sabato 21 settembre 2019

5 artisti spagnoli nel Nord Est italiano: al via oggi la seconda parte di IT/ES Interchange


Due Paesi, due Gallerie, lo stesso modo di intendere l'arte. 


Si inaugura questa sera a La Fortezza di Gradisca d'Isonzo la parte iberica di IT/ES Interchange; seconda edizione di quello che avevate votato come evento italo-spagnolo del 2018. 

Per i più distratti, si tratta di uno scambio artistico tra due piccoli enti culturali. Da un lato c'è La Casa Amarilla di Málaga, caratterizzata dal pubblico giovane e dall'approccio informale all'arte, con un occhio di riguardo alla vertente fotografica e contemporanea. 

Dall'altra, la sala del Nord-Est italiano che, dopo essersi fatta conoscere in Andalusia, oggi si appresta a ricambiare il favore.

A 10 anni quasi esatti dalla sua apertura - gli auguri potrete farglieli a Novembre - La Fortezza si è ormai consolidata come un punto di riferimento per la scena artistica (non solo) locale, e accompagna una fitta attività espositiva con eventi collaterali in grado di coinvolgere il borgo intero. 

Un'anteprima dell'allestimento dell'esposizione IT/ES Interchange a La Fortezza di Gradisca d'Isonzo 



Ad accomunare le due realtà c'è, soprattutto, l'impegno nell'avvicinare l'arte al grande pubblico. Stufi di vederla relegata al ruolo di "lusso per pochi", La Fortezza e La Casa Amarilla cercano, ognuna a suo modo, di portare il bello nelle case di tutti. Ci riescono abbassando i prezzi, puntando sul piccolo formato, o magari trasformando un vernissage nella versione visual di un festival musicale - con tanto di bracciali, birra a basso costo e dj set.  

IT/ES Interchange nasce come conseguenza diretta di tale affinità. Perchè quando due anime gemelle si incontrano, i chilometri non contano più.

Lo scambio funziona così: Ciascuna delle due sale propone all'altra una selezione di 10 artisti, senza  rivelarne nome, sesso, età o curriculum. Sulla base delle sole opere - e liberata, perciò, da ogni pregiudizio inconscio - questa dovrà quindi scegliere i 5 talenti da far esporre tra le sue pareti.
L'unico requisito è che i lavori siano tutti su carta e in formato A3, per soddisfare in un colpo solo le esigenze di trasportabilità, riduzione dei costi e coerenza espositiva tra le due sedi. 

Un paio di immagini dall'inaugurazione di IT/ES Interchange a La Casa Amarilla di Málaga, lo scorso mese di Aprile



Avendo visto le 10 proposte de La Casa Amarilla, posso assicurarvi che quest'anno scegliere era particolarmente difficile. Alla fine (e dopo lunghi dibattiti) i soci de La Fortezza hanno optato per un campionario tanto variegato quanto rappresentativo dell'attuale scenario artistico spagnolo.

A Gradisca d'Isonzo potrete quindi ammirare incisioni, illustrazioni e fotografie venate di pittura, in un peculiare accostamento tra emergenti e nomi ormai consolidati che è, in fondo, il DNA stesso di IT/ES Interchange. 

Se volete conoscerli meglio, ecco quindi chi sono i 5 spagnoli da scoprire nel Nord-Est italiano.


REBECCA VILCHES 




Classe 1995, questa giovanissima artista di Huelva fa del ritratto la sua principale espressione artistica. Le sue fotografie narrano storie personali, evocando un universo onirico abitato da un'unica persona: lei stessa. L'innocenza degli sguardi si fonde a cromatismi di matrice pittorica, esasperando la carica emozionale.

Potete seguirla anche su Instagram, dove conta oltre 10.000 follower. L'account è @rebeccavilches

JAVIER ROZ





Nato nel 1975 a Plasencia, Javier Roz vive a Málaga da quando aveva 10 anni. La sua carriera conta oltre 30 personali e ben 130 esposizioni collettive dentro e fuori dai confini nazionali. Ha ricevuto innumerevoli premi e le sue opere sono entrate a far parte di collezioni private in Spagna, Francia, Italia e Stati Uniti. Oggi compagina il suo lavoro creativo con la realizzazione di corsi di disegno in enti pubblici e privati di Málaga.

