Intendiamoci: io non è che sia così presuntuosa da pensare di aver qualcosa da insegnare a qualcuno. Semmai è il contrario, anzi. Però, a quanto pare van di moda gli elenchi. I consigli. Le regole. Ed è piuttosto logico che, nella mia ormai più che decennale esperienza attiva nel mondo delle community musicali, io abbia più o meno finito col capire cos'è che le persone cercano seguendo un musicista sui social network.
Perchè, vedete: noi fan siam gente strana. Probabilmente disturbata, non lo nego. Siamo gente che esalta Internet per la meravigliosa opportunità che ci concede: quella di entrare in contatto diretto con i nostri idoli. Di conoscerli in sfaccettature più personali e quotidiane, che svelano la persona al di là del personaggio, rendendolo - per la prima volta nella storia - umano e raggiungibile. E però a questa cosa ci siamo abituati talmente da pretendere Retweet, auguri per i compleanni, ringraziamenti per un ottenuto Trending Topic. Attenzioni, insomma, che quando non arrivano rattristano, al punto da generare delusioni. Tristezze. Nel peggiore dei casi, anche insulti e gelosie.
Per non parlare di chi si sente autorizzato allo stalking, raccontando la propria vita all'artista tanto amato a base di 140 caratteri al colpo. Chi lo menziona, intasandogli la timeline, in conversazioni con le amiche con cui, a benvedere, lui non c'entra alcunchè. Ci sono quelle che inviano foto mezze (o totalmente) nude, incuranti della minor età e dei rischi di una rete pubblica. C'è chi posta messaggi osè e proposte indecenti in vario grado. Chi - ed è la categoria peggiore! - riscrive lo stesso messaggio 124 volte di fila. E lo correda proprio col numero, come uno di quegli elenchi che tanto vanno di moda. Come se vantarsi di un'attenzione reclamata allo sfinimento fosse normale, dovuto, necessario. Chè poi non è che abbiano niente di urgente da dirgli, al "vip". Anzi, le volte in cui lui risponde (più per sfinimento che altro) chiedendogli cosa accidenti vogliano, finisce che rispondano "che mi mandi un bacio". O "che mi retwitti", che nella logica contorta del web è un po' quasi la stessa cosa.
Ma come fare, allora, a rendere il più amena possibile la convivenza in Rete? Io la risposta non ce l'ho, lo dico subito. Credo, però, che il cervello tarato di noi fan (mi metto in mezzo, anche se appartengo - spero!- alla categoria più pacata) purtroppo non si possa cambiare. E allora ho pensato di proporre, nel mio piccolo, alcune dritte ai musicisti social. Sì, insomma, accorgimenti che dovrebbero permettergli di accontentare al meglio le persone che li seguono su Twitter. Ammesso che le persone siano tutte come me, o almeno come buona parte di quelle che ho conosciuto in questi tanti, variegati, anni "groupie". Buona lettura!
1. Non retwittare i complimenti. MAI. Ti fa sembrare un presuntuoso. Se proprio sei in vena di gratitudine, vai di FAV. Più discreto ed elegante, farà la gioia di chi ti ha lodato senza effetti collaterali sulla tua immagine social. Senza contare che, nei momenti di depressione, potrai tirarti sù di morale rileggendo le belle parole che in tanti hanno speso per te.
2. Soppesa attentamente i follow. Se scegli di seguire le tue fan più accanite dovrai seguirle tutte, altrimenti le escluse rischiano di rimanerci male. Allo stesso modo, nel momento in cui decidi di seguire una persona, per qualunque motivo, poi non smettere di seguirla, e soprattutto non dopo un periodo medio-lungo: nel migliore dei casi si chiederà perchè non tu non l'abbia considerata interessante. Nel peggiore, inizierà a provare malcelate antipatie per te. Ah, scordati di ovviare a tali questioni non seguendo nessuno: su Twitter la scritta 0 following è considerata chiaro segno di qualcosa da nascondere.
3. Rispondi alle menzioni, ogni tanto. E non soltanto a quelle delle stesse tre o quattro persone. Intendiamoci, rispondere a tutti è difficile e nessuno si aspetta che tu lo faccia. Non rispondere mai a nessuno, però, va contro il principio stesso di "social network", mentre che i soggetti dei tuoi reply siano sempre gli stessi rischia di generare gelosie ed invidie tra i fan. Risultato pessimo, in vista dell'ambiente che finirà col respirarsi ai tuoi concerti.
4. Promuoviti, la gente se l'aspetta e vuole essere informata. Però non limitarti a fare solo quello. Retwitta battute, esprimi pensieri e opinioni su altre faccende, metti al corrente il pubblico di altri tuoi interesssi. Insomma: mostra il tuo lato umano.
5. Twitta foto. Le foto ai fan piacciono sempre. Soprattutto se riguardano situazioni di vita quotidiana oppure offrono altri punti di vista di qualche tuo concerto a cui hanno assistito come pubblico. Insomma, dacci dentro con gli scatti dall'iphone.
6. Ignora le critiche sterili (insulti, minacce di morte, e simili). Capisco che, come essere umano, la voglia di rispondere per le rime a chi ti manda a quel Paese sia molta, ma ricordati due cose:
A) chi si nasconde dietro ad un nickname per insultare un personaggio pubblico, nella maggior parte dei casi, sta solo cercando il suo perverso momento di gloria. Una tua risposta è tutto ciò che cerca. Negargliela, la sola cosa che lo farà desistere dal continuare.
B) I giornalisti ti leggono. Sempre. Ed, essendo una categoria spesso piuttosto infida, non aspettano che un tuo passo falso per riempire le pagine di un rotocalco. Quindi, al primo insulto, conta fino a dieci e- lo ripeto- LASCIA STARE.
7. Quando non sei tu a twittare dal tuo account, assicurati che il Community Manager di turno inserisca la parola "(Staff)" al termine del messaggio. Se invece non puoi o non vuoi gestire mai in prima persona i tuoi social network, specificalo nella biografia dell'account, così che tutti ne siano sempre informati. E' una questione di lealtà nei confronti del tuo pubblico, né più né meno.
8. Ignora tutte le regole e fa un po' quello che accidenti ti pare. Essere autentici paga sempre, alla fin fine.
PS: se avete qualche altro consiglio da elargire ai musicisti twitteri, i commenti sono tutti per voi!
"Allo stesso modo, nel momento in cui decidi di seguire una persona, per qualunque motivo, poi non smettere di seguirla, e soprattutto non dopo un periodo medio-lungo" e a quanto c'ero rimasta male io? Parliamone. Tanto che ho chiesto spiegazioni ed ho ricevuto "Era per vedere quanto eri reattiva" come risposta... AHAHAHAHA
RispondiEliminaahahahhahahah!!! Oddio, io conoscendomi penso che se un giorno Dani smettesse di seguirmi ne farei un pretesto per dichiarare guerra alla Spagna. Per dire. Che giá mi sto ancora chiedendo cosa accidenti possa aver fatto io di male a Cremonini per defollowarmi, cosí, di punto in bianco, ma sono piú per la fase paranoica che in quella "malcelata antipatia". :P
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