Riprendo le fila di
una vecchia rubrica nel tentativo di guidarvi alla scoperta dei
fanclub italo-spagnoli. Di quello di Pablo Alborán –
probabilmente uno dei piú attivi nel nostro Paese – ho imparato,
in questi mesi, ad apprezzare entusiasmo ed unione. Piú che un
gruppo é una grande famiglia, dove nessuno conta o contribuisce piú
di altri. Un luogo attraversato da un flusso pressoché incessante di
idee creative, dalla realizzazione di volantini artigianali
all'affissione della letterina a Babbo Natale sugli alberi di qualche
grande stazione italiana. Ad animarlo ci sono loro: Elena, 27
anni, studentessa di economia a Milano. Flavia, 23, cameriera
sarda con la passione per la fotografia. E ancora Sabina, che
adora gli acustici, é kazaka, vive in Italia e si sente
spagnola; Paola, ventiquattrenne di Napoli, la responsabile di
tutto. La presidentessa Veronica, admin della fanpage su
facebook: una ventitreenne romana che studia filosofia e, complice un
vecchio programma di gemellaggio scolastico con Madrid, sostiene di
avere una famiglia in ognuno dei suoi due Paesi del cuore; E infine Giulia di
Firenze, viaggiatrice incallita. In comune hanno la passione per la
Spagna, una simpatia per l'america Latina e una missione da compiere:
far apprezzare Alborán nel nostro Paese! Ve le faccio conoscere in
un'intervista in due parti: ognuna ha una canzone diversa da farvi
ascoltare, ma su una cosa sono tutte d'accordo: il loro punto di
forza é la passione! Galeotto fu youtube...
1. Ciao ragazze! Come avete conosciuto la musica di Pablo?
GIULIA:
Guardando dei video di Miguel Bosè ne ho, per caso o per destino,
aperto uno in cui Pablo cantava insieme a lui e… il resto è
storia.
VERONICA: Io ero e sono sempre alla
ricerca di film, interviste e canzoni che mi permettano di migliorare
e conservare la mia conoscenza della lingua spagnola. Così, per
caso, ho trovato un video su Youtube in cui Pablo duettava con Sergio
Dalma. Da allora, non ho mai smesso di informarmi sulla sua carriera.
Vorrei aggiungere che Sergio Dalma l'avevo conosciuto grazie alla sua
partecipazione a Sanremo in una serata di collaborazioni
internazionali, in cui cantava con Francesco Renga; per questo
continuo a sperare che Pablo si presenti al Festival il più presto
possibile, credo sia una buona vetrina per renderlo più visibile nel
nostro paese.
ELENA: per caso, era aprile del 2013 e guardando un
video su youtube, come sottofondo musicale c'era "donde está el
amor". Mi sono subito innamorata della melodia e della sua voce.
Da li sono subito andata alla ricerca dell'artista e automaticamente
di tutte le altre canzoni.
FLAVIA: grazie a YouTube anch'io!
Da li in pochi mesi, ho deciso di andare al concerto.
GIULIA:
Guardando dei video di Miguel Bosè ho per caso o per destino ho
aperto un video dove Pablo cantava insieme a lui e… il resto è
storia.
PAOLA: Io invece l'ho conosciuta grazie ad una novela argentina
intitolata "Cuando Me Sonreis". Pablo era la guest star di
un episodio ed interpretava se stesso. Iniziò a cantare "Solamente
tú " e me ne sono innamorata perdutamente.
SABINA: Io
attraverso "El Hormiguero", lo stavo guardando seduta su un
divano a casa di amici a Barcellona. Lui era ospite.
2. Cosa vi ha colpito di Pablo tanto da spingervi a creare un fanclub a lui dedicato?
PAOLA: Domanda non semplice. È un artista
completo, scrive i testi, compone la musica... È un genio.
GIULIA: La sua voce, la sua bellezza, l’idea di poter
condividere la mia passione per la Spagna e per la musica di Pablo
con altre persone.
SABINA: Non sono stata io a creare il
gruppo ma quello che mi ha spinto a cercarne uno è stata la voglia
di conoscere delle ragazze italiane che lo conoscessero in modo da
condividere una passione.
