giovedì 18 settembre 2014

Catene per quando non sapete dove mangiare in Spagna.


Situazione: siete in vacanza in Spagna; belli giulivi, abbronzati e fischiettanti. A voi piacerebbe, sperimentare la gastronomia locale. Davvero, vi piacerebbe un sacco. Aveste tempo ci perdereste delle ore, a passare al setaccio i vicoli piú nascosti. In fondo da qualche parte - lo sapete - c'é il locale perfetto: sufficientemente tipico, economico, e non troppo turistico. Magari con un tavolo suggestivo e abbastanza appartato che s'é giusto giusto appena liberato per voi. Ma la ricerca, si sa, richiede pazienza. E voi siete preda di una fame nera. Una di quelle imbarazzanti, che sembra che ti stiano spostando dei mobili dentro allo stomaco. C'avete le allucinazioni, in quei casi lí. Mangereste un bue intero, se vi capitasse davanti, e vi fermereste solo perché il cannibalismo é illegale. Altro che Paradisi Gastronomici! Volete qualcosa da mettere sotto i denti. Ne avete bisogno. Adesso, subito, senza nemmeno leggere il menú appeso fuori.

Avete varie opzioni, perció:

1. Capitolare rovinosamente in un Mc Dondald's.
2. Puntare sulla pizza (peró, andiamo: andate in Spagna e mangiate una pizza? Daaai. Poi la criticherete anche, ci scommetto).
3. Comprare pane e affettati al primo supermercato e sbafarvi un sandwich tristissimo su una qualche panchina. Per niente chic.

Oppure c'é la quarta, che é scendere a compromessi. E scendere a compromessi significa, spesso, optare per una catena. 

Ce ne sono alcune con cui andrete sul sicuro. La qualitá é buona, il prezzo é ancora meglio, e le troverete piú o meno in ogni angolo della Penisola. Soprattutto, sono Made in Spain. Tutte. Il che vi garantisce, a vario titolo, un campionario gastronomico di provenienza locale. Siccome sono magnanima (e la fame nera mi prende spesso), ho voluto elencarvi le mie preferite.

1. 100 Montaditos. Un classico di questo blog, ora approdato anche a Roma. Fornisce un vasto assortimento di piccoli panini (in totale sono 100, per l'appunto) ripieni di ogni ben di Dio e realizzati con un tipo di pane la cui ricetta é mantenuta top secret. A completare l'offerta gastronomica ci sono olive, patatine, nachos, e stuzzichini quali alette di pollo piccanti la cui disponibilità può dipendere , peró, dalla location. Peculiare la formula di ordinazione: scordatevi i camerieri, e scordatevi i banconi da self service. Al loro posto troverete, ad ogni tavolo, un foglio e una penna. Non dovete fare altro che annotarvi quantità e tipo di panini e bevande desiderati. Poi, consegnate il tutto all'addetto al bancone, specificando il vostro nome. Verrete chiamati non appena il "piatto" sarà pronto.

Ah! Se giá non fosse abbastanza economico di per sé, ogni Mercoledì tutto, ai 100 montaditos, costa soltanto un euro. Le file kilometriche sono garantite, ma vuoi mettere la soddisfazione di un'abbuffata low cost?

Il mio must: il montadito 79, con salmone affumicato, formaggio brie e salsa di senape e miele. 




2. Cervecería Gambrinus. La prima volta che ne ho vista una (credo fosse proprio a Málaga) avevo immaginato fosse un posto carissimo. L'omonimia del noto caffé napoletano, invece, é solo una coincidenza. Il Gambrinus non é altro che una birreria il cui stile vuole ricreare quello della fabbrica della Cruzcampo all'inizio del XX secolo, e dove potete accompagnare le ottime cañas con un buon assortimento delle piú classiche tra le tapas spagnole. 

Il mio must: le lagrimitas de pollo. Se ci sono, ordinatele senza passare dal via. 



3. Cervecería Cruz Blanca. Definibile sostanzialmente come una trattoria informale, ricrea l'ambiente delle taverne tipiche spagnole dell'inizio del XX secolo con una ricca offerta di tapas e raciones che variano in modo anche piuttosto radicale a seconda del luogo in cui vi trovate. A Valencia, per esempio, potete degustare un'ottima Fideuá (sorta di paella fatta con gli spaghetti corti), mentre a Jerez potete trovarvi sapori piú tradizionalmente andalusi.