Su Instagram è @roz.javier

ERYK PALL 




Nato nel 1982 a Digione, in Francia, Eryk Pall ha avviato la sua carriera artistica a Málaga, dove risiede dal 2013. Il suo tratto distintivo è l'utilizzo sapiente, pulito e preciso della grafite, che in alcuni casi mischia a tempera, pittura ad olio o acrilico. Ha esposto in svariate gallerie e fiere d'arte a Málaga, Siviglia, Madrid e nelle Asturie.

Instagram: @erypall 


PACO AGUILAR





Classe 1959, Paco Aguilar è una figura di rilievo a Málaga, la sua città natale. Artista plastico multidisciplinare, ha esposto per la prima volta nel 1979 e da allora non si è più fermato. Le sue opere sono state presentate in sale e musei di tutto il mondo, dall'Argentina alla Finlandia passando per la Serbia, il Portogallo, la Francia, il Belgio o la Svezia. Una pagina intera del suo curriculum è dedicata agli incalcolabili premi e menzioni che ha ricevuto negli anni. Attualmente dirige una sua personale scuola di incisione, il Taller Gravura, oltre ad insegnare la tecnica in importanti centri nazionali ed internazionali.

Su Instagram lo trovate come @padelaguila 


BRAN SOLO 



Nato ad Abarán, Murcia, nel 1985, Bran Solo si definisce come "pittore, illustratore, disegnatore e fotografo, oltre a molte altre cose che non ho mai voluto essere". Il difetto di vista che lo accompagna dall'infanzia ha influito fortemente sulla sua produzione artistica. A causa di una lesione maculare formata da cicatrici nella parte centrale della retina, vede, infatti, le immagini con un forte contrasto di luminosità (per esempio, le immagini sullo schermo di un computer, o le immagini in bianco e nero) moltiplicate in un modo che definisce quasi "caleidoscopico". Questa condizione fisica, che obbliga il cervello a interpretare la realtà in modo soggettivo, gli ha conferito una visione unica anche in ambito artistico. Dopo la sua prima esposizione personale, nel 2015, la sua carriera ha mosso passi da gigante. Ad oggi può vantare mostre in sale prestigiose come il Museo Carmen Thyssen o il Centro Pompidou di Málaga  e il Caixa Forum di Madrid. 

Su Instagram conta oltre 21mila follower. Potete seguirlo qui. 






La parte spagnola di IT/ES Interchange si inaugura alle ore 18.00 di oggi, Sabato 21 Settembre, alla Galleria d'Arte La Fortezza di Gradisca d'Isonzo, Gorizia (Via Ciotti 25). Successivamente, rimarrà aperta al pubblico fino al 6 Ottobre p. v. 

Ulteriori informazioni su: facebook.com/LAFORTEZZA


domenica 15 settembre 2019

Throwback: i migliori look della Feria de Málaga


Decine di post salvati su Instagram mi ricordano che sono in debito con i volant.
Sulle vetrine dei negozi di moda flamenca, la parola “SALDI” è un urlo scritto di malinconia. A sostituire i vestiti delle feste all’aria aperta, scarpe con le suole chiodate e ben più economiche gonne per i corsi di danza s’incaricano di dare l’addio ad una stagione. 

Finita la festa, inizia il sudore.


Sono dell’idea, però, che non ci siano punti e a capo senza un bilancio finale. 
Così, a un mese esatto dall’inizio della Feria di Málaga, oggi voglio concedermi di ritornare là. 


Lo faccio per amor di narrazione. Chiamala coerenza, continuità, o...chiodo fisso, magari.
 
Insomma, mi piaceva l’idea di passare in rassegna gli outfit indossati dalle flamenche sotto il sole implacabile d’Agosto, lontane dalle passerelle; nel delirio del Centro o illuminate dalle luci al neon del Real. 


Quello che ho constatato, in generale, è stato un deciso ritorno alla tradizione. Nel Capoluogo della Costa del Sol, i colori più visti alla Feria sono stati il rosso e il bianco, indossati su abiti monocromatici o mescolati in fantasie floreali e a pois. Abbastanza presente anche il giallo, mutuato dalla moda "civile".


In linea con i trend del momento, tra i capelli non c’era quasi mai un solo fiore. Come nelle altre città andaluse, anche le malagueñe li hanno preferiti grandi e numerosi, spesso di colori molto diversi da quelli scelti per l’abito. Tanto per contraddirmi, nel 2019 il vestito corto è stato pressochè inesistente, eclissato dal ben più classico taglio lungo e dalle sensuali silhouette “a chitarra”, quasi sempre abbinate alle maniche lunghe. Tra le (poche) innovazioni, si conferma l’emergere di bottoni e spacchi nell’ottica di una maggior comodità dell’abito flamenco; Ma c’è stato anche chi ha osato con fantasie a righe o giocato con i tessuti, facendosi notare con gonne abbellite da piume. 


