mercoledì 22 aprile 2015

13 segnali inequivocabili per riconoscere un italiano che ha vissuto in Spagna

Chi ha vissuto in Spagna, inutile, lo sgami subito. Non importa che ci sia stato per tre anni o per tre mesi; certi comportamenti gli restano incollati addosso, che lui lo voglia o meno. É cosí che si rende riconoscibile ai suoi simili: una cricca di accaniti filoispanici col piantino facile che sogna l'importazione del tinto de verano e avverte brividi di sincera emozione ogni volta che qualcuno pronuncia bene “Zara”. Se ancora non li avete identificati, provvedo ad elencarvi i principali:

1. L'italo-spagnolo dice uifi, non uaifai. Non si capisce perchè, la tendenza tutta iberica a “leggere come si scrive” attecchisce meravigliosamente su di noi italiani, quando si parla di connessione wireless. Se vi capiterà di accennarvi utilizzando la corretta pronuncia anglofona, la prima reazione dell'italo-spagnolo sarà con tutta probabilità quella di guardarvi con espressione smarrita urlando contrariato “eeeeehhhh?!”. 



2. L'italo-spagnolo non sa mai da che parte iniziare a baciare la gente. 
In Spagna, i classici due baci di saluto sulle guance si inizia a darli dal lato opposto rispetto alla convenzione nostrana. Risultato: il povero malcapitato qui in oggetto tenderà ad andare controcorrente in entrambi i Paesi, causando testate, imbarazzo, incidenti diplomatici, risse con amanti gelosi e – in pochi, fortunati, casi – l'inizio di una relazione.


3. L'italo- spagnolo si presenta ad ogni appuntamento con almeno quindici minuti di ritardo. Non lo fa apposta. É che se la prende comoda. Fa la siesta. Ha imparato ad odiare lo stress. E, soprattutto, dimentica che i suoi amici in Patria hanno questa fastidiosissima abitudine di intendere davvero le quattro quando dicono le quattro. Come gli verrá in mente, poi. Bah.


4. L'italo- spagnolo, al ristorante, propone sempre di “ordinare vari piatti e dividere”. La filosofia del “compartir” alla base delle tapas, delle medias raciones e di un po' tutta la gastronomia spagnola gli sembra troppo perfetta per venire abbandonata. Anzi, sappiate che ogni vostro “no” gli causerà un'immensa frustrazione.


5. L'italo-spagnolo veste casual. Cioè, casual è un eufemismo. Diciamo che, dell'apparenza, non gliene frega proprio alcunchè. Il Credo che lo muove è: perchè spendere soldi in abiti firmati e costosi quando puoi usare quei soldi per viaggiare? E soprattutto: perchè qualcuno dovrebbe giudicarti per i tuoi vestiti? Così  compra tutto da H&M, Berska, Cinesi (anzi, chinos!) e, tutt'al più, qualche mercatino qua e là. Gli uomini li riconoscerai dai jeans consunti e le t-shirt. Le donne dalle stampe floreali, i colori accesi e i rossetti rossi che tenderanno ad abbandonare progressivamente man mano che si riadattano al clima modaiolo italiano. Con un bel po' di sospiri ogni qualvolta apriranno l'armadio.




6. L'italo-spagnolo dà del tu a chiunque. 
In Spagna si è abituato a farlo con professori, funzionari pubblici e possibili datori di lavoro, rendendosi conto che ogni rapporto – in questo modo – riusciva ad essere più naturale. Perchè dovrebbe smettere, ora?





7. L'italo-spagnolo si lamenta costantemente del prezzo di alcol, concerti e beni alimentari. 
Sopportatelo. Anche se è la ventitreesima volta che vi ripete che con lo stesso prezzo, in Spagna, faceva la spesa per due settimane. O che un litro di Mojito al suo baretto di fiducia costava la metà di 'sta roba annaquata qui. Quando non glielo offrivano aggratis (se è una donna), chiaro.