VERONICA: Quando
ho sentito per la prima volta Pablo, ho avuto l'impressione che si
trattasse di un ragazzo estremamente semplice e talentuoso che avesse
intenzione di sfidare tutto e tutti per realizzare il suo sogno. Era
un ragazzo della mia età, inquieto perché stava attraversando come
tutti i ventenni, quella fase critica in cui non rimane altra scelta
che mettere il grembiulino nell'armadio, rimboccarsi le maniche e
lottare per conquistare un posticino nel mondo che ci faccia essere
indipendenti, grandi e soddisfatti. Allora mi sono detta: "Lui
vuole realizzare un sogno, è davvero un artista meritevole, io in
qualche modo nel mio piccolissimo posso aiutarlo con il passaparola;
senza contare che il tutto potrebbe essere un'esperienza davvero
divertente... perché non provarci?"
3. Raccontateci brevemente la storia del fanclub: quando è nato, quali tappe avete seguito per la sua creazione, come vi siete conosciute tra di voi, etc.
3. Raccontateci brevemente la storia del fanclub: quando è nato, quali tappe avete seguito per la sua creazione, come vi siete conosciute tra di voi, etc.
PAOLA:
Diciamo che sono stata l'artefice di tutto. Un giorno mi sono detta
:"Un grande artista come Pablo con una voce spettacolare, che
tocca le corde dell'anima, deve essere conosciuto assolutamente in
Italia." Così ho aperto una pagina su Facebook e su Twitter.
Credevo di essere la sola e invece no. Ho conosciuto tante belle
persone provenienti da diverse parti dell'Italia. Adesso siamo un
grande "equipo". Le ringrazio tanto per il lavoro che
svolgono ogni giorno.
VERONICA: ...e lì sono intervenuta io. Grazie alle indicazioni della presidentessa del fanclub cileno di Pablo sono incappata nei primi canali Facebook e Twitter aperti da Paola. Così, per fortuna e casualità, ho conosciuto questa ragazza napoletana che in breve è diventata una compagna di avventura straordinaria. Nel mentre, mettendomi in contatto con una serie di fan alboraniste, ho mandato molte lettere a Pablo in Cile, Argentina, Messico, Porto Rico, Portogallo, Francia e Spagna, tenendolo aggiornato su ciò che accadeva da noi e e raccontandogli delle persone italiane che poco a poco scrivevano a me e a Paola dichiarandosi entusiaste della musica dell'artista in questione. Le reti sociali hanno facilitato le nostre attività di "Viral Marketing" e ora sappiamo che molte persone nel nostro paese vorrebbero ascoltare Pablo nelle radio nazionali e vedere un suo concerto anche in suolo nostrano, realtà che abbiamo comunicato alla Warner Music Italy. Il tutto in principio è nato per puro divertimento quindi, senza seguire un progetto a priori, ci siamo lasciate trasportare dagli eventi e ora, nell'attesa che Pablo promuova il suo ultimo cd intitolato "Terral" in Italia, abbiamo intensificato i legami tra i membri del fan club vedendoci anche di persona in occasione di due meeting che hanno avuto luogo a Roma, e rendendo tutti partecipi del lavoro del fan club stesso. Inutile nascondere che ora abbiamo dovuto mettere insieme un progetto più definito da seguire, cosa che un corso di Comunicazione Pubblicitaria mi ha permesso di fare con strumenti leggermente più "professionali" in mano. Speriamo che tanti sforzi portino a ottimi risultati!
SABINA: Beh ecco è stato tutto così assurdo! Credevo di entrare a far parte di un gruppo vastissimo di persone ed invece con grande stupore ho saputo che il gruppo stava ancora per nascere e c'erano davvero poche iscritte.. e diciamo che questo ha alimentato in noi la voglia di crescere e soprattutto di far conoscere la musica di Pablo in Italia! Come dice Veronica ci siamo incontrate con alcune di noi a Roma e quel giorno abbiamo fatto un pò di propaganda con dei volantini.. e con altre ancora ci siam viste a Madrid in occasione di un suo concerto.
