domenica 17 febbraio 2019

Come liberarsi di un topo.

L'insegnamento che traggo da questa settimana è che, quando qualcosa t'angoscia, faresti meglio a non parlarne con nessuno. 

Tutto comincia quando il vicino, con la tranquillità tutta andalusa di uno che ti dice che sta bollendo l'acqua per la pasta, mi informa che oh, a proposito, ci sono dei TOPI nei contatori dell'elettricità. 

Topi. Plurale. 

Ché "io ne ho visto uno, poi non so". 

Il fatto è che io vivo al piano terra, e i contatori in questione sono esattamente di fronte alla porta di casa mia.

Panico. Terrore. Climax di isterismo da ragazza di città. 

La conversazione che ne deriva è più o meno la seguente. 

- OMMIODDIO CHE SCHIFO OMMIODDIO NON ESCO PIÚ DI CASA OMMIODDIO OMMIODDIO CHIAMIAMO LA DISINFESTAZIONE. 

- Derattizzazione. 

- Sí, vabbé, quello. OMMIODDIO IO COME FACCIO ADESSO MI VIENE DA PIANGEREEEE  LA VITA É INGIUSTA MONDO CRUDELEEEE PERCHÉ TUTTE A ME.  

- Ma stai tranquilla. Domani pulisco tutto, compro il topicida, e vedrai che si risolve. 

- Vuoi dei soldi? Te lo pago io il topicida? Facciamo a metà? Ti serve qualcosa? Chiamo qualcuno? TI DO TUTTO QUELLO CHE VUOI MA TI PREGO UCCIDILI, TI PREGOTIPREGOTIPREGO. 


- Non ti preoccupare. Ti dico che me ne occupo io. Domani sarà tutto risolto. 

Sarà. 

Nel frattempo, però, un inequivocabile squittio oltre la porta mi fa accapponare la pelle durante una video-conferenza di lavoro. 

Trascorro le due ore successive a passare mentalmente in rassegna l'elenco di persone a cui potrei mendicare un divano. Nancy e Andrea? Aleja? Laura no, ché condivide l'appartamento. Forse Teresa? 

Nei tre giorni seguenti, scambio ogni rumore vagamente acuto per un urlo di dolore del topo. 

Qualcuno fa tintinnare le chiavi. ODDIO IL TOPO. Una porta cigola. ODDIO IL TOPO. Le ruote di una macchina stridono in curva. ODDIO IL TOPO. Un passerotto canta. ODDIO ANCORA IL MALEDETTO TOPO. 




Per rilassarmi, decido di parlarne a mia madre. Le mamme ti tranquillizzano sempre, si sa. É un dato di fatto.

"Massì, tranquilla che si risolve. Solo, stai attenta quando entri ed esci perchè magari non te ne accorgi e mentre apri la porta il topo ti si infila in casa."

TI. SI. INFILA. IN. CASA. 

Merda. Cioè, il topo in casa non l'avevo considerato. 

Non razionalmente.

Mi faceva già abbastanza impressione l'idea di trovarmelo tra i piedi in corridoio. 

Oltretutto l'altro giorno ho tenuto aperta la porta 5 secondi più del dovuto per far passare il carrellino della spesa. 

E se il topo ci fosse già stato? Se fosse entrato in quel momento? Se fosse già qui ora, nascosto in agguato in qualche anfratto dei miei trenta metri quadri di fiori e fucsia?

Prendo a consultare freneticamente gli annunci di idealista. Millemila euro per un attico di 10 metri quadri non è poi così male, in fondo, no? Sono circostanze straordinarie. Quanto mi costerebbe la penale se annullassi il contratto e mi trasferissi domani? La proprietaria capirebbe, dai. Deve capire. 

E finalmente arriva il Venerdì. 

Mi struscio sullo stipite per attraversare i due centimetri di porta che mi sono concessa di socchiudere, con gli occhi rigorosamente incollati al pavimento. Chiudo di scatto. Corro velocissima (cioè, per quel che mi consentono le mie scarse doti atletiche) fino al portone.  Evito accuratamente di guardare nella zona dei contatori, e mi dirigo con un brivido a un baretto in centro.

Al terzo bicchiere di vino non riesco più a trattenermi dal parlare del topo con le amiche che, per questioni di privacy, chiamerò qui con i fantasiosissimi nomi di Amica 1 e Amica 2. 

Io:  .... Il problema è che ora ho il terrore di uscire da casa. Cioè, metti che quando apro la porta mi entra dentro il topo!

Amica 1: Ma guarda che in realtà può entrare comunque. I topi non hanno ossa. O articolazioni. O cartilagini. Insomma, non hanno QUALCOSA. Per cui si appiattiscono e passano sotto alle porte. 

Non so perchè, ma di colpo mi vengono in mente quelle robe gelatinose giallo fluorescenti con gli occhietti che vendono i pakistani alle fiere. Mai capito come qualcuno possa comprarle, tra l'altro. 

Sbianco. 

Io: Co- cosaaa?!

Amica 1: Sì, ma stai tranquilla, se avete messo il veleno quello a quest'ora sarà già stecchito. I topi sono scemi: vedono una roba e se la mangiano. 

Amica 2: Infatti nella casa di mia nonna si erano mordicchiati tutte le coperte.

Io: Mo-mordicchiano le coperte?!?

Amica 1:  Ma poi, scusa, non sono mica così brutti, i topi. Pensa che c'è gente che se li tiene in casa come animali domestici. 

Io: MA CHI?

Amica 1: Sì, vabbè, più i criceti. Ma è la stessa cosa. 

Io: Infatti a me fanno senso anche i criceti. 

Amica 2: I criceti sono ancora più scemi dei topi. 

Amica 1: Anche a me fanno senso i criceti. Però i topi no. 

Io: ... 

Amica 1: Comunque... giusto se vuoi stare più tranquilla, qualcosa in casa mettitela pure tu. 

Io: Tipo? 

Amica 1: Mah. Io nella casa di campagna mischiavo la colla topicida con la Nutella e la spalmavo sui muri. Pare che i topi siano ghiotti di Nutella. Se la mangiavano e restavano stecchiti.

Io: Però poi devo pulire.

Amica 1: Sì, in effetti si fa un po' di casino. 

Io: ...

Amica 1: Ahhhh! Altrimenti un'altra cosa che puoi fare è mettere strati e strati di nastro adesivo per terra. Ma proprio tanti strati. Così se il topo passa resta incollato. 

Io: Ho capito, ma se poi mi trovo il topo incollato che faccio?

Amica 1: Eh, ci butti sù qualcosa... uno straccio, o un secchio, e poi lo porti fuori.

Io: MA SECONDO TE IO AVREI IL CORAGGIO DI PORTARLO FUORI? Io piuttosto emigro in Africa, vado a stare sotto un ponte, e chiamo voi per occuparvene. 

Amica 1:  ...

Io: Ohhhh ma non avevo visto, sull'etichetta del vino c'è tutta una storia!

Amica 1: Fa vedere. É vero, che carino!  

Amica 2: Ilaria, comunque secondo me se scrivi un post sul blog "Come uccidere un topo" diventi virale. Migliaia di visualizzazioni in un botto, fidati. 


Alla fine ho preferito mettere "liberarsi di". 

Non vorrei mai che gli animalisti mi facessero causa. 

Nessun commento:

Posta un commento