8. L'italo-spagnolo regge l'alcol che è una meraviglia. 
Per la ragione, vi rimando al punto precedente. Tranquilli, però: dategli un paio di mesi a ritmi e costi italici e tornerà perfettamente normale.



9. L'italo-spagnolo ama la birra. 
La scienza non è ancora stata in grado di spiegare cos'abbiano di tanto speciale le cañas spagnole, ma sembrano in grado di produrre dipendenza anche tra gli individui piú insospettabili. Magari prima di partire non la bevevano mai. Al ritorno, invece, é l'ordinazione fissa come accompagnamento ad ogni pasto. Se potessero, ci farebbero anche colazione.

10. L'italo-spagnolo non si fa mai mancare patate, uova e olio nella sua cucina. 
Li considera, infatti, il trittico fondamentale alla preparazione del 90 per cento dei pasti. La loro assenza basterà a mandarli in crisi.



11. L'italo-spagnolo va in depressione se piove per più di tre giorni di filadiventando un essere assolutamente apatico e rompicoglioni in grado di stuzzicare i peggiori istinti omicidi del prossimo. Nota bene: vale solo per chi ha vissuto alle Canarie o in Andalusia.

12. L'italo-spagnolo riconosce uno spagnolo autoctono al primo sguardo
, e non sa dirti perchè. Di solito avrebbe anche voglia di correre ad abbracciarlo, ma (ringraziando il cielo) si trattiene.


13. Ora che l'hanno importato in Italia, 'italo-spagnolo vivrebbe al 100 Montaditos
, custode imperituro di buona parte dei suoi ricordi migliori. Che, ovviamente, non esiterà a condividere in ogni minimo dettaglio con voi che l'accompagnerete. Ignoratelo annuendo a fasi periodiche, come si fa coi matti.


Vi riconoscete, cari i miei filo-ispanici? Avete qualche altro segnale inequivocabile da aggiungere? Dai, non fate i timidi: tanto lo so, che ho sicuramente dimenticato qualcosa!  

96 commenti:

  1. l'italo spagnolo non dice -che pauraaaa- bensì -que susto!!!
    dice vale,non ok
    dice bueno...non bene
    e altro ancora....
    besos kit

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    1. La cosa del "vale" è verissima! Come ho potuto dimenticarla? :D

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  2. E che dire di tutto il tempo INVERTITO a imparare a vivere come gli spagnoli

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  3. Vivo in Spagna da circa sette anni ma non ho perso le mie radici, mi definisco italiana con glamour al 100%.

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    1. Non perdere le radici è sicuramente un bene...l'italo-spagnolo, in fondo, si riconosce proprio per la MEZCLA tra le sue due "anime" ;)

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  4. grazie Ila, direi che per quanto mi riguarda hai azzeccato i punti 1-2-4-6-9 e soprattutto il 12!!! in ogni parte del mondo io sia, ovunque veda, capisca o sospetti che mi trovo vicino ad uno spagnolo, lo abbraccerei e mi metterei a charlare con lui. ;)
    Luca_parma

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  5. Io sono spagnola e vivo in Italia da 12 anni. Quando torno in Spagna mi manca l'Italia e quando sto in Italia mi manca la Spagna. Inoltre si pensano che sono straniera in tutti e due... ormai ho accenti e modi di dire in italiano e in spagnolo che mischio un po' dovunque... per non parlare dei baci quasi in bocca in tutti e due paesi! (vamos, que acabo por darme picos con casi todos/as )

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    1. Un'italo-spagnola D.O.C, insomma. Anzi, un'ispano-italiana! ;)
      Il momento-pico è una costante!!!

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  6. Io odio la spagna, gli spagnoli e gli italiani che ci sbavano dietro.

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    1. io invece sono spangolo e amo l'Italia ;-)

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    2. Odi la Spagna, gli spagnoli, gli italiani che la amano e sei finito a leggere questo blog... molto coerente! Diciamo che sei un masochista!