Il mio must: le crocchette. Siano di carote (le migliori!) di prosciutto o miste, lí non mi hanno mai delusa. 



4. Vips.  L'ambiente, di stampo vagamente americano, mi é sempre sembrato ne giustificasse il nome. Non perché sia particolarmente elegante o raffinato, ma perché - per qualche motivo abbastanza indescrivibile - un VIP, lá dentro, finisci per sentirtici davvero. Sará perché, nella maggior parte dei locali, devi annunciare la tua presenza ad una sorta di "reception", dove il responsabile di turno ti accoglierá con un sorriso per accompagnarti personalmente al tavolo. O forse sará per la presentazione dei piatti stessi, che riescono nella non facile impresa di unire gli ingredienti poveri ad un'elaborazione originale da perfetti gourmet. Consigliabili i menú, che permettono di godere di un pranzo completo e decisamente gustoso per meno di 10 euro bibite comprese.

Il mio must: i brownie. Dio, i brownie del Vips! 


5. Café y tea. Uno di quei luoghi in cui puoi recarti senza remore in ogni momento della giornata. Il vasto assortimento di dolci, tisane e caffé per cui é famoso lo rende perfetto per la colazione o una sosta per la merenda. Ma ci sono anche diverse proposte interessanti per chi voglia, invece, sceglierlo come location per pranzare. Anche qui, sono spesso disponibili menú che vi consentiranno di risparmiare un bel po'. I social media addicted apprezzeranno anche il fatto che in ognuno dei loro locali c'é il wifi gratis. Attenti, peró: se vi sedete all'aperto andrete incontro ad un sovrapprezzo!

Il mio must: il pane. Se vi chiedono se lo volete come accompagnamento al pasto, non esitate. Vi porteranno un cestino (peraltro esteticamente graziosissimo) pieno di pagnotte all'uvetta, al sesamo, ai cereali, e chi piú ne ha piú ne metta. 



6 Lizarrán. Ispirata alla gastronomia basca, la catena ha tuttavia sede in numerose cittá dentro e fuori dai confini iberici. Per pochi euro, potete perlustrare il banco e servirvi da soli con i vostri Pinxos preferiti. Per chi non lo sapesse, o non avesse seguito a sufficienza il mio blog (male!) si tratta di fette di pane su cui vengono adagiati gli ingredienti piú variegati, e devono il loro nome al fatto che sono trafitti da uno stuzzicadenti. Periodicamente, il suono di una campanella annuncia l'arrivo di nuove prelibatezze calde e appena sfornate, che il cameriere stesso verrá a proporvi al tavolo. Una volta finito il pasto, riportate il piatto in cassa: il conto sará calcolato sulla base del numero e della dimensione degli stuzzicadenti rimasti.

Il mio must: un po' di tutto, ogni pintxo ha il suo perché!




7. Cervecería la Sureña. Dai taglieri di affettati alle cozze, questo franchising che omaggia gastronomia e stile di vita andaluso offre tutto il necessario per accompagnare degnamente una birra. Aperto nel 2010 dallo stesso gruppo responsabile del successo dei 100 montaditos, fa del suo punto di forza la capacitá di offrire ad un prezzo vantaggioso prodotti prestigiosi quali jamón ibérico de bellota e gambas blancas. Come se non bastasse, ci sono offerte imperdibili quali la Doble Manía del Giovedí, che ti permette di ordinare la seconda porzione gratis, o la promozione della Domenica, che per soli sei euro ti garantisce una porzione a tua scelta ed un secchiello pieno di bottiglie di birra: vera e propria peculiaritá del locale, questa del secchiello, peraltro. Gli avventori tendono ad instagrammarlo fino allo sfinimento, sin dai tempi non sospetti in cui l'ice bucket challenge non ne aveva ancora fatto un oggetto virale.

Il mio must: ci credete? Per quanto me ne abbiano detto tutti meraviglie, non ho ancora avuto modo di andarci. Rimedieró presto, peró. E prometto, in quel caso, di aggiornare il post. 



Se avete altre catene iberiche salva- turista affamato da suggerire, beh, i commenti sono tutti per voi! 

1 commento:

  1. mi accorgo che devo provarne ancora moltissimi!:-)
    urge ritornar al più presto in Spagna!
    gnamKIT

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