venerdì 22 marzo 2019

4 mostre da non perdere questa primavera a Málaga


Sulla strada per il Mercadona, i fiori sugli alberi si sono aperti come gli obiettivi dei cellulari che li immortalano. 

Come i miei occhi avidi di bellezza, e il mio cuore pronto ad acciuffare la vita. É primavera, señoras y señores. Lo dicono le ultime arance spiaccicate a terra sotto casa. Lo dice il profumo di Biznagas che, da una Calle Larios finalmente sgombra, mi sussura che il meglio deve ancora arrivare. 

Lo dico sempre, e lo ripeto una volta in più: questa è la stagione migliore per vivere la città. E non soltanto per il clima, o per il festival del cinema. Nella città dei musei, tra i tanti eventi che potete godervi in queste settimane, ci sono almeno quattro mostre da non perdere.

Queste: 


1. Un país nuevo. Henri Matisse (1869-1954) - Centre Pompidou Málaga

6 MARZO - 9 GIUGNO 2019
Ingresso Mostra: 4€ Intero, 2,50€ ridotto
Ingresso Mostra + Collezione permanente: 7€ Intero, 4€ ridotto
GRATUITO la Domenica a partire dalle 16.00. 

Foto: Málaga Hoy


Immaginate di essere a Madrid. Uscite dal Reína Sofía, con gli occhi gonfi di quel solito, inspiegabile, dolore che vi inonda ogni volta che vedete il Guernica. State pensando che sì, d'accordo, il Pompidou di Málaga sarà pure uno dei vostri musei preferiti; Ma, siamo obiettivi: non potrà mai superare questo. 

É allora che, manco fosse spinto da un atto di gelosia, il cubo più colorato d'Europa annuncia sui social la sua mostra ad oggi più ambiziosa. 

Matisse, nientemeno. Che, accidenti, ti viene da dire "m'arrendo". Scacco matto. Hai vinto tu. 

In occasione del 150 anni dalla sua nascita, la sede malagueña del museo parigino ha raccolto in totale 48 tra quadri, sculture e disegni di uno dei più grandi Maestri della modernità. 

Le opere selezionate ne ripercorrono la traiettoria artistica dagli inizi fino agli ultimi lavori degli anni '50, includendo capolavori come Il Violinista alla Finestra (1918), realizzato durante i suoi primi anni a Nizza, o il Nudo rosa seduto (1935-1936), emblema della semplificazione radicale a cui Matisse aspirava da sempre. 


2. Olga Picasso, Museo Picasso Málaga 

26 FEBBRAIO- 2 GIUGNO 2019
Ingresso Mostra: 6,5€ Intero, 4€ ridotto
Ingresso Mostra + Collezione permanente: 12€ Intero, 7€ ridotto
GRATUITO la Domenica a partire dalle 17.00.

Foto: De Museos Por Málaga

Il Museo Picasso dedica una delle sue mostre più intime e particolari ad Olga Khokhlova, la prima moglie dell'artista malagueño e madre del suo primo figlio. 

Come ricorda il blog "De Museos Por Málaga" (che se amate l'arte vi consiglio di seguire), Olga fu la donna che, più di tutte, influì sull'arte di Pablo. La ritrasse in tutti i modi e in tutte le forme: la conosciamo classica, surrealista e cubista. L'abbiamo vista dolce e sensuale all'epoca dell'innamoramento, e deformata fino a sembrare un mostro quando l'amore era ormai bell'e finito. 

Ma, al di là di quello che le opere di Picasso ci trasmettono, la sua figura era rimasta fino ad ora per molti versi avvolta nel mistero. Almeno così fu per Bernard Ruiz-Picasso, suo nipote, che ha commissionato questa mostra spinto dal desiderio di saperne di più sulla nonna. 

Mischiando arte e vita personale, l'esposizione si basa sul contenuto del baule di viaggio che Olga, ballerina russa, portava sempre con sé: oltre 350 oggetti tra lettere, disegni e fotografie che ci permettono di conoscere un po' più da vicino sia la sua vita di coppia con Picasso che il contesto politico e sociale in cui si svolgeva. Alcune delle opere più iconiche del genio malagueño accompagnano e completano quella che si potrebbe quasi definire una sorta di narrazione multimediale. 