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    3. Mi dispiace per te. L'odio nei confronti di altri popoli è già di per sè dimostrazione di una mentalità chiusa. Figuriamoci l'esserne fieri.

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    4. Mi dispiace... Io sono spagnola e ADORO l'Italia!!! Le persone, la vostra lingua... Tutto da voi

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  7. MI ASPETTO CHE SULLE STRISCE PEDONALI GLI AUTOMOBILISTI SI FERMINO E MI LASCINO ATTRAVERSARE....

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    1. Ops, mi era sfuggito questo commento!
      Vero, ma credo che più che altro valga per chiunque abbia vissuto in generale fuori dall'Italia, ahimè...

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  8. l'italospagnolo dice "pago con targhetta"

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  9. Scrivere nei messggi la risata con jejeje o jajaja invece di ehehe o hahaha, entusiamarsi non appena si sente musica flamenca. Andare in crisi d astinenza di sangria e paella. Cercare un mercadona anche in italia :)

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    1. beh...mi sa che devi tornare a scuola se hai certi dubbi

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    2. Oddio, Silvia, quanto hai ragione! Come ho fatto a dimenticare la risata e l'astinenza da Mercadona?! (a proposito, le loro empanadillas surgelate le hai mai prese?! Erano la mia droga quando vivevo a Málaga!)

      Quanto all'anonimo del secondo commento...mi sa che se non hai chattato o messaggiato in spagnolo in vita tua. La scuola non c'entra, in questo caso. Credimi.

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  10. Io abito in Spagna da sei anni ed é quasi tutto vero, tranne che per il 100 Montaditos, che detesto perché non amo queste "istituzioni totalitarie per guiris", per il wifi che pronuncio "uaifai" e la risata che scrivo con "h", ahahahah!
    Per il resto, sottoscrivo tutto! Peró sono partita giá cosí, e il fatto di integrarsi non vuol dire dimenticare, perdere o rifiutare la cultura: io sono sarda, quindi non ho abitudini italiane giá in partenza. La nostra cultura é una miscela scaturita dalle varie dominazioni. Quando parlo in sardo per telefono, la gente mi guarda tra il sorpreso e lo stupito, quasi a dire: "non capisco ció che dici ma colgo alcune frasi qua e lá", mentre gli italiani non sanno che pesci pigliare. Capiscono che sono sarda nel momento in cui non beccano nemmeno una sillaba!
    Adoro vivere a Madrid, sono critica quando una cosa non mi piace ma non sbavo dietro niente e nessuno! Mi riferisco all'anonimo che detesta chi ama la Spagna, come se fosse una categoria!
    La gente é strana!
    P.S. Il tuo post mi ha divertito un sacco! :)
    Rosalba

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    1. Grazie davvero per il tuo commento, Rosalba.
      Io fatico a dire uaifai, amo i 100 montaditos e rido spesso con la j, ma a parte questo condivido quello che scrivi dalla prima all'ultima parola.
      Viaggiare, confrontarsi con altri luoghi, popoli e culture non significa rinnegare le proprie origini e la propria storia. Al contrario, permette di arricchirle, di contaminarle, a volte persino di riscoprirle ed apprezzarle maggiormente per il semplice fatto di allontanarsi da loro. Per me essere italo-spagnoli è anche e soprattutto questo, in fondo: mischiare le culture, prendere i lati migliori di ognuna di esse costruendosi una propria identità multietica e personale. Un'identità che sappia anche usare il pensiero critico per riconoscere che un Paese è composto di tanti individui diversi, di tanti aspetti positivi e di altrettanti aspetti negativi. Fare di tutta l'erba un fascio è sempre sbagliato. Ma quello che davvero mi spaventa, nel commento che citi, è questo tapparsi gli occhi con il pregiudizio e i preconcetti senza darsi la possibilità di vivere, conoscere ed arricchirsi davvero.

