martedì 25 marzo 2014

I migliori "primi tweet" italo-spagnoli!

Con la scusa dell'ottavo compleanno, Twitter ha lanciato un simpatico sito che permette di risalire in un click al primo tweet di chiunque. Manco a dirlo, la cosa ha dato vita a una mania da revival generalizzata, facendo del web un'accozzaglia indistinta di ragazzini che si raccontano le prime volte nel bagno del liceo. Teneri. Peccato che i primi cinguettii siano difficilmente originali o emozionanti. Per il 90 % degli utenti si riducono a un "come diavolo funziona 'sta roba"?, sostituito tutt'al più dalla variante del "ci sono anch'io" (probabilmente seguita da un secondo tweet che non vedremo mai con sopra scritto: "come diavolo funziona 'sta roba"?).


Tuttavia, siccome le vene nostalgiche non mi lasciano mai indifferente, ho pensato di andarmi a cercare i primi tweet dei personaggi italo-spagnoli che seguo. Salvo scoprire, a ricerca ormai conclusa, che la versione iberica dell'Huffington post aveva già avuto pressapoco la mia stessa idea (sto ancora cercando di decidere se ciò la qualifichi come buona o scontata). Comunque. Se loro si focalizzavano sui vip spagnoli ed internazionali, io ho ampliato la ricerca a quelli italiani,  aggiungendoci anche qualche vera e propria istituzione cibernetica itañola. Ne ho scoperte delle belle.
Certo, c'è stato chi si è limitato al classico "questo è il nostro account Twitter, seguiteci", come La Oreja De Van Gogh, gli Estopa o Alejandro Sanz. Lo stesso Dani Martín si é espresso con uno stringato "Benvenuti" che - lo devo ammettere - un po' m'ha delusa. El Pescao, dal canto suo, s'é lanciato nell'avventura con il consueto entusiasmo che lo contraddistingue: "YA ESTAMOSSS!!!", scriveva, in un plurale maiuscolo tutto infarcito di punti esclamativi.

Poi ci sono quelli piú tecnici. Tipo l'allora community manager de El Canto del Loco che twittava un "probando, probando", Melendi che aggiungeva al testing il tono scettico/alienato dell'espressione "'sta cosa dei social network" o i Negramaro e il loro "work in progress". 

C'é Jarabe de Palo, che ha puntato tutto sulla chiarezza con il primo tweet piú completo del mondo ("Ciao ragazzi/e, sono Pau, questo é il mio account twitter ufficiale (in fase di costruzione), a breve partiremo. Baci!") . E c'é chi, come Jovanotti o Nek, ha deciso per l'esordio in medias res promuovendo direttamente un video o un singolo prossimamente in radio.

Eppure, c'é anche chi é stato piú originale. Divertente. Umano. A seguire, ecco i miei "primi tweet" preferiti:

Cesare Cremonini (Ode all'alcolismo)



Il Cile (Un simpatico umorista)



Valentino Rossi (Sempre se non piove!)


Santiago Segura (eh?!?)


Pau dei Negrita (Il filosofo)

Poi ci sono quelli che non hanno capito come si usa il mezzo. Ad esempio Fernando Tejero, che evidentemente non conosceva ancora l'uso delle menzioni (con chi accidenti parla?!)



... O i Belgrado, che devono aver confuso il primo tweet con la bio.

Quanto agli account di blog e portali italo-spagnoli oggi consolidati, é curioso osservare quali sono state le prime notizie che hanno condiviso in 140 caratteri.

Itañolandia, ad esempio, ha esordito nel segno della maternitá: 


Il primo tweet di Rotta a Sud Ovest, invece, riguardava Cuba:



SpagnainItalia, vincitore di ben due "Italo-Spagnola Awards" come miglior account twitter italo-spagnolo, promuoveva un evento a cui mi sarebbe piaciuto assistere. 


La prima notizia del Quotidiano piú famoso di Spagna aveva per protagonista la Catalogna.

Il fanclub italiano  de El Canto del Loco (e di tutti i suoi componenti) iniziava all'insegna della gratitudine.

Quanto a me, il mio primo tweet é stato piuttosto imbarazzante. 


E il vostro? Me lo ricopiate nei commenti, che sono curiosa?



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