quel semi-nascosto simbolo nazionale. Negli occhi ho acceso l'entusiasmo. Ho urlato "Spagnaaaa", come la più pericolosa delle psicopatiche, ed ho improvvisamente cambiato direzione. Succedeva qualche giorno fa, poco prima di passare alla Feltrinelli ad imboccare il tunnel della dipendenza da La Ragazza Del Treno (tra parentesi: leggetelo, vi manderà in trip).
C'erano delle scarpe, accanto a quella bandiera. Sandali da donna. Con la zeppa. Ho pensato che avrebbero potuto essere nel mio stile. Sopra di loro, la vetrina pulita di un negozio piccolo ma ben arredato dichiarava le sue origini nella parola Madrid.
Lo confesso, perciò: avrei voluto regalarvi un post più lungo. Uno di quelli che inizio a scrivere senza sapere bene dove voglio andare a parare. Sono rilassanti, per me. Vi avrei detto, magari, del mio ritorno al lavoro. Segnalato un paio di canzoni dei Dorian, di Brandon Flowers e di Fabrizio Moro. Vi avrei, soprattutto, sottoposto dubbi amletici di difficile risoluzione quali: perchè c'è questa mania di fare i concerti di Lunedì? Perchè il ciclo ti viene sempre quando devi andare da qualche parte? Perchè le fashion blogger asiatiche tendono a farsi fotografare con i piedi rivolti all'interno?
Invece.
Invece.
Se non l'ho fatto non é per un atto di pietà nei confronti della razza umana, ma perchè ho scoperto che a Trieste esiste un altro luogo per filo-ispaniche incallite. Certo è un po' più defilato rispetto al nuovo Desigual in centro (lo troverete in Corso Italia 9, Galleria Rossoni), ma anche molto più autentico e a suo modo originale. Cosa più importante, propone capi di moda iberica a prezzi ragionevoli. E quindi niente: ho pensato che, se vi trovate da queste parti, vi sarebbe piaciuto andare a darci un'occhiata.
Non foss'altro perchè ha la bandiera all'esterno. Piccola. Protetta dal vento e dagli sguardi dei passanti. Ma, per chi ha il Mal di Spagna, bella quanto basta a farvi sentire a casa.
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