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  11. Non sapere più se ci va la Q o la C in Cuadro e Quando!
    ahahah

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    1. Pure io sbaglio a volte è metto la CH invece la Q jajajajajaja

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    2. ahahahah!!! è vero!!! ogni tanto vado in paranoia.. C o Q?

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  12. Sbadigliare a volte senza rendersene conto.. :/

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  13. Meraviglioso ahahahahah e felice di aver scoperto un'altra che è nata nella nazione sbagliata!

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  14. ma è proprio vero! non dimenticherò mail l'accento andaluso! http://www.viaggiarteturismo.com/2014/12/un-modo-per-iniziare-viaggiare-il.html

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    1. L'accento andaluso è meraviglioso! Studiando a Malaga l'avevo preso in pieno. E adesso, non ci crederai, ma quando ci torno e, dopo un po' di giorni, mi accorgo che mi si è riappiccicato addosso quasi mi commuovo.

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  15. Il no pasa nada è uno stile di vita mi niña

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  16. E il ghiaccio. Non dite niente dell'astinenza da hielo dell'italo-spagnolo?

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    1. Giusto! Cavolo, certo che ne ho dimenticate di cose...
      E pensare che durante i miei primi giorni in Spagna non capivo perché ci fosse scritto ovunque che vendevano hielo! :D

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  17. Questo post è stato molto divertente! Sono una spagnola che adora l'Italia (anzi, mi piace pensare che sono italiana di cuore ahahahaa) e ho visto questi segni negli miei amici italiani che hanno visuto qui per un pò! E quello che è più ridicolo, io ho il problema dei baci tutto il tempo che vado in Italia! L'ho sempre presente, no come i miei amici spagnoli, ma quando arriva il momento me ne dimentico o mi fermo per un secondo pensando la direzione che devo seguire HAHAAHAHA

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    1. Capita anche a me: so di avere questo problema delle direzioni dei baci quindi mi fermo a pensarci, ma poi sbaglio lo stesso. Che nervoso! Momento Pico forever! ajajajaj

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  18. + 1 spagnola col cuore italiano. Hai veramente ragione in tutto!

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  19. Anche chi e' Italo/venezuelano fa un sacco di confusione nel parlare l'italiano, anzi l' ITAGNOLO!!! In Italia spesso si baciano anche gli uomini, in Venezuela MAI a meno che vogliate essere pesantemente derisi !!!! Ricordo una volta bloccai, a Bologna, un tipo che, andandosene da una riunione di amici, voleva baciarmi sulle guance, e gli dissi NO sono raffreddato !!!!!

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    1. interessanti questi aneddoti italo-venezuelani! Confesso che é una cultura che non conosco molto, lingua a parte. Ma mi piacerebbe approfondire: come già detto adoro i confronti tra popoli ed usanze gli episodi curiosi a cui danno luogo! :)

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  20. Ciao! :)
    Anche se ho vissuto solo sei mesi a Madrid (e chissà che non ci torni presto!) alcune cose rimangono per sempre, specie per me che amo la Spagna alla follia. Ad esempio per abitudine uso "tampoco" sempre e fatico a ricordarmi il suo equivalente in italiano, oppure utilizzo "vale" o la risata "jajaja" con assoluta naturalezza non accorgendomi che in italiano non hanno senso, che dire poi di verbi come "tener" y "poner" che ormai uso in una specie di itañolo. Ormai sia i miei genitori che gli amici non ci fanno più caso, si sono arresi all'evidenza :D
    Ma se c'è una cosa che proprio non mi entra è la tilde, specie quando va scritta in mezzo alla parola, proprio non ce la faccio a ricordarmela :)

    http://checkinblog.it

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    1. Proprio vero che certe cose ti restano per sempre...secondo me bastano anche addirittura meno di sei mesi! E ti capisco su tutto: i primi mesi dopo essere tornata dalla Spagna usavo regolarmente "tener" invece di "avere" senza accorgermene!

