Ci sono molti modi in cui
potresti reagire alla notizia che la tua migliore amica si sposa.
Potresti, per esempio, sentirti d'un tratto vecchia e sola. Scorgere
nella gatta con cui stavi chiacchierando un chiaro sintomo di
zittellagine in corso. E allora, chessò, finiresti per consumare
cinque scatole di fazzoletti Tempo pensando ai tempi andati. O
magari ti incolleresti alla bottiglia di vodka che avevi tenuto in
parte per un qualche cocktail non meglio precisato. Potresti persino
indossare la tua minigonna più corta (meglio se leopardata) e
buttarti nella mischia di un night club, con l'unico e
preciso intento di non risvegliarti da sola.
Beh, sono lieta di
informarvi che a me non è successo niente di tutto ciò. Anzi, in
questo momento avrei sinceramente bisogno di una dose
massiccia di camomilla. Ma che faccia effetto subito, accidenti.
Esigo che mi sia iniettata
per endovena. Insomma, fate qualcosa: non è
mica da stereotipo esaltarsi così.
Ché la mia migliore
amica si sposa. E da quando l'ho saputo, ieri, la mia mente è
un'accozzaglia di pensieri misti. Leggi: vestito da indossare (ci
entrerò ancora, poi, in quello rosa salmone di Zara?); vestito che
indosserà lei; addio al nubilato (quattro punti esclamativi);
regalo.
A tal proposito, viste le
necessità di guadagno, sto seriamente prendendo in considerazione
l'annuncio “cercasi commessa” affisso fuori da un negozio di
abbigliamento femminile. Come sempre mi risponderanno “lei è
troppo qualificata”, per poi mandarmi via con un metaforico calcio
nel sedere. Alla faccia del Choosy.
Ma almeno ammortizzerei la delusione provando i tre famosi
abiti in stand by che ho addocchiato per la prima
presentazione del libro. Ché poi, se
invece soprassedessero su quell'irrisolvibile handicap chiamato
Laurea, ne avrei immediatamente due vantaggi : 1)
poter andare al lavoro a piedi; 2) cercare di convincerli a
cambiare scelta musicale. Per dire.
Ma torniamo al
matrimonio. Sarà nel 2013 e io ho già deciso esattamente che
discorso fare al ricevimento. Cioè, capite quanto la situazione sia
grave? Tra un po' inizierò a lanciare riso per la stanza. Così,
tanto per fare le prove. E comunque i Maya faranno
meglio a sbagliarsi, perchè tra questo, il mio libro, e il disco di
Dani Martín in Italia l'anno prossimo si
preannuncia davvero eccezionale. Insomma, sono tutti eventi che
sognavo da una vita! Immaginatemi mentre piroetto in giro con un
sorriso ebete sul volto.
Ad
ogni modo. Oltre a ipotizzarmi commessa, in questi giorni sto
occupando il mio tempo con la stesura di un reportage su Málaga. Il
primo servizio serio che mi sia “commissionato” da una rivista
del settore. Cioé, in realtá mi hanno chiesto di “provare a
mandargli qualcosa”, solo che io mi ci sto impegnando come se ne
valesse della vita. Oltrettutto lanciandomi in un revival mentale
mica da ridere. L'unico problema é che sono giá arrivata a cinque
pagine di word. Non ho ancora finito. E ho come il lieve sospetto che
con “lunghezza libera” non intendessero un romanzo a puntate.
Sigh.
caspiterina!:-)..però...que dulce eres!e senza nessuna riserva,immagino che il reportage di viaggio sia ecezzionale!
RispondiEliminabesitos
kit
Grazie della fiducia!! :D
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