Certi concetti non sono mai ritriti. Io amo la musica anche per le persone che mi fa conoscere, e ho
intenzione di ripeterlo ancora. Non è solo per i live. Sono le
situazioni che ti porta a vivere. Quelle che apparentemente le sono
estranee. Tutti i momenti che
ti saresti persa se un giorno non avessi ascoltato una canzone.
Incredibile, se ci fai caso.
Ci penso in Piazza del
Nettuno. Bologna, oggi, è bella più che mai. Mi isolo per un attimo
dalla conversazione e inizio ad osservarla: i raggi del sole ne
esaltano i toni caldi. Il cielo troppo azzurro, su di noi, sembra
ammiccare. “Che giornata!” ha detto Angela poco fa. Ma
poi, assieme agli occhi, ho smosso anche i pensieri. Deja vù di
Capodanni; di notti brave al Tonic; dei bomboloni alla
crema caldi del mattino. Le case di un'amica. Il coniglio che
sgranocchia i cavi. I tanti pasti al Mc
Donald's. E, soprattutto, le peregrinazioni di una fan.
Sembra che si ritorni
sempre qui, in definitiva. Qui, dove una me quindicenne organizzava pellegrinaggi
a un edificio di via Montegrappa e macchinette
usa e getta precedevano gli smartphone in surplus d'imperfezioni. Non
li avrebbero documentati, quei ritagli di giornale.
Stavano affissi alle pareti di
un bar. Dall'altro lato della strada, un campanello che mai
avrei avuto il coraggio di suonare. Iniziali. Treni presi. Insulti da
cancellare da un muro. Quel concetto, alla fin fine, l'ho
elaborato lì. Succedeva tanti anni prima, chiacchierando con Chiara sulla
strada per la stazione. E per la prima volta dotavo di voci dei nickname. Sorrido.
Il nostro punto d'incontro era una chat di
Mirc. Robe che solo i trentenni ricordano ancora.
Torno presente alle mie
interlocutrici. Angela mi ha presentata alle amiche come una ragazza
conosciuta grazie al Cile e il discorso s'è spostato, in generale,
sui fanclub. Istruttiva, la cosa. Più che altro perchè il
loro entusiasmo post Google mi permette di elaborare
la strategia di viral marketing definitiva. Leggi: girare per
l'Italia sventolando una foto di Dani Martín e
sotto la scritta “seguitelo”. Dati scientifici (e bavette varie)
dimostrano che almeno la metá della popolazione femminile andrebbe a
incrementare – cosí, sulla fiducia – la base utenti della mia
fanpage. Divago di nuovo. Sará perché ho fame. Comunque mi sento
prendere da un'ondata d'affetto nei suoi confronti. Perché quanto ad
esperienze vissute, indirettamente é lui che me ne ha regalate di
piú.
Quindi
amo la musica. E basta. Ché se non fosse per lei mica l'avrei avuto,
questo revival di vita universitaria. Dove ti basta camminare per
strada per incontrare qualcuno che conosci. Dove intavolare
conversazioni é piú facile che mai. E a che servono i tacchi, se l'universo è informale?
Dello
scorso weekend ricordo, adesso, i kilometri fatti. Il padiglione
fieristico raggiunto a piedi dal centro. La stanchezza che si finge
alcol nell'annebbiare situazioni. Il cibo ingurgitato senza soluzione
di (dis)continuitá. E ancora il tea al cacao. Le risate. Gli
aneddoti. I discorsi fatti perché “tu mi capisci”. Le
biblioteche con il piano a disposizione di chiunque. L'insegna del
BomboCrepe come un faro nell'oscuritá.
E poi
le mostre della Notte Bianca. I quadri esposti in Accademia. Il vino
rosso tracannato di fretta a qualche inaugurazione. Ricordo le tele
interattive con cui ci divertivamo a giocare. Le nostre sagome
impegnate ad afferrare la Luna. Per non parlare dei panni da stendere. Della
colazione alle quattro del mattino. Della coppia di perfetti sconosciuti
che ho immaginato ideale per un ruolo in un film. Ricordo un
appartamento incasinato, le collezioni di cianfrusaglie, e tuttavia
ancora lo spazio per offrirci un caffé.
Bologna
ce l'ho ancora nelle gambe, anche adesso che sono passati dei giorni. E' una cittá di ricordi a cui mi sono arresa a ritornare. Una
tappa di passaggio. Un crocevia di vite e gioventú.
Lo
scorso weekend, su quelle strade, ho aggiunto un altro tassello di
vissuto. E, ancora una volta, non sarebbe successo se non avessi ascoltato una canzone.
Non che potesse essere altrimenti. Ci sono luoghi che, in qualche strano modo, una melodia la portano già con sè.
potrei benissimo farlo mio,questo post!:-)
RispondiEliminacome ti capisco!!!!!io,ex studentessa fuori sede in Bologna.....amo quella città......
kisss Kitnostalgica!
Bologna é sempre Bologna! <3
RispondiElimina