Se come me avete visto Genius: Picasso (la serie di National Geographic con Antonio Banderas) vi incuriosirà ancora di più. 

3. El Jardín Secreto, Museo del Patrimonio Municipal, Málaga (Sala de exposiciones de la coracha)

20 FEBBRAIO- 30 APRILE 2019
Ingresso Gratuito. 



Quando pianifichi itinerari artistici per la città, il Museo del Patrimonio Municipale tendi inevitabilmente a dimenticarlo. É un peccato, perché invece organizza spesso esposizioni degne d'attenzione. Come questa, che raccoglie oltre 300 opere di collezionisti privati per esplorare la relazione tra l'arte e chi l'acquista per il puro piacere estetico di abbellirsi la casa (e la vita). 

Tra i lavori esposti si apprezzano le firme di alcuni dei nomi più rappresentativi della scena contemporanea malagueña, come Enrique Brikkmann o Francisco Peinado. Ma c'é spazio anche per autori di rilievo internazionale, come Anish Kapoor, Per Barclay, Markus Oehlen, David Hockney o Louis Bourgeois, tra gli altri. A completare il catalogo troviamo poi numerosi rappresentanti nazionali come Chema Cobo, Guillermo Pérez Villalta, Juan Uslé, Abraham Lacalle, o Manolo Quejido, oltre ad un'interessante scommessa sugli artisti emergenti. 

Consigliatissima soprattutto se siete curiosi di dare uno sguardo al movimento artistico contemporaneo più autentico. 

4. Van Gogh Alive, Puerto de Málaga (Paseo de La Farola) 

9 MARZO - 9 GIUGNO 2019
Ingresso Mostra in giorni lavorativi: 12€ Intero, 10€ ridotto
Ingresso Mostra in giorni festivi: 14€ Intero, 12€ ridotto
Foto: Yo Soy Mujer

Sarò sincera: il prezzo di questa mostra (o forse dovrei dire "esperienza") è un po' un furto. Esigere 12 o 14 euro per qualcosa che non ha un reale valore artistico mi sembra esagerato e fuori luogo, specie se paragonato al costo delle 3 esposizioni appena menzionate. 

Penso, però, che vada vista. A costo di uscirne delusi e incazzati. 

Perchè? 

In primo luogo perchè è attualmente l'esposizione multisensoriale più visitata al mondo, e la curiosità impone di capirne il motivo. E poi perchè incarna un nuovo formato di vivere l'arte, che attira il pubblico più giovane e apre scenari interessanti in vista del futuro. 

A due passi dalla "farola" (l'iconico faro malagueño con cui culmina la passeggiata del Muelle Uno), un tendone di oltre 800 metri quadrati pieno di maxischermi promette allo spettatore di vivere un'esperienza unica nel suo genere, immergendosi letteralmente nella vita e nell'arte di Vincent Van Gogh. 

Oltre 3.000 immagini proiettate sulle pareti e sul pavimento e accompagnate da musica scelta per l'occasione, permettono di "passeggiare" in mezzo ai paesaggi dipinti dall'artista e apprezzare ogni dettaglio dei suoi autoritratti, fino alla singola pennellata e al modo in cui si mischiano i colori. 

Allo stesso modo, si può conoscere la vita e l'evoluzione della traiettoria artistica di Van Gogh senza alcun bisogno di audio-guide. 

L'obiettivo è quello di "ispirare, intrattenere ed educare il pubblico", risvegliando l'interesse per l'arte nelle persone che normalmente non visitano i musei. Chi lo fa, potrà invece quantomeno provare un'esperienza diversa dalle solite. 


martedì 19 marzo 2019

Le 5 startup più "hot" di Spagna secondo The Next Web


Oggi, per la sezione "casomai ve lo foste persi", vi ripropongo un articolo sulla scena tecnologica Made in Spain che ho scritto qualche tempo fa per Total Free Magazine. 





Per farla breve, la storia è questa: 


The Next Web, uno dei siti di tecnologia più autorevoli nel mondo, ha selezionato le start up più promettenti di ogni singolo Paese europeo, basandosi su fattori quali performance e potenziale di crescita. 

Per riuscirci ha consultato oltre 100 tra investitori, influencer, imprenditori ed esperti, arrivando a stilare un ranking delle aziende che più meritano l’attenzione internazionale. 