VERONICA: ...e lì sono intervenuta io. Grazie alle indicazioni della presidentessa del fanclub cileno di Pablo sono incappata nei primi canali Facebook e Twitter aperti da Paola. Così, per fortuna e casualità, ho conosciuto questa ragazza napoletana che in breve è diventata una compagna di avventura straordinaria. Nel mentre, mettendomi in contatto con una serie di fan alboraniste, ho mandato molte lettere a Pablo in Cile, Argentina, Messico, Porto Rico, Portogallo, Francia e Spagna, tenendolo aggiornato su ciò che accadeva da noi e e raccontandogli delle persone italiane che poco a poco scrivevano a me e a Paola dichiarandosi entusiaste della musica dell'artista in questione. Le reti sociali hanno facilitato le nostre attività di "Viral Marketing" e ora sappiamo che molte persone nel nostro paese vorrebbero ascoltare Pablo nelle radio nazionali e vedere un suo concerto anche in suolo nostrano, realtà che abbiamo comunicato alla Warner Music Italy. Il tutto in principio è nato per puro divertimento quindi, senza seguire un progetto a priori, ci siamo lasciate trasportare dagli eventi e ora, nell'attesa che Pablo promuova il suo ultimo cd intitolato "Terral" in Italia, abbiamo intensificato i legami tra i membri del fan club vedendoci anche di persona in occasione di due meeting che hanno avuto luogo a Roma, e rendendo tutti partecipi del lavoro del fan club stesso. Inutile nascondere che ora abbiamo dovuto mettere insieme un progetto più definito da seguire, cosa che un corso di Comunicazione Pubblicitaria mi ha permesso di fare con strumenti leggermente più "professionali" in mano. Speriamo che tanti sforzi portino a ottimi risultati!
SABINA: Beh ecco è stato tutto così assurdo! Credevo di entrare a far parte di un gruppo vastissimo di persone ed invece con grande stupore ho saputo che il gruppo stava ancora per nascere e c'erano davvero poche iscritte.. e diciamo che questo ha alimentato in noi la voglia di crescere e soprattutto di far conoscere la musica di Pablo in Italia! Come dice Veronica ci siamo incontrate con alcune di noi a Roma e quel giorno abbiamo fatto un pò di propaganda con dei volantini.. e con altre ancora ci siam viste a Madrid in occasione di un suo concerto.
GIULIA: Sono stata contattata tramite
facebook e ho deciso di entrare in questa bella avventura che ogni
giorno si fa sempre più interessante. Ho avuto anche l’occasione
di ritrovarmi insieme alle altre persone non solo virtualmente ma
anche dal vivo.
4. Quale pensiate che sia
l'elemento di maggior forza del vostro fanclub, quello che lo
distingue dagli altri?
GIULIA: Al momento la forte passione. Anche se a volte è
difficile raggiungere obiettivi concreti dato che al momento Pablo è
a conoscenza solo in parte del lavoro che viene fatto in Italia, le
persone che lavorano dietro a questo progetto sono tante e cercano
con passione e senza rassegnarsi mai di mettere in campo nuove idee e
nuove iniziative anche se a volte non riconosciuti da chi desiderano.
FLAVIA: L'unione di questo gruppo.
PAOLA: Esatto,
siamo tanto unite e non c'è rivalità. Parola chiave
=Collaborazione. Siamo sempre aggiornate e abbiamo tante belle idee
per le nostre pagine ( Es: Traduzione in italiano dei testi delle
canzoni di Pablo). Il nostro motto: L'unione fa la forza!
VERONICA: Il fatto è che siamo un gruppo di persone che pur
avendo impegni professionali e vite personali a cui badare, dedicano
molto tempo e capacità a un progetto senza scopi di lucro e dovendo
fare i conti con un'industria gigante nei confronti della quale
resteremo sempre incommensurabilmente piccoli e deboli. In un
percorso a ostacoli così ricco di prove da superare, se non fossimo
affiatati, volenterosi, determinati e intenzionati a divertirci da
morire, non potremmo andare avanti di un solo passo. La nostra forza
può essere racchiusa in questa formula: NON DEVONO MAI MANCARE
PAZIENZA, COSTANZA, AMBIZIONE E VOGLIA DI SOGNARE!
SABINA: L'elemento chiave ovviamente è la passione per le canzoni di Pablo ma ciò che ci caratterizza, a mio parere, è in assoluto la voglia di fare! Siamo un fiume in piena! Abbiamo mille idee e nonostante i nostri impegni personali ce la mettiamo davvero tutta a portare in Italia un cantate che non si sente nemmeno per le radio italiane.. è un lavoro difficile e non nascondo che spesso e volentieri ci han preso per pazze! Ma in fondo stiamo solo cercando di realizzare un sogno.
(To be continued...)
Nessun commento:
Posta un commento