giovedì 19 novembre 2020

4 idee per un’escursione nella natura senza uscire da Málaga

Quando ti decidi (finalmente?) a rompere un silenzio lungo diverse ere geologiche, il minimo che tu possa fare è giustificare la scelta con un post di pubblica utilità. Questo dovrebbe esserlo per chi, come me, ha scoperto negli ultimi mesi l’inaspettata esigenza di stare a contatto con la natura. 

Tanto per capirci, nel mio armadio non c’è neanche una tuta. Il capo più sportivo che ho è un paio di converse a fiori taroccate che è già tanto se sono riuscite a sopravvivere ai bagni chimici dei festival. L’unico sacco a pelo che abbia mai posseduto in vita mia lo comprai per accamparmi davanti ai palasport, e attualmente si gode un pacifico pensionamento nel ruolo di ripieno della fodera del piumone (comprare un piumone vero mi sembrava uno spreco di soldi, nella Costa del Sol). 

Insomma, non sono propriamente un tipo avvezzo alle escursioni campestri. 

Pare, però, che gli arresti domiciliari imposti dalla PutaPandemia siano in grado di cambiare anche le anime più cittadine - soprattutto quelle che vivono in un appartamento di 30 metri quadri vista strada, con tanto di bidone della spazzatura annesso.

Almeno fino al 23 Novembre, in Andalusia, non possiamo uscire dal nostro Comune. Bar, negozi di abbigliamento e attività non essenziali chiudono alle sei, avviando una quotidiana e progressiva desertificazione dei centri urbani che culmina nel coprifuoco delle dieci di sera. 

La buona notizia, però, è che a Málaga si può passare una giornata immersi nella natura, senza neppure uscire dalla città. Non ci credete? Date un’occhiata qui sotto. 

Ho selezionato 4 luoghi che forse non conoscete e che sicuramente adorerete se volete prendervi una pausa dal cemento di casa, il viavai delle macchine, le luci di Natale e i ragazzini che anticipano la sbronza nei pomeriggi di Pedregalejo. Non ditelo a nessuno, ma quando siete in mezzo a un bosco, senza anima viva nel raggio di centinaia di metri, magari potete anche permettervi il lusso di abbassare un momento la mascherina. 


1. PARQUE DEL MORLACO 

Parque del Morlaco 

















La mia scoperta più recente. Fuori da ogni rotta turistica, il Parque del Morlaco è un gioiellino incastonato tra i villoni di uno dei quartieri più ricchi di Málaga: il Limonar. 

Lo so, agli italiani fa ridere. Pensate che c’è pure un autobus che fa capolinea da quelle parti. La frase tipica dell’Erasmus che se lo trova davanti appena arrivato in città è: “andiamo a Limonar” ah ah ah. Che tenerezza. 

Comunque. Stavamo parlando del Parque del Morlaco, un’area forestale di 161.720 metri quadrati dove troverete tutto quello che si può desiderare per una tranquilla passeggiata all’aria aperta: boschi popolati da scoiattoli, camaleonti e una stupenda vista sul mare. La cosa migliore è che, quando vi stancate di tutto quel verde e di tutto quel silenzio, in circa 15 minuti a piedi arrivate a los Baños del Carmen, che se non fosse un possibile focolaio di Coronavirus nelle Domeniche di sole (sul serio: tutti lì dovete andare?) sarebbe il luogo perfetto per un aperitivo. 


2. MONTE DE GIBRALFARO


Monte Gibralfaro 














Vista dal Monte Gibralfaro 















Famoso per essere stato l'ultimo luogo di Malaga conquistato dai Re Cattolici nel 1487, il castello di Gibralfaro (costruito nel XIV secolo) è uno dei monumenti più importanti in città. Se entrate in un qualsiasi punto di informazione turistica  e chiedete come potete raggiungerlo, vi diranno che avete due opzioni: in autobus oppure a piedi, seguendo il sentiero asfaltato che fiancheggia l’Alcazaba. Difficilmente menzioneranno però la terza via, che io ho scoperto quasi per caso nell’immediato post-lockdown. E, dopo 4 anni di residenza fissa a Málaga, è proprio il caso di dire: “meglio tardi che mai”. 

Quando la libertà di passeggiare era limitata ad un chilometro da casa, mi accorsi che, in fondo a calle Agua (una laterale di Calle Victoria) ci sono delle scale. Salendoci, si accede ad un’enorme area naturale che - udite, udite - si è scoperto poi essere proprio il Monte Gibralfaro. Da quel punto di accesso è possibile raggiungere il castello attraverso i sentieri in mezzo agli alberi, lontani da famiglie chiassose e con la compagnia quasi esclusiva degli immancabili scoiattoli. Certo, dovete mettere in conto salite e sudore, ma il panorama quando arriverete in cima vi ripagherà di tutte le fatiche. 

Una volta lì, potete seguire il percorso (debitamente segnalato) che circonda le mura della fortezza, che è leggermente più frequentato e vanta persino un’area adibita ai giochi per i bambini. 


3. MONTES DE MÁLAGA

Montes de Málaga. Foto: Málaga Hoy 














Montes de Málaga. Foto: Malaga.es












Nonostante sia un’escursione che pianifico ormai da molto, ammetto con certa vergogna di non esserci (ancora!) mai stata. Il motivo? Ai Montes de Málaga non ci si arriva con i trasporti pubblici, e farmi più di 4 ore a piedi solo per raggiungere un posto in cui andrei per camminare è un filino troppo persino per me. 

In assenza di esperienza diretta vi dirò, però, che chiunque ami la natura la consiglia come una tappa IM-PRE-SCIN-DI-BI-LE. Proprio così. Tutto maiuscolo e scandito. 

In effetti l’ha consigliata di recente pure Málaga Hoy, in un articolo dedicato (come questo) a chi volesse “respirare aria buona” senza varcare i confini del comune. Non posso confermare né smentire che, forse forse, ho preso ispirazione da lì. 

Secondo il giornale, sono due i percorsi consigliati agli escursionisti inesperti. 

Il più facile è lungo appena 3 km e inizia dal Carril del Viento, ubicato poco dopo la Venta de El León. Seguendo il sentiero, si può raggiungere il Pico de El Viento, che con i suoi 1.029 metri sul livello del mare è il secondo rilievo più alto del Parco Naturale, che in totale si estende per oltre 5.000 ettari. 

C’è poi un percorso un po’ più lungo (6 chilometri) ma sempre di difficoltà bassissima, che parte dal Mirador del Cochino, da cui peraltro si può godere di una splendida vista sulla città di Málaga e i suoi dintorni paesaggistici. Da lí si prosegue fino a un altro punto panoramico, il mirador Vázquez Sell, attraverso il sentiero segnalato come El Cerrado. La zona é consigliata dalla Junta de Andalucía per l’avvistamento di uccelli rapaci in primavera ed autunno. 

4. JARDÍN BOTÁNICO HISTÓRICO LA CONCEPCIÓN 


Jardín Botánico






















Jardín Botánico




























Se volete stare in mezzo alla natura, ma senza faticare troppo,  il Jardín Botánico è l’opzione perfetta per voi. Si raggiunge comodamente in autobus e all’interno ha un bar/ristorante con prezzi accettabili, un negozio di souvenir, bagni puliti, strutture architettoniche, aree attrezzate per pic nic e comodità di ogni genere. L’unica pecca è che, a differenza di tutti i luoghi fin qui menzionati, si paga per entrare (è gratis solo la Domenica, dalle 14 alle 17.30, orario di chiusura).

Considerato Bene di Interesse Culturale, il Jardín Botánico ha più di centocinquanta anni di storia ed è uno dei pochi giardini in Europa in cui si possono ammirare  piante di origine subtropicale. In tutto ce ne sono più di cinquantamila, di duemila specie diverse, inclusi (oltre alle immancabili palme) i bambù e gli esemplari acquatici. 

Una delle zone secondo me più tranquille per passeggiare nel verde è il sentiero panoramico che parte dalla zona dei cactus. Lì, in genere, il vociare dei turisti si disperde lasciando posto all’assoluta - e a tratti quasi inquietante - tranquillità. 



Avete già deciso quale sarà la vostra prossima meta? 

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