Passare la Pasquetta in
un centro commerciale é considerato da molti un peccato mortale.
Probabilmente hanno ragione. Anzi, mi prodigo in mea culpa. Se
volete, valuto anche l'ipotesi della flagellazione. Però faceva
freddo, accidenti. E sono sempre stata contraria all'ibernazione come
forma di tortura. Per quale motivo, poi? Raggiungere il coma etilico
fingendo sia una gran figata? Inzaccherarsi i jeans sulla riva
dell'Isonzo per mostrare a tutti la tua completa inettitudine nelle
discipline sportive? Naaa. Meglio, molto meglio, maledire H&M per
le gravi minacce apportate ai tuoi risparmi dal lancio della linea Coachella
(leggi OH MIO DIO. Leggi VOGLIO. Leggi AAAAAAAAAAAAAHHHHH!) .
Provarsi tutte - e dico tutte!- le corone di fiori. Dedicare occhi a
cuore alla bandiera spagnola affissa fuori dal negozio Desigual.
Magari innamorarsi non corrisposta di un abito che costa quanto un
biglietto aereo andata e ritorno per Madrid;
Chessò, completare l'outfit per uno dei prossimi concerti con
l'acquisto di una canotta a righe che “fa taaaanto Pescao”.
Morale: il delirio consumistico mi ha fatto tornare in mente la
vecchia abitudine di creare outfit ispirati alle copertine dei dischi spagnoli e italiani.
Così, giusto per restare in tema di rubriche poco apprezzate. Ecco. Io, in realtà, quegli outfit ho continuato a crearli. Certo,
li ho condivisi su Pinterest e Polyvore, anziché qui. Ma, a perdite
di tempo di tale livello, capirete che non potevo rinunciare. Per
questo, con l'approssimarsi della bella stagione, mi è sembrato
giunto il momento di ripescarne un paio. Chissà che non troviate
anche voi l'ispirazione per rinnovare l'armadio. O, quantomeno, per
rimpolpare le vostre playlist.
Ah: il titolo si deve ad
un commento che mi era stato fatto all'epoca dinnanzi al mio
entusiasmo per questa rubrica molto fescion. Del tipo: “nooo,
ancora 'sti post coi vestitini!”. Quindi capirò se mi vorrete
picchiare.
L'ho nominato. Potevo non cominciare dal look ispirato alla copertina del suo ultimo album solista? Direi di no. Arancione sgargiante, cuori, colori e il tocco in più: la borsa con il collage di foto, proprio come nell'artwork di Ultramar.
Cremonini, lo sapete, è
una delle mie poche certezze. In attesa del nuovo, inaspettato, album
in uscita a Maggio, vi ripropongo la trasposizione in indumenti del
suo Logico: binomio azzurro/rosso, dettagli viola e decori
rigorosamente geometrici. Da accompagnare a un bicchierino di
Greygoose.
Vi sconsiglio vivamente
di andare in giro con le ali. Il resto dell'outfit sulla copertina
dell'ultimo ed omonimo cd di Rosario, però, può essere una proposta
da non sottovalutare per l'estate. Imprescindibili stivaloni da
cowboy, shorts, cintura e bracciali etnici. Quanto al dettaglio
angelico, potete sempre trasferirlo sugli orecchini. O sostituirlo –
se ne avete il coraggio – con questa specie di (boh?) coprispalle piumato.
Questo è l'anno della Martínez. O, almeno, lo é per me. Alcune tra le sue hit accompagnano i miei esercizi di riscaldamento alle lezioni di flamenco, guadagnandosi un posto di rilievo anche tra le mie playlist. Adiós a España, per esempio, ha il potere di inondarmi gli occhi di lacrime. L'outfit ispirato al suo ultimo lavoro conserva l'essenza flamenca nella gonna lunga, ricreando i fiori e i colori della copertina. Chi mi conosce non avrà neanche bisogno di leggerlo: è, tra tutti, il mio preferito.
A voi, invece, quale
piace di più?
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