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  21. Io in Spagna vengo solo in vacanza (per il momento, spero!), eppure mi ci ritrovo già in tantissimo punti; escludendo la storia delle patate, uova ed olio, perché io le uova le sopporto solo come ingredienti per dolci e pasta all'uovo e per il fatto che, forse perché vado in vacanza in zone frequentate da Inglesi, l'alcool non mi sembra tanto forte, anzi....

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    1. Non è che sia forte...è che è mooolto economico e molto presente. Senza contare che alle ragazze spesso lo offrono gratis come prima consumazione per farti entrare nei locali. Poi ovvio che dipenda dalle esperienze personali, ma io uscendo "de juerga" con gli spagnoli d.o.c mi ritrovavo a passare da un bar all'altro fino alle 6 del mattino. E per quanto magari gli alcolici in sè non fossero forti la quantità ti fregava comunque. Però ho allenato la resistenza (perdendola clamorosamente dopo pochi mesi in Italia, ma comunque...:D )

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  22. E vogliamo parlare degli orari? Iniziamo con un aperitivo alle 11h per protrarlo fino alle 17h quando forse ci sediamo a pranzare! Jijiji. Para flipar! Eli.

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  23. Vivo in Spagna da 8 anni, e ho riso moltissimo nel leggere il "mio" ritratto... A parte il punto 8 perché non mi emborracho... Sono d'accordo, però, anche con l'amic@ che diceva del vale e di invertir jejeje... E quando torno in Italia, mi stupisco al ristorante di dover chiedere il contorno, dico buon dia la mattina quando entro al bar e vedo i miei genitori boccheggiando per le mie elucubrazioni in catalano.... Complimenti, Ilaria, ho riso moltissimo!!!

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    1. Grazie mille, ne sono felice...l'intento era proprio quello di strappare una risata! :)

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  24. brava! bel post...cuanto te echo de menos Espana ;)

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    1. Muchas gracias! E...non dirlo a me! Sono in astinenza :(

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  25. Brava!
    Davvero vero e divertente!
    Quello che proprio non mi piace è la foto... Quello che fanno ai tori è una delle cose più brutte che c'è in Espagna. E c'è tanta gente spagnola che è davvero stuffa di quello di "Espagna --> "Festa" dei Tori"
    Solo questo ;) Mi è piacuto un sacco ma non ce la facevo a non dire niente de la foto :P
    Grazie e complimenti :)

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    1. Sui tori sono perfettamente d'accordo con te, parli con un anti-taurina convinta che ha sempre sostenuto che la corrida sia in assoluto la cosa peggiore della Spagna. Se ho scelto questa foto per lo sfondo del blog é soltanto perché era l'unico template che c'entrava un po' con il Paese in cui ho lasciato il cuore tra quelli pre-definiti di blogger. Nel primissimo post che avevo scritto su questo blog, dacché sono passata a questa piattaforma, avevo infatti specificato che per me la Plaza de Toros qui raffigurata era da intendersi esclusivamente come luogo adibito ai concerti e come simbolo architettonico della Spagna, ma se sei appena capitata qui era ovvio che non potessi saperlo :)

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  26. artículo MARAVILLOSOOOOO, ritratto perfetto di un perfetto italo-spagnolo :)

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  27. scrivere sempre "ajajajajajajaj" :)

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  28. Fantastico. Non so se ho riso più per le gif o per quello che hai scritto. Fantastico, geniale. Tante cose non le sapevo proprio XD

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    1. Mi era sfuggito questo commento...muchas gracias! :)

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  30. chusmf (20 junio 2915)20 giugno 2015 alle ore 19:18

    Me ha gustado mucho pero te has olvidado de una cosa que cuando lo digo a mis alumnos se quedan "alucinados", o sea que nosotros decimos GOGLE tal y como se escribe y no en inglés y que al mouse lo llamamos Ratón