Su Total Free Magazine ho elencato quelle che, in base alla loro analisi, vanno tenute d'occhio in Spagna. 

Spoiler: la parola chiave è mobilità.

sabato 16 marzo 2019

I migliori look dal galá di inaugurazione del Festival del Cinema di Málaga

Il clima di Málaga forza gli eventi mondani a svolgersi in atmosfere che riterresti più adeguate ad un pic nic in spiaggia. La Luna s'impegna, per carità. Prova a farsi notare, ancora troppo pallida, in quel cielo turchese senza ombre che alle lancette proprio non ci bada. Fuori luogo, come il turista asiatico che mi si piazza dietro con lo sguardo spaesato. 


Starà chiedendosi cosa succede, mentre ripiega un po' a fatica la cartina spiegazzata che ha portato con sé dall'epoca ante-google. Cos'è tutta quella gente, che incornicia l'ingresso del Cervantes urlando nomi ignoti e la parola foto? Perchè tutte quelle telecamere? E i pass gialli appesi attorno al collo. E le carovane d'auto con i vetri oscurati. 


Suo malgrado se n'è accorto anche lui, che tutto è cominciato di nuovo. 

Che i signori dall'aria britannica si sono affacciati anche quest'anno al balconcino VIP che hanno avuto il privilegio di affittare. Lei, i capelli spettinati e una sigaretta tra le labbra. Lui, con la faccia paonazza di chi dopo tanto tempo ancora non s'abitua al sole. 



Se ne sono accorti tutti - perchè è impossibile non farlo - che s'è ufficialmente aperta la ventiduesima edizione del Festival del Cinema Spagnolo. 


Ed è rassicurante, perchè certe cose, al red carpet, non cambiano mai.

Tipo le ragazzine che "facciamoci la foto con questo, poi cercherò chi è". 


Tipo le signore che discutono, ciascuna adducendo inconfutabili prove a carico, di quanto e dove si sia rifatta quell'attrice. 



O tipo il malagueño illustre (quest'anno il merito é toccato a Dani Rovira) che attiva in formato decibel tutto il calore della sua città. 

Eppure di diverso, quest'anno, qualcosa c'è. La scritta al neon più instagrammabile del mondo, per esempio. Ma, soprattutto, la miglior qualità degli abiti scelti dalle donne sotto ai riflettori. 




Per questo, dopo un tripudio di "ohh" e di "voglio", ho scelto di raccogliere qui sotto una personalissima selezione dei migliori look visti ieri. Qual è il vostro preferito? 

Foto: Festival de Málaga- Cine Español (Twitter)

Volant fucsia e (anche se non si vede): fiocco sulla schiena: é piuttosto ovvio che l'abito indossato dalla giornalista Elena Sánchez sia, oltre che il più originale, anche il mio preferito.  

Foto: Festival de Málaga- Cine Español (Facebook)

Trasparenze e romanticismo per Irene Montalá, che oltre che stupenda è pure molto trendy: il suo abito è dell'esatta tonalità corallo che Pantone ha eletto a colore dell'anno 2019.  



Foto: Festival de Málaga- Cine Español (Facebook)

Mi è piaciuto molto il look d'ispirazione vintage di Irene Anula, che ha scelto un vestito rosa pallido di Rubén Hernández in stile anni '40.

Foto: Festival de Málaga- Cine Español (Facebook)

Prakriti Maduro si è fatta notare con un abito nero allacciato in vita che mette in evidenza il volume delle maniche. Bellissimi anche gli orecchini.

Foto: Trendencias.com 

Menzione d'onore, infine, per l'abito asimmetrico color smeraldo sfoggiato questa mattina da Blanca Suárez alla presentazione del film "A pesar de todo". Questa sera ci sarà pure lei, al red carpet fuori dal Cervantes. Viste le ottime premesse, sono curiosa di vedere cosa sceglierà. 




P.S: Mi sono appena resa conto che ultimamente questo blog sta prendendo una preoccupante deriva modaiola. Del resto, l'altro giorno volevo fermare una signora per strada solo per chiederle dove accidenti avesse trovato i jeans a zampa con i (etteppareva) volant in stile Mamma Mia 2 che indossava. Forse prima o poi tornerò in me.