giovedì 12 giugno 2014

Italia e Spagna: le canzoni del Mondiale 2014

Non capisco com'é che la gente continui a stupirsi del mio essere immersa nel clima Mondiale. Voglio dire: dovrebbe essere ormai universalmente noto che il mio interesse nei confronti del calcio si accenda solo ed esclusivamente a scadenza bi o quadriennale. Eppure. Tutti a dirmi "non ci credo, tu così gasata?!", manco avessero dimenticato che nel 2010 stavo per tuffarmi dentro a una fontana in compagnia di sconosciutissimi studenti Erasmus. Con una bandiera spagnola legata in vita. Una quantità neanche poi esagerata di tasso alcolico in corpo. Delle righe giallorosse sulle guance ormai del tutto sciolte a causa del sudore. Per non parlare del 2006. Delle urla in piazza. Degli abbracci collettivi. Come se non ne avessi mai scritto, o parlato. Disattenti loro. 

Che poi, a dirla tutta, non é neanche il calcio in sé ad entusiasmarmi. Quello che incontra il mio interesse, in questi casi, é piuttosto l'elemento folcloristico. Va da sé: ad esso, in un certo senso, appartiene anche la musica.

Le canzoni ufficiali di Brasile 2014, a dirla tutta, hanno raggiunto livelli di trash imbarazzanti. Per sceglierle, la FIFA deve aver optato per una bizzarra linea ideologica basata sull'inserimento di suoni monosillabici privi di senso tra le parentesi del titolo. Così ci troviamo a decidere se ascoltare un: " We are one (ole ola) a cura di Mr. Tamarro Pittbull (che dallo sventolamento della mano ai ritmi cerca di scopiazzare La Copa de La Vida di Ricky Martin);  e un "La la la" della perenne Shakira (e Piqué, e le pance sorridenti di Activia), mettendo in serio dubbio la persistenza di capacità sintattiche all'interno delle canzonette estive.




In tale panorama, curiosamente, le Nazionali italiana e spagnola hanno sfoggiato due brani ufficiali che, invece, a me non dispiacciono affatto. Peraltro, il mood calciofilo dei relativi videoclip si somiglia non poco. A beneficio dell'aspetto armonico di questo post. 

Dei Negramaro sappiamo già tutti. Il loro inno per gli azzurri é una rivisitazione del classico "Un amore così grande" portato al successo da Claudio Villa e sta impazzando ormai da tempo nelle radio nostrane.



In Spagna, invece, il compito di regalare una colonna sonora a La Rioja é stato affidato alla band murciana Maldita Nerea. Il risultato é una canzone pop molto orecchiabile dal titolo "Buena Energia", sponsorizzata - con strizzata d'occhio-  dall'azienda Iberdrola. Nel videoclip si apprezza la partecipazione di varie stelle del calcio iberico, impegnate nell'inedito ruolo di musicisti. Parliamo, in concreto, di Iker Casillas, Xavi Hernández, Diego Costa, Jordi Alba e César Azpilicueta. Che dire? Decisamente molto meglio del - pur benaugurante  - "No hay dos sin tres" con cui Cali, El Dandee e David Bisbal avevano perseguitato tutti agli europei del 2012 (sempre a proposito di Trash). 





Allora, che ne dite? Nel settore musicale, lo vince l'Italia o la Spagna questo Mondiale?


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