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    1. chusmf (20 junio 2015)20 giugno 2015 alle ore 19:23

      soy siempre yo pero esta vez con la fecha justa 20 junio 2015 (será que los españoles somos muy impulsivos y a veces hacemos las cosas demasiado deprisa)

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    2. Tienes razón! Es verdad que es algo que en principio siempre resulta bastante curioso :)

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  31. Muy bueno! Yo soy española pero vivo en Italia, y la primera vez que vine a Italia de niñera buscaba el topo y ellos no me entendían. .. os podéis imaginar las risas cuando se dieron cuenta que era el mouse... �� añadiría el dar el dni en Italia con la tarjeta y en España decir bancomat cuando quieres pagar con tarjeta☺

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    1. Me encanta verlo desde el punto de vista "contrario"! Habría que hacer un post con las 13 señales para reconocer a un español que haya vivido en Italia, también :D

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  32. Y el echo de decir "claro" en cambio de "certo"?......."allora, ci stai"- e tu :"claro (que sì) !

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    1. me olvidé la "hache" en (h)echo......opsssss :-)

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    2. Vero! soprattutto appena tornati dalla Spagna é quasi inevitabile :P

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  33. E rispondere "que sì! Que sì! "anche in Italia? :(
    Bel post! :)

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  34. X nn parlare di "madre mía" kme esclamazione molto, molto ricorrente!

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  35. hahaha fantastico articolo mi sono divertita un sacco! ho fatto l'au pair a madrid e la madre il sabato sera mi diceva 'se torni prima delle 3 am non è perchè sei uscita a fare serata ma perchè sei uscita a cenare' ..
    tutte le volte che mi viene chiesto 'passami l'aceto' ho bisogno di qualche secondo per ricordarmi che non mi si sta chiedendo l'olio. Mi mamca un sacco la movida, vedere gente che porta a spasso il cane in piena notte e fare colazione con churros y chocolate dopo aver fatto festa.. ma la cosa che sicuramente mi ha colpito di più E uscire 'a dar un paseo' anche da sola, magari pure nelle ore più calde della giornata perchè 'sei a madrid ed è il tuo giorno libero mica vorrai stare a casa' e rimanere comunque emozionata dalla città, dall'accoglienza della gente e dalle maggiori attrazioni anche dopo mesi.. españa cuanto te echo de menos ♥

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    1. Mannaggia a te, ora mi hai messo ancora più nostalgia!!!
      Quanto ti capisco e quanta verità c'è nelle tue parole!
      Come si suol dire...mal comune mezzo gaudio, dai.
      Sono contenta che ti sia piaciuto l'articolo!

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  36. Ho vissuto a Valladolid per 6 mesi ed è stato il periodo più intenso della mia vita. Sono tornato in Spagna parecchie volte in varie città e conto di trasferirmi lì, se non per sempre almeno per un bel po'.
    L'unica minuscola critica che muovo a quest'elenco molto simpatico è che gli spagnoli dicono davvero "Uifi"! :D Io l'ho imparato da loro, e quando dicevo "Uaifai" non mi capivano :D
    O magari tutti gli spagnoli che ho conosciuto erano in realtà italo-spagnoli in incognito, ma in questo caso il 12esimo punto dell'elenco non sarebbe più valido :D

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    1. No, ma infatti è proprio quello che volevo dire : gli spagnoli dicono "uifi" e non "uaifai". Il problema è che è contagiosissimo e dopo un po' di tempo che vivi in Spagna ti ritrovi anche tu a dire "uifi", così quando torni in Italia continui a farlo e si verifica l'effetto opposto, cioè che gli italiani non capiscono cosa stai dicendo :D Forse non ero stata abbastanza chiara in merito :D Comunque sono contenta che ti sia ritrovato nell'elenco!

