giovedì 7 aprile 2016

Un giorno, tre canzoni.

Si può riassumere una giornata con una foto. Lo si può fare con un hashtag.
Figurati se non puoi tratteggiarne un ritratto accurato in tre canzoni.

Quindi oggi è andata così.

1. Conchita- Puede Ser



Il ritornello che mi ronza in testa appena sveglia. Strascichi di ottimismo della lezione di flamenco. La conversazione con una sconosciuta. La consapevolezza improvvisa di quelle coincidenze che mi piace a vario titolo chiamare segnali.
"Quand'era?"
"Nel duemilao...duemilaotto".
Nella pausa un respiro, un ricordo, un aereo che decolla.
L'immagine di me al centro di una stanza vuota. Parma. Gli scatoloni.
Di me a pochi metri da lì. Davanti a un'altra sconosciuta, per la stessa ragione.
Paure sciolte in lacrime in un piatto di tortellini.
E, nello stereo (nell'iPod!), quella stessa, identica canzone.

2. The Strumbellas - Spirits



Hanno anche un bel nome, a palleggiarlo sul palato. The Strumbellas. Sa di burla e piroette, chissà poi perchè. Spirits è stata amore al primo ascolto. Spiriti come Demoni: sound simile, stesso impatto fatale.

"La più bella canzone che passa in radio ultimamente".
E c'è chi, sui social, mi dà ragione.
"Ascoltati anche le robe vecchie", dice.
Momento di raro impulso. Curiosità. Cieca fiducia. Play. Partenza per un viaggio di suoni altri. Di deserti e strade dritte. Di metropoli e casini. Di mare aperto, e sogni, ed un sorriso sulle labbra che si apre, piano piano, sempre più.

Grazie, Andrea. Avevi ragione, e non esistono parole per esprimere quanto. Scoprire dischi belli è - assieme, forse, alla cioccolata fondente - la mia personale ricetta per la felicità.

3. The Killers - Jenny Was a Friend Of Mine





Dan Reyolds degli Imagine Dragons che canta con Brandon Flowers dei The Killers. La collisione delle mie playlist su di uno stesso palco, giù, a Las Vegas. Come se Cremonini collaborasse DAVVERO con Dani Martín. Come se Il Cile duettasse con El Pescao. Chessò, se Leiva si incontrasse con i Sunset Sons. Questo era molto più probabile, d'accordo. Però, nella ricerca compulsiva di video, c'è la stessa esagerata frenesia. 

Non ne trovo, ovviamente. Trenta secondi al massimo, sfocati, su Tumblr. Epperò scopro la canzone. Un'altra. Ché, benedetta ignoranza, Jenny was a friend of mine non l'avevo mica mai sentita prima.

Sa di punto e a capo. Di fine giornata. Di scrivere tanto per scrivere, tanto per stare bene, anche se quello che hai da dire non importerà (o non lo capirà!) nessuno. Che poi è esattamente quello che cerco, e trovo, nella musica che amo. Nonchè la ragione - soprattutto-  per cui esiste, adesso, questo post.

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