giovedì 8 giugno 2017

Tutto quello che mi mancherà di Huelin.

Postilla in omaggio a un'era. 
Huelin, per chi non lo sapesse, è il quartiere di Málaga in cui vivevo prima di traslocare. Ed è assurdo che sembri già un secolo fa. 

TUTTO QUELLO CHE MI MANCHERÁ DI HUELIN: 







1. Aprire la finestra e vedere il mare. 

2. I pescatori sdentati che mi aiutano a cercare conchiglie per arredarmi casa. 
3. Le signore del tabaccaio che si preoccupano se ricarico la tessera del bus solo con dieci corse. "No será que te nos vas?!". Eh.
4. Il cameriere del Pretende che vuole imparare italiano mettendo la i alla fine di tutte le parole. I miei sforzi per spiegargli la differenza tra "Arrivederci", "Buona sera" e "buona serata". L'espresso come sfida. Le olive più buone del mondo. Le patatas bravas al estilo vintage. "Mi clienta favoritaaa", e poi sentirsele perchè stai col telefono a tavola. 
5. Gli avocado comprati al mercato. 
6. Gli hamburger con pomodoro e miele comprati al mercato. 
7. I gamberi comprati al mercato.
8. La puzza di pesce sulle mani quando metti via la spesa fatta al mercato. 
9. Insomma, dai, il mercato.
10. La gentilezza del fruttivendolo magrissimo vicino al SuperSol.
11. I cinesi che hanno tutto, tranne il senso dell'ordine. 
12. I cinesi che hanno il senso dell'ordine, ma non tutto. 
13. Le file kilometriche alla gelateria Inma (ma perchè non l'ho scoperta prima?!)
14. Il Chiringuito Casa José (eternamente grata, eternamente innamorata). 



15. Le mie passeggiate domenicali per il Paseo Marítimo, che inevitabilmente si trasformavano in trekking kilometrico. 
16. Il tizio della marisquería, ché non ho mai capito cosa fosse quel misterioso chupito azzurro analcolico. 
17. Arrrooooooooozzzz, Arrroooooooz. 
18. Gli ingorghi delle 14.
19. La messa della Domenica. Alzarsi dal letto e che ti cantino "Alleluia".
20. Ha llegado a esta localidad el camión del tapicero. 
21. I coccodrilli di Playa de la Misericordia.



22. Il Mercadona con la sua aria condizionata livello polo nord. 
23. Il tizio che elargisce striscette con profumi improponibili. 
24. II quiz al pub inglese
25. La difficoltà nell'ordinare un gin tonic al pub inglese. "Sì ma con che gin?". "Boh, un gin tonic." "Sì ma larios?" "Ok". "Ma rosé?". "Ma io..." "No, perchè è importante il gin, ne abbiamo millenovecentosessantavirgolasei varietà."
MACHENESOMADAMMENEUNOQUALUNQUEPERDIO.
26. Andare al corso di flamenco a piedi. 
27. Il Vicino Figo (Che poi mi hanno detto che figo non lo è neanche però oh. Permettetemi di dissentire).
28. La musica del Vicino Figo che mi regalava colonne sonore sempre valide mentre mi facevo la doccia. 
29. Le vicine internescional che ogni tanto citofonavano perchè qualcuna rimaneva chiusa fuori.
30. Il patio come megafono naturale che amplifica tutte le conversazioni del circondario.
31. La Térmica, col rastro notturno e gli azulejos che "vietato fotografare". 
32. La stradina con tutte quelle piante e la gente sempre seduta fuori. 
33. Il mercatino del Mercoledì coi vestiti flamenchi a 5 euro. 































34.Llévatelo Mari, llévatelo! 
35. Karana e i suoi vestiti bellissimi a poco prezzo. 
36. La tizia della papelería che "ma sono tutte tue queste carte d'imbarco che vieni sempre a stampare?" 
37. Il caffé viennese con quaranta gradi. 
38. "Tagliare per il parco".
39. Uscire due secondi per vedere il tramonto in spiaggia e poi tornare. Coi capelli spettinati. Con la sabbia nelle scarpe. Con la febbre in inverno. Però sempre, inevitabilmente, più felice. 





Ti devo una parte di quello che sono diventata, angolo d'inaspettato Paradiso. 




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