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  37. ho vissuto in spagna 4 anni, per fortuna ho avuto la possibilità nella vita di girare il mondo ho messo i piedi in 4 continenti e peggior popolo non esiste un ignoranza pari all'africa, invidia degl'altri mai vista in altri paesi e non voglio aggiungere altro.

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    1. Evidentemente hai avuto una brutta esperienza, e mi dispiace, però trovo sempre abbastanza triste (per usare un eufemismo) che qualcuno arrivi ad accusare un intero popolo di ignoranza. Sarebbe come dire che siccome qualche italiano è un coglione lo siamo tutti. Senza contare che l'espressione "ignoranza pari all'africa" è un'espressione di un razzismo inaudito, e fatico a credere che una persona che ha girato il mondo abbia una mente così poco aperta e così incline alla generalizzazione.

      PS: "Un'ignoranza" si scrive con l'apostrofo.

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    2. Sono tanto ignorante razzista e coglione uguale come la famiglia marquez e tutti gli spagnoli che stanno insultando il mio paese che dovrebbe essere anche il tuo pero a differenza tua io l'orgoglio e gl'occhi per vedere cel'ho, non mi sento mafioso e loro si che sono tutti corrotti, scorretti e fanatici per non dire falsi quando si parla di sport principalmente andatevi a leggere cosa pensano i tuoi cari amichetti su giornali online tipo marca o as e ora ritorno alla mia ignoranza, adios a todos los listillos de aqui.

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  38. Già, meglio non aggiungere altro...

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  39. Cuando veo lo que escribe gente como "anónimo" me da mucha pena porque estoy segura de que ha vivido en España comportándose del mismo modo que ha escrito. Uno que escribe esas gilipolleces es imposible que tenga amigos que no sean como él (si es que existe otra persona así y tengo mis dudas)y me parece muy raro que haya viajado porque tiene la mentalidad completamente obtusa. La respuesta que le has dado es MAGNÍFICA!!!!!!!!

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    1. Gracias! Yo tampoco entiendo como alguien que haya viajado pueda tener esa mentalidad, y también creo que es muy fácil decir cosas como esas sin firmarse o dar la cara... por eso creo que ni merece la pena seguir contestando, aunque habría mucho que decir.

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  40. Otra cosa que en Italia les parece raro (porque no entienden que el significado en singular sea diferente al del plural): FELICES PASCUAS y a este punto puedo añadir: PRÓSPERO AÑo NUEVO :-)

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  41. Sono arrivato in Spagna il 6 settembre 2010, per andare a studiare in un’università Madrilena come studente “Erasmus”.
    Noi Italiani siamo abituati a pensare alla Spagna come un paese dall’atmosfera passionale, dove c’è gente “caliente”, e poi chi non ha mai sentito dire che gli Spagnoli caratterialmente non sono molto diversi da noi?

    Sicuramente sono idee preconcette, sicuramente è uno dei pochi casi in cui si può parlare di “pregiudizio positivo”, sicuramente nella mia esperienza spagnola non ho trovato nulla di questa positività che mi sarei aspettato.

    Fin dal primo giorno ho avuto un impatto negativo: non sono persone che ti accolgono, che ti aiutano se possono e che hanno voglia di conoscerti, insomma non c’è la minima traccia di quel senso dell’ospitalità che è così palpabile in Italia.

    Gli spagnoli in genere sono persone incapaci di dialogare e che hanno molti pregiudizi che sono poco disposti a cambiare, anzi, il loro principale difetto è che utilizzano i pregiudizi che hanno sugli altri per coprire quelli che sono i loro difetti.Inoltre sentono troppo la competizione con l’Italia e sono molto invidiosi dell’Italia e degli Italiani.

    Credo di poter affermare che l’invidia per il nostro Paese si debba alla frustrazione con cui vivono la centralità e l’importanza del nostro paese e dei nostri geni nella storia dell’umanità, rispetto alla loro storia fatta di re dispotici, eterni sudditi e crimini umanitari in patria e ovunque abbiano conquistato.

