domenica 23 aprile 2017

La to-do list per il rientro a Malaga



Il tempo, forse, non lo puoi fermare. Però lo puoi riavvolgere. Comprimere. Dividere in due vite parallele. E sono matrioske, persone diverse, Sliding doors di futuri passati. Sono, in definitiva, quotidianità di cui non resta che un'eco distorta nelle giornate in cui il freddo si fa un po' malinconia. Che cosa, e con che diritto, posso adesso chiamare casa?

Di Málaga, quando torno in Italia, non restano che i messaggi su di un gruppo Whatsapp. La porto con me nei volti di qualche sogno confuso. Poi, però, l'Hola incompiuto di quando entro nei negozi si trasforma in "Buongiorno" prima di quanto vorrei. Nessuna traccia di quella primavera violenta, ormonale, esplosa di colpo nei ragazzi bellissimi che mi pareva di vedere ovunque, nella mia voglia di minigonne e tacchi, di farmi guardare, nella socialità sorridente che sa tanto di amore per la vita, e che (lo ammetto) mi spaventava un po'. Sfuma, inverno ancora, come il colorito sulle guance che ho preso senza accorgermene mentre passeggiavo sul lungomare. "Ti sento più spenta", ha detto una voce al telefono, un giorno che pioveva. Eppure quante volte, nell'insonnia di Sud Ovest, nei conti da far quadrare, nella casa da pulire, nella necessità di uscire anche con l'influenza perchè hai finito l'acqua, ho rimpianto un briciolo di questa tranquillità. 

Forse vivere all'estero è non sapere dove vuoi stare davvero. Volere sempre un pezzo di quello che non hai. Cercare invano la colla che unisce il meglio per costruire una persona che, alla resa dei conti, non potrai essere mai. Perchè ogni parte di quella persona è legata a coordinate geografiche precise. E allora metti i contro su una bilancia. Guardi scendere i piatti. E capisci che comunque - al di là della dannata quota fissa per il lavoro autónomo - hai fatto la scelta migliore. 

Nord Est. Ruggito inconfondibile di Bora. Sembra impossibile, di colpo, che quella routine di palme e pappagalli sia mai davvero appartenuta a me. E allora ecco che di nuovo stare qui ha assunto il senso di una pausa. Della parentesi doverosa e necessaria in cui dormire e fare bilanci per poter ripartire con le giuste energie. A pochi giorni dal rientro in Spagna, ho finalmente trovato il tempo per tirare le somme. Ed è per questo che mi è parso doveroso stilare una lista delle cose da fare per dare inizio al Capitolo III di questa nuova, strana, vita scandita dai decolli aerei.

Cercasi volontari per accompagnarmi, supportarmi o agevolarmi in uno qualunque dei punti a seguire. 

LA TO-DO LIST PER IL RIENTRO A MALAGA

1. Cercare casa




Il mio contratto scade a fine Maggio. Idealista e EnAlquiler sono di nuovo i miei siti preferiti. Bentornata nell'incubo del "già affittato", delle garanzie impossibili, dei bugigattoli senza vista all'esterno, dei "riscrivimi", degli sguardi costernati degli agenti immobiliari. Che "Uyyy, complicado!". Che le coppie hanno la priorità. Che dimostro meno anni di quelli che ho e con loro anche meno credibilità. Che Dio mi aiuti. E mi riempia di scatoloni.

2. "Griegos, Romanos y Flamencos"



Prendi il teatro romano di Málaga. Una tragedia greca. Le ragazze del corso avanzato della mia stessa scuola di flamenco. Shakera e aggiungi la dose di sana ansia della maestra che ha montato le coreografie. Il 27 Aprile tutto questo darà vita ad un evento unico che, in un mix insolito e affascinante, racchiude fasi diverse del passato. Costa solo 6 euro, e non vedo l'ora di potermelo godere.

3. Andare al concerto di Leiva 




La vita, prima o poi, ti restituisce quello che ti ha tolto. Tempo fa, pur avendo comprato il biglietto, non ero riuscita ad andare al concerto di Leiva causa forfait di accompagnatori. Ora lui torna a Málaga, in un concerto esclusivo per i clienti Vodafone che si terrà il prossimo 11 Maggio. Richiedere l'invito gratis per due persone e far felice un'amica in una mattina pesante non ha avuto prezzo. Per tutto il resto c'è Mastercard. 