Per quanto riguarda quello che mi piace chiamare “flamenco prét-a-porter”, l’indumento più popolare tra chi ha voluto adeguarsi all’atmosfera senza indossare abiti flamenchi è stato l’immancabile vestito lungo a pois. Personalmente mi sono parsi, però, ben più degni di nota i pantaloni a zampa con tre o più file di volant (tipo questi, in stile “mamma mia 2”) che ho visto addosso ad almeno 2 o 3 ragazze diverse nell’arco di quei 9, fatidici, giorni di festeggiamenti a ritmo di verdiales e sevillanas. 


Ancora una volta, le più stilose si sono dimostrate (almeno nel contesto diurno) le signore over 50, che hanno curato i dettagli degli outfit flamenchi molto più delle mie coetanee. Siete avvisate, ragazze: la sfida è lanciata!

A seguire, ecco la mia personale selezione dei migliori look visti alla Feria de Málaga 2019.
Quale vi piace di più?


ROSSO E BIANCO Bianco, pois e fiori: la fashion blogger Patricia di "Flamencas y Volantes" è andata sul sicuro con quest'abito di Rosapeula, che racchiude alcuni dei maggiori trend dell'anno.


Chiunque fosse scettico sull'uso delle righe nel flamenco (io per prima!) cambierà idea con questa gonna confezionata da Pilar Arregui.


Amaranta Pozo ha realizzato da sola questo splendido abito dal taglio classico, che mischia tinta unita, fiori e pois.


Fiori rossi oversize abbinati all'abito bianco e orecchini gialli a contrasto per un look semplice, versatile e d'impatto.


Il pizzo aggiunge conferisce sempre un pizzico di eleganza in più all'abito flamenco.  Qui viene "sdrammatizzato" dai volant rossi e dai ricami a contrasto.


Pizzo e total white anche per Miriam, che smorza "l'effetto sposa" con ventaglio e fiori multicolor.


Focus sulle spalle e gonna amplissima in questo spettacolare completo di Pilar Arregui, in grado di valorizzare chiunque. 


Bottoni, spacco e tinta unita per questa cliente di Astrid Hohle, di cui ammiro anche l'hairstyle. 


Applausi sinceri per questa instagrammer: adoro i dettagli con le frange e l'indovinata semplicità floreale dell'abito che ha cucito con le sue mani. 


In calle Larios, ho apprezzato anche molto i dettagli del look della donna sulla destra, il cui abito alterna in modo asimmetrico le tonalità del rosso e del bianco. La corona di fiori colorati è il complemento perfetto.  






































GIALLO

Ed ecco a voi l'outfit che mi è piaciuto più di tutti tra i tanti che ho visto su Instagram:  



... Nella parte interna della gonna i volant sono fucsia, in un abbinamento cromatico a tinte forti che si sposa a perfezione con la blusa. 


Fiori, fiori e ancora fiori! Impeccabile Ana, che abbina l'abito a uno chignon basso e ad una profusione cromatica di accessori sui capelli - proprio come detta la moda. 



Mi piace molto anche l'outfit di Inma, con focus sui fianchi, fiori a contrasto e accostamento di diverse tipologie di pois. 


Tornano le righe anche nell'abito di Gema, dove il bianco e il nero si abbinano al giallo brillante per un effetto che non può lasciare indifferente nessuno. 


Minimale e stupendo quest'abito giallo chiaro che lascia la schiena scoperta e risulta ulteriormente valorizzato dal fiore blu. 


FIORI
Le fantasie floreali sulle tonalità del rosa e dell'azzurro sono un classico del negozio "Dos Lunas" e, secondo me, fanno sempre la loro bella figura. 




... I fiori abbinati al nero, poi, sono sempre elegantissimi. 



Meravigliosa questa gonna dai volumi ampi, che si prende tutto il suo meritato protagonismo abbinata ad una semplice canotta nera. 


Per strada, mi sono piaciuti i colori sgargianti di questo vestito. 




A vincere tutto, però, è stata questa signora: asimmetrie, borsetta abbinata al fiore e dettagli di piume multicolor hanno dato vita al look più stiloso e originale della Feria de Málaga 2019.