    L’odio per gli Italiani è dovuto al fatto che nell’immaginario collettivo delle ragazze spagnole il ragazzo Italiano è bello e simpatico, per questo sono sempre portate ad avvicinarsi a noi piuttosto che a i loro connazionali.
    Dire che la Spagna è una democrazia è una balla spaziale, sono l’unico paese attualmente nell’Unione Europea ad aver permesso ad un dittatore sanguinario come Franco di esercitare il suo potere criminale per oltre 30 anni permettendogli di morire nel letto di casa sua ancora in carica, con la benedizione di santa madre Chiesa che lo ha sepolto in un suo santuario dopo la morte.

    Non sono mai stati capaci di ribellarsi contro questo dittatore, e anche quando in Europa soffiava il vento del 1968 lì la gente dormiva. Ancora oggi accettano tutto e non sono capaci di arrabbiarsi.

    La loro costituzione è stata scritta dai fedelissimi di Franco subito dopo la sua morte e continuano ad essere sudditi di un re designato da quel dittatore; verrebbe da dire “contenti loro…” certo, ma poi, ma quando ci sentiamo prendere in giro a causa dell’immagine errata che in Spagna hanno di Berlusconi (tipico caso di uso dei pregiudizi che hanno sugli altri per coprire le loro colpe), certi fatti storici e presenti è giusto farli tornare alla mente di qualcuno.

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  42. Ma perchè gli spagnoli soffrono da sempre questo enorme senso di invidia e di inferiorità verso l'Italia e gli italiani ?
    Io capisco che li sovrastiamo per numero di medaglie olimpiche, o di premi Nobel, o di premi Oscar, o per il patrimonio culturale e storico, o per il fatto che la Spagna non ha la tecnologia per costruire un automobile spagnola, mentre noi abbiamo le Ferrari, Lamborghini, Maserati, Fiat, Alfa e Vattelapesca...
    O per il fatto che il genovese Cristoforo Colombo riuscì a dominare l'equipaggio spagnolo che si erra ammutinato per codardia , e conquistò le Americhe...
    o per il fatto che da sempre siamo nel G7, al contrario di loro...
    Parlano sempre male di noi, eppure li abbiamo creati noi, noi abbiamo portato loro la cultura, la Spagna era una provincia di Roma, altrimenti adesso sarebbero ancora "Mori", sarebbero uguali ai tunisini o marocchini...
    Gli spagnoli sono invidiosi, ma quando cambiano ???


    Il grande dramma che distingue noi italiani è l'etno-masochismo, il piacere di sparlare della nostra Patria, ma ci rendiamo conto che se uno spagnolo potesse vantare le nostre medaglie (sport, cultura, scienza,arte, poeti pittori, scultori, scienziati, inventori) ci farebbe neri un giorno sì e l'altro pure ?
    Sbattendoci in faccia i suoi allori ?
    Invece noi siamo modesti, e non li mettiamo mai in riga, e potremmo farlo per ogni settore e branca della vita, basandoci su qualsivoglia cosa.
    Dobbiamo cominciare ad essere più bastardi, ed io ho cominciato ad esserlo con queste mie due missive.
    La Spagna non ci può insegnare un bel nulla, tanto è vasta e sterminata la nostra Storia, la nostra cultura regionale, dalla Sicilia all'Alto Adige.
    Mi si consenta un ultima annotazione, l'estensore dell'articolo palesa un certo astio verso gli italiani, la dove scrive che l'eroismo e l'onestà sono concetti totalmente alieni agli italiani,
    ma ci rendiamo conto che con il Re Juan Carlos gli spagnoli dovrebbero vergognarsi ? Ma quanto è corrotto questo signore ?
    Da sempre la corruzione ha permeato la Spagna, secoli e secoli, che rispettino l'Italia, grazie.
    Non ci possono insegnare nulla.

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