Sul serio, sembra quasi
che lo facciano apposta. Una dice che trascurerà un po' il blog, e
in Spagna succede letteralmente un finimondo.
Ché, d'accordo, San Fermín era in programma. Presumo anche che gli
articoli sulle vittime da incornamento li preparino prima. Anzi,
probabilmente hanno un modulo prestampato in cui inserire di volta in
volta il numero dei morti e quello dei feriti. Sarebbe più comodo,
almeno. Ma l'incendio che ha devastato i dintorni di Valencia; la
marcia dei minatori incazzati su Madrid; gli scontri con la Polizia
che non si negano mai a nessuno; i tagli di Rajoy ; la simpaticissima
deputata che, davanti alle
critiche, augura ai suoi elettori “qué se jodan”...ecco, questo è avercela con me. E' reclamare la mia
attenzione a suon di danni e capricci, come
un bimbo iperattivo con la madre in affari.
Sí, insomma, é ricordarmi, come se ce ne
fosse bisogno, che magari anche da Total Free Magazine stanno
aspettando un articolo mio. Leggera fitta di
angoscia e di stress. Mi viene in mente una vecchia amica, ché
s'é trovata a fronteggiare una vera e propria epidemia di morti
ammazzati nel momento stesso in cui ha iniziato lo stage alla cronaca
della Gazzetta di Parma. Son belle cose.
Comunque.
Il punto é che non bastavano le prime pagine zeppe di novitá. No.
Ci si é messa pure un'epidemia dilagante di italo-spagnolismi che
sta letteralmente invadendo tutti i settori. Dalla musica alla
politica, passando per cinema e tv. Del tipo che addirittura gli
applausi del parlamento iberico di fronte all'annuncio dei suddetti
tagli si sono trasformati in un punto di partenza per i paragoni. Ché
gli spagnoli non si sono limitati a criticarla, quella profusione di
gioia a loro danno. No. L'hanno associata alle lacrime della nostra
Fornero. Lodandola. Dicendo che, di fronte a identiche misure
drastiche, fa un altro effetto vedere che attuarle intristisce anche
te.
Non
che io sia del tutto d'accordo, peraltro. Ché il pianto, in un
ministro, mi sembra un comportamento esagerato almeno quanto gli
applausi. Né, tantomeno, cambia il risultato finale. Ma
l'italospagnolismo é questo, a ben vedere: profusione di amore per
l'altro. Scambio, confronto, abbracci solidali in situazioni estreme.
E, a proposito di scambi, hanno iniziato a trasmettere El Internado
su La 5. Era una serie cult, in Spagna. Di quelle che riempivano le
riviste con le interviste ai protagonisti. Di quelle che ti offrivano
un pretesto di conversazione quando non sapevi che dire. Perché,
tanto, era difficile trovare qualcuno che non ne avesse mai vista
neanche una puntata. E ora, live from my Erasmus, é in onda su un
canale che ho da poco scoperto a target femminile. In versione
originale doppiata, proprio come piace a me.
E poi
c'é la musica. Ah, la musica. E' proprio in questo campo, a ben
vedere, che gli italo-spagnolismi sono piú numerosi.
Ad
esempio, c'é Jarabe de Palo. Ormai, da “il Pittbull della Penisola
Iberica” sono ufficialmente passata a definirlo “Vip Itañolo
dell'anno”. Un titolo di cui essere fieri, oltrettutto, dato che
era tutto fuorché facile sottrarlo ai Besitos di Vanessa Incontrada.
Beh, lui c'é riuscito. Con il pretesto della presentazione di “Come
un Pittore” in versione bilingüe anche sul mercato castigliano,
Pau ha iniziato a scrivere su twitter piú o meno come parlo io
quando son molto stanca. Vale a dire, con la miscela di allegria
perfetta in cui si uniscono italiano e castigliano. Una parola in una
lingua, una nell'altra: un'idioma di cui mi dichiaro ogni giorno piú
fan. Senza contare che é nel nostro Paese ogni due per tre, oramai.
E inonda il web di scatti ed entusiasmo, esternando conseguenze di un
effetto molto simile a quello che la Spagna ha su di me.
Foto scattate da Pau - Jarabe de Palo a Torino (da Twitter)
Poi
c'é Sergio Dalma, che a quanto ho capito é di stanza a Milano per
lavoro. Sta registrando il nuovo album, o qualcosa del genere. Resta
il fatto che cena alle dieci, ma alterna le due lingue pure lui.
Foto di Sergio Dalma, "en directo desde Milán" (da Twitter)
E i Fuel Fandango, che giusto ieri hanno portato la loro fusione di
flamenco ed elettronica sul palco di Arezzo Wave. Riportandomi alla
mente un vecchio prof di musicologia che, all'epoca in cui mi diede
30 e Lode, quel festival lo organizzava. Chissá se ci sará ancora
lui, dietro? Avrei dovuto mantenere i contatti, dannazione. Tra l'altro, trovo la loro Talking a dir poco stupenda.
E poi
Dani Martín. Il "mio" Dani Martín. Che guarda, elogiandolo, Nuovo
Cinema Paradiso mentre sull'altro canale trasmettono Tre Metri Sopra
il Cielo. Che dice di averlo giá visto, Tre metri sopra il cielo.
Dani che retwitta strane battute sull'Impero Romano. E, proprio
mentre sto pensando che lo sento piú distante, mi dice senza mezze
misure che il suo prossimo disco uscirá anche in Italia.
Disegnandomi un sorriso ebete che riesce a far sembrare bellissimo
anche il diluvio universale che mi si abbatte addosso dal cielo di
Udine.
Lo studio casalingo di Dani, dove stanno prendendo vita le canzoni che potremmo ascoltare anche in Italia (da Twitter)
Oddio,
a dirla proprio tutta, finché non vedo non credo. Che El Canto del
Loco avevano addirittura una data fissata per suonare all'Hard Rock
Café di Roma. Una data che i gestori del locale m'avevano
comunicato al telefono, prima che tutto si annullasse per mancanza
d'accordi su una macchina organizzativa che avevamo giá acceso in
progetti da fans. Dani se l'é anche spesso sentite da chi gli sta
accanto, per questa sua tendenza a farsi prendere dall'entusiasmo
parlando prima del dovuto. Insomma, un po' come me.
Peró,
c'é anche da dire che stavolta alcuni elementi mi fanno ben sperare.
Ad esempio:
1.
Collabora nel disco Papitwo di Miguel Bosè, che esce anche da noi il
4 Settembre.
2. Tra i due dischi che compongolo il suddetto Papitwo, il duetto con Dani é stato inserito proprio in quello che include tutti i cantanti italiani.
2. Tra i due dischi che compongolo il suddetto Papitwo, il duetto con Dani é stato inserito proprio in quello che include tutti i cantanti italiani.
3.
Pare abbia recentemente lavorato a Miami con un produttore e
compositore di origini italiane.
4. Sony Music Colombia ha aggiunto ai preferiti il suo tweet con sú scritto “en Italia tb”.
4. Sony Music Colombia ha aggiunto ai preferiti il suo tweet con sú scritto “en Italia tb”.
Ok, Ok, non si capisce cosa freghi ai colombiani che il disco esca anche da noi ma...voglio dire, un Fav da un dipartimento Sony dovrá pur voler dir qualcosa, no? In realtá anche il fatto che la Sony italiana fosse inclusa nella conversazione e nessuno é intervenuto a dire “cosa diavolo ti stai inventando?” dovrebbe conferire ufficialitá al tutto, no? Staremo a vedere.
Nel
frattempo, io del mio libro ho giá raggiunto la metá.
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