Mi dispiace per voi, ma é di nuovo quel periodo dell'anno.
I volant inondano il feed di Instagram. Cuori, cuori, cuori. Mi attraggono di sospiri dalle vetrine dei negozi di settore. Ogni tanto ci entro pure, in una pausa tra il delirio di Zara e una conversazione con la tizia di Madame Bombay. L'ultima volta ieri.
I volant inondano il feed di Instagram. Cuori, cuori, cuori. Mi attraggono di sospiri dalle vetrine dei negozi di settore. Ogni tanto ci entro pure, in una pausa tra il delirio di Zara e una conversazione con la tizia di Madame Bombay. L'ultima volta ieri.
Ho chiesto timidamente quanto costassero le scarpe di Begoña Cervera con il tacco decorato. Dita incrociate dietro la schiena. Fa che siano in saldo. Cuori. Cuori. Ma ho dovuto imprecare gli inevitabili centosettanta euro che in questo momento della mia vita non mi posso permettere di sperperare. Non se non li scambio con un viaggio a New York, almeno.
É quel periodo dell'anno, insomma. Quello delle sfilate.
É quel periodo dell'anno, insomma. Quello delle sfilate.
Quello in cui ascolto India Martinez a palla e gioco a fare la féscionblogher scrivendo all'una di notte per Total Free Magazine.
Prima che il mese più lungo dell'anno giunga finalmente al termine portandoci il SIMOF (e il FIMAF!!!) m'é sembrata cosa buona e giusta condividere quel post anche qui.
Prima che il mese più lungo dell'anno giunga finalmente al termine portandoci il SIMOF (e il FIMAF!!!) m'é sembrata cosa buona e giusta condividere quel post anche qui.
In fondo la ritroverò - non temete! - l'ispirazione per scrivere d'altro. Solo che al momento i miei progetti hanno la forma ossessiva di tacchi e di fiori. Buona lettura (e buon weekend!).
Tra tradizione e innovazione: i trend della moda flamenca per il 2018
Nella vita servono certezze. Magari poche. Magari stupide. Però ne abbiamo bisogno, come di panchine su un sentiero lungo quando iniziano a gonfiarsi i piedi. Nel mio piccolo, mi impegno ormai da anni a fornirvele anticipando le tendenze della moda flamenca per la stagione a venire. Non me ne voglia, quindi, chi è del tutto estraneo a ferias e tablao, ma non ho ancora intenzione di mettere fine all’usanza.
Si è conclusa lo scorso 14 Gennaio la sesta edizione di We Love Flamenco. Incaricata come sempre di aprire le sfilate di settore, la passerella sivigliana ci ha mostrato il mondo dei volant nella sua immensa varietà di interpretazioni. La flamenca classica di Fabiola ha fatto da perfetto contrappunto all’innovazione visionaria dello stupefacente Juan Boleco, mentre Pol Nuñez, fedele ai suoi cromatismi accesi, ha scommesso ancora una volta sulla comodità.
Il flamenco pret-a-porter è stato rappresentato, su tutti, dal mood parigino di Rafa Valverde, anche se la cosiddetta moda “civile” è entrata di prepotenza nelle creazioni di numerosi designer, dando vita a contaminazioni azzardate e tuttavia incredibilmente funzionali.
L’attesissimo ritorno al flamenco di Zambonino - che aveva abbandonato il filone per dedicarsi al ramo nuziale - è stato accompagnato da un tripudio contemporaneo di quadri, righe e stampe tribali mentre Rocío Peralta (stilista prediletta dalle celebrities alla feria de Abril di Siviglia) ha scommesso sulle ispirazioni multiculturali e sul folklore regionale più tipico. Le borse di forma rotonda, presentate dai brand fashion come chiara tendenza per l’autunno/inverno, torneranno anche in primavera come accessorio must da sfoggiare al Real.
Ecco quindi, in sintesi, quali sono stati i principali trend visti all’Hotel Alfonso XIII del capoluogo andaluso:
1) VITA ALTA E MARCATA
Negli ultimi anni, la vita degli abiti flamenchi si è andata progressivamente alzando. I designer hanno cercato di imporre il nuovo taglio prima timidamente e poi con sempre maggior frequenza, pur senza ottenere un così forte riscontro tra i look effettivamente scelti per le ferias. Sulla scia di quanto visto nel 2017, marchi come Santana ci riprovano ora con abiti a vita molto alta accompagnati da lunghe gonne di micro-volant che favoriscono le donne di statura elevata. Per le altre, la vita rimane all’altezza consueta ma viene evidenziata in tutti i modi, sia attraverso il taglio stesso dell’abito (Rocío Olmedo e Pol Nuñez, tra gli altri) che con l’uso di cinture (Zambonino).
2) LA VIE EN ROSE
Il rosa acceso, che l’anno scorso - al di là delle previsioni - si era imposto come chiara tendenza alla Feria di Málaga, quest’anno é il protagonista indiscusso delle passerelle tra abiti a fantasie floreali, monocromatiche o a pois. In particolare, lo moda lo vuole abbinato al rosso, l’altro colore “must” della stagione. L’abbiamo visto, ad esempio, nelle collezioni di Ángelez Fernández ed “El Ajolí”.
3) MINIMALISMO FLAMENCO
Dopo anni di volumi estremi e maniche oversize, si comincia a notare un deciso ritorno alla sobrietà. Denominato “minimalismo flamenco” , questo trend vede linee pulite, monocromi e- soprattutto - maniche senza volant, che cedono il protagonismo alla gonna e agli accessori. Uno degli esempi più interessanti è quello di Daniel Robles, che ha debuttato a We Love Flamenco dopo aver vinto un concorso per designer emergenti.
4) ASIMMETRIA
La moda flamenca ha sempre amato rinnegare la simmetria in favore di soluzioni più creative. L’esempio classico è quello degli abiti con una sola manica, ma quest’anno gli stilisti sembrano aver abbracciato il trend con più decisione che mai, giocando con diverse tipologie e collocazioni dei volant come nel caso di Ángeles Fernandez.
5) BOTTONI
Sí, avete letto bene. Una delle maggiori innovazioni viste a We Love Flamenco vede l’applicazione di file di bottoni agli abiti tradizionali. A proporla sono stati Ángeles Fernández e Santana, e Bulevar Sur la inserisce nella sua selezione di tendenze da tenere d’occhio per l’anno appena iniziato. Decisamente pratico da indossare alla feria, ma altrettanto anti-convenzionale, sarà interessante vedere se il modello sarà riproposto anche alle prossime sfilate. SIMOF is coming.
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