domenica 4 agosto 2013

In Treno.


Visto l'inaspettato successo riscosso su Facebook, concludo i resoconti ciloski riportando anche qui un divertente (per voi, per me mica tanto!) siparietto accaduto in treno tra i fatti del primo e del secondo post. Protagonisti del suddetto, due signori al di sopra della cinquantina, che hanno inevitabilmente deciso di invadere il mio scompartimento nel momento stesso in cui mi stavo beando della mia solitudine. Devo imparare a stare zitta, devo.





- Come mai vai a Prato?

- Per un concerto de Il Cile.

- Noooo! Vaffan***, ma porc*** (serie di improperi a caso). Il Cile é quel ragazzetto di Arezzo...anche noi siamo di Arezzo.

- Ah.
- Anche Pupo é di Arezzo. Ti piace Pupo? 
- Mah, veramente...
- é un grande Pupo! Guarda che é famosissimo all' estero! E ha lavorato in tv, va rispettato.
-...
- Comunque, cos'hai detto che fai, di lavoro?
- Lavoro nei social network
- Quindi a Ruzzle immagino che te asfalti tutti ( sto ancora cercando di capire il nesso)
- Beh, in realtà non ci gioco
- ....
- ....
- Come si chiama la canzone che il ragazzetto, lì, ha portato a sanremo?
- Le parole non servono più. 
- Ah si! Daaai, cantacela, ti preeego!


Ora: a causa dell'estemporaneità della scrittura su cellulare mentre aspettavo Gaia alla stazione centrale, su Facebook ho omesso qualche dettaglio. Tipo il fatto che, in qualche punto a caso della conversazione, i tizi hanno iniziato a stilare un elenco alquanto preciso dei cantanti delle loro zone, dai Negrita a Jovanotti, suppongo allo scopo statistico di appurare i miei livelli di filo-aretinità. Il tutto concludendo che come la musica da balera romagnola, però, non ce n'è per nessuno. Viva Fred Bongusto, e bei tempi quelli lì in cui andavo a ballare. Cioè, non so se rendo. Mi hanno anche illuminata sulla presenza di un bar bellissimo tutto tappezzato di poster formato gigante di Pupo in qualche paesino della Toscana "di cui era originario suo padre". E, di fronte al mio rifiuto categorico nel prestarmi a loro juke box personale ("è che se canto poi piove", ho detto per sdrammatizzare), hanno asserito che meglio ancora, dato che c'avevano da irrigare l'orto. 





Dopo di che me la sono data a gambe, ho rimorchiato un ubriaco e, a giudicare dal colore delle nubi, seriamente sventato un apocalissi. Anche senza aver cantato, voglio dire.



Oltretutto,  io non sono mica convinta di 'sta cosa che Pupo sia di Arezzo. Ma va be'. 

Nessun commento:

Posta un commento