sabato 23 dicembre 2017

Il mio anno in 17 Tweet (in 12 non ce l'ho fatta)

Natale è un lavoro duro. Ti preme il tasto dell'"avanti veloce" dentro a un vortice di frenesia. Del tipo compra regali, impacchetta regali, siediti sulla valigia per farci stare i regali. E poi spacchettali subito, a porte chiuse, ché la carta si é rovinata nel viaggio. Re-impacchettali in cromatismi invertiti. Contemplali soddisfatta sotto un albero decisamente più professional del tuo. 




E' arrivato Santa Claus! Con le corna delle renne in un sacchetto Antequerana e la slitta a forma di Boeing della Ryan Air. A dire il vero é un po' provato. Ha gli occhi stralunati di chi rimane incastrato contro-corrente nella ressa del Sabato in Plaza Constitución. Quelli di chi mette la sveglia anche nei weekend perché entrare in qualsiasi negozio, altrimenti, esige i sacrifici di una fila da concerto. E Santa Claus, biglietti in gradinate, ormai comincia ad avere un'età. 

In ogni caso gli hanno detto che la porta bene. Che "da quando vive là" nelle sue iridi sono rimaste appiccicate le lucine. Colpa del Prosecco, risponde. Ma sa che, almeno in parte, hanno ragione. 

Natale è un lavoro duro, sì, però bellissimo. Fatto di video da girare. E mille cene, e abbracci, e tea coi biscottini. Natale ha il gusto del vino rosso con cui brindare ai rientri. La voce della tizia scorbutica - estamos en el bar de la loca - che ti prende le ordinazioni sotto ad un presepe inguardabile fatto coi cicciobello. Poi è normale che alla lotteria non vinci, perchè hai sprecato tutta la tua fortuna nel tramonto rosso fuoco che si abbatte su Plaza de Capuchinos. 

Forse, adesso che può riposarsi, Santa Claus li scriverà davvero tutti quei post. Quelli soliti, che parlano di bilanci. Perchè alla fine dell'anno si tirano le somme, e si sa già che il risultato sarà a doppia cifra di soddisfazione. 

Ci pensavo sull'aereo, quando le luci delle case sotto i piedi mi sembravano costellazioni all'ingiù. Il pilota gracchiava dall'altoparlante qualcosa in merito alle isole Baleari, e qualche lieve turbolenza si trasformava in buche su una strada sterrata nella confusione di una mezza fase REM. Pensavo che è difficile ricordare tutto quello che é successo nel duemiladiciassette. Che da quando vivo a Málaga un anno ne vale cinque. La mattina sembra ieri. Gennaio