Primaverite: patologia incurabile che affligge giovani fanciulle inclini a meteoropatia. Tra i sintomi più conosciuti si annoverano:
- Diffuso incremento dell'appeal maschile (chi siete voi? Dov'eravate prima? Buongiorno, io sono single, per la cronaca);
- Starnuti al posto delle virgole in una conversazione di media durata;
- Stati di insonnia alternati a collassi facilmente confondibili con coma irreversibile (si prega di re-impostare la sveglia prima di contattare le Pompe Funebri);
- Necessità impellente di spogliarsi, seppur a costo di testare in prima persona le condizioni climatiche di una busta di surgelati.
Ché chi se ne frega, in fondo: i vestiti leggeri che hai nell'armadio sono cosìììììì cariniiii! Colorati! Attillati! Pieni di fiori! E poi c'è quel chiodo nero con le borchie che non hai ancora mai messo, e il sole splende, e – diamine! - un po' di cagotto che sarà mai? Giusto? Giusto! Dicono anche che la crioterapia faccia bene.
Per festeggiare il ciclico ritorno di tutto ciò, l'outfit di oggi si ispira alla copertina del disco spagnolo che meglio si addice alla stagione. Guarda caso, include anche "Buenos días, sol", e cioé il brano che mi canticchiavo in testa stamattina in un preoccupante e del tutto immotivato attacco di entusiasmo.
Per il resto da dire non c'é molto, se non che amo alla follia l'abito in pizzo indossato dalla cantante. E' attorno a lui che ruota tutto il look. A lui e al prato fiorito, a sua volta richiamato dagli orecchini a forma di margherita, rivisitato nelle suggestioni allegre dello smalto verde e - soprattutto - ricalcato sulla borsa abbinata. Stivali e giubbotto, per quanto non appaiano sulla cover, sono una mia necessaria aggiunta personale: le buste di surgelati, pensandoci bene, non é che facciano poi tutta 'sta bella vita.
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