4. La finale dell'Eurovision Song Contest



Ok, questa potrei vederla ovunque, ma sono gasatissima ai limiti dell'imbarazzante all'idea di farlo in Spagna. Cercasi gruppo di ascolto con buona connessione per twittare a tutto spiano. VAI GABBANI SEI TUTTI NOI! 


5. Andare al mercatino di Huelin 


Foto: Cafeteando con Loli



Mi hanno detto che alcune bancarelle vendono abiti ed accessori flamenchi a prezzi scontatissimi: capirete che è come dire ad un drogato che distribuiscono dosi gratis. Uno di questi Mercoledì un salto lo faccio. 

6. Salire sulla ruota panoramica




No, sul serio. DEVO. 

7. Andare al Jardín Botánico de la Concepción




É considerato una delle maggiori attrazioni turistiche di Málaga eppure, in tutta la mia vita, io non ci ho ancora mai messo piede. Urge rimediare. 

8. Viaggiare...vicino! 


Comares

Le case bianche di Comares e il "villaggio dei puffi" di Júzcar sono solo alcuni dei paesini nei dintorni che mi piacerebbe visitare a breve. 


9. Viaggiare... un po' piú lontano!


Setenil de las Bodegas



Ho una voglia matta di tornare nella zona di Cádiz per rivedere una delle città più affascinanti d'Andalusia privata del delirio, del frastuono e della puzza del suo botellonesco carnevale. Ho voglia di farmi spettinare dal vento sulle spiagge bianchissime di Tarifa. Ho voglia di scoprire dal vivo le meraviglia di Zahara de Los Atunes. Ho voglia di farmi conquistare dai paesaggi surreali di Setenil de las Bodegas. Se c'è l'occasione, ho voglia di fare un salto anche al festival de los patios di Cordoba, in cui i giardini privati aprono in tutto il loro andaluso splendore. Si terrà dal 2 al 14 Maggio prossimi. Chissà, magari un weekend...!

9. Seguire le tracce del flamenco nel centro storico della città



Quest'anno, a Málaga, c'è la biennale del flamenco. Il che vuol dire che per tutto il 2017 gli eventi dedicati a quest'arte in città si sprecano. Tra le mille opzioni di un calendario fittissimo, ne ho per ora selezionate almeno due per l'immediato futuro. La prima è un percorso nei dintorni di Plaza de la Merced in cui una guida addentrerà un massimo di 25 persone nei luoghi di Picasso che hanno rivestito anche un ruolo importante per la storia del flamenco nel Capoluogo della Costa del Sol. Il tutto confluirà in uno spettacolo con consumazione inclusa. Costo totale: 30 euro. Non poco, ma secondo me potrebbe valerne la pena. 

10. Torera! 



Il 16 e 17 Giugno la compañía flamenca di Ursula Moreno presenta in anteprima al Teatro Cervantes il nuovo spettacolo "Torera". Lo descrivono così:

"Sangue e sabbia. Eros e Thanatos. Bellezza e pianto. Ragione e brutalità. Torera ci parla della convivenza non armonica con la nostra duplice natura. Il conflitto del personaggio messo di fronte alla sua maschera". 

Da antitaurina convinta sembra quasi una contraddizione, eppure è proprio questo il secondo evento della biennale che, al momento, mi attira di più. 

Ne avete altri da suggerirmi? Commentate e m'infittisco l'agenda! 

2 commenti:

  1. Non male...una lista bella densa con molte attività piacevoli e solo un grande problema. Quando sono arrivata a Malaga 9 anni fa, in piena crisi, gli appartamenti te li davano senza pensarci troppo (pagavo 450 Euro per 75 mq in Calle Marin Garcia), oggi sembrano tutti impazziti...Se sento qualcosa ti mando un messaggio. Aggiungerei alla lista una cena da El Zagal a El Palo e una gita agli Acantilados de Maro (Playa de Canuelo è bellissima). Buon rientro!

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  2. Ila!!! non ha messo nella lista una visita al El Torcal! lo hai già visto?
    in caso negativo, è da fare e al più presto!!

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