Se l'arte è la principale protagonista del rilancio turistico di Málaga, la sua declinazione urbana non poteva essere ignorata. Specie se ne é anche la sottocategoria più trendy.
Negli ultimi anni la street art ha avuto un ruolo di rilievo nella riqualificazione di aree degradate della città. Il quartiere del Soho - già dal nome emblema del cool per eccellenza, con buona pace dei prezzi degli affitti - ne è senza dubbio l'esempio migliore. Il museo a cielo aperto del MAUS, con i suoi QR code rosa sotto alle opere di nomi di fama internazionale come Obey, D*Face o Boamistura, ha portato in quello che era un tempo dominio di barboni e prostitute tutto un via vai di turisti hipster-chic muniti di cartine o guidati dalla voce finto entusiasta di Google. Attorno, negozi a tema, bar e attività di ristorazione curate a pari modo in qualità ed estetica hanno fatto presto a spuntare come funghi.
Come riflesso, anche le creazioni spontanee sui muri diroccati del più autentico quartiere di Lagunillas hanno ripreso a suscitare interesse tra gli appassionati meglio informati in città.
C'è però una terza area che non tutti conoscono, e che si meriterebbe invece di diventare tappa fissa per chiunque ami la Street Art. Parlo del Bulevar Adolfo Suárez, nel quartiere di Dos Hermanas. Sorto attorno ai vecchi binari interrati del treno ad alta velocità, è stato nel 2013 il primo progetto ad utilizzare i graffiti per abbellire quartieri altrimenti poco appealing (nonchè potenzialmente problematici) di Málaga.
L'area consta di tre parti: in primo luogo un lungo muro riservato ad un concorso a tema libero che aveva coinvolto alcuni tra i più apprezzati giovani street artist a livello locale e nazionale; Poi, uno spazio di libera espressione su cui qualunque artista cittadino poteva liberamente andare a dimostrare il suo talento; Ed infine la parte forse più interessante: una serie di facciate di edifici industriali in cui altri graffitari spagnoli di fama indiscussa hanno realizzato opere di grandi dimensioni.
Tutti loro hanno peraltro collaborato alla creazione di uno splendido murales collettivo, che nella tematica del treno si ricollega all'ambiente e alla finalità dell'intervento. Può essere un gioco divertente, dopo aver osservato le loro opere individuali, cercare di ritrovare al suo interno lo stile e le apportazioni di ciascuno.
Tra i tanti nomi che hanno partecipato al progetto ci sono l'illustre granadino El Niño de Las Pinturas, Nando Mambo (uno dei malagueñi più famosi all'estero) o il valenciano Dulk. Potete anche apprezzare una tra le ultimissime opere realizzate da Hilos prima di perdere la vita - humor nero del Destino- investito da un treno.
Il modo più facile e veloce di raggiungere il Bulevar Adolfo Suárez dal centro di Málaga è proprio con i trasporti ferroviari, scendendo alla stazione di Victoria Kent. Vi consiglio, se ne avete l'occasione, gli appositi tour guidati organizzati di tanto in tanto da associazioni come Málaga en el Corazón, che vi consentiranno di apprezzare al meglio le opere.
Nel frattempo, qui sotto ho voluto regalarvi un piccolo assaggio di quello che potrete trovare (c'è anche una slideshow rallentata delle stesse foto a questo link). Buona visione!
Nessun commento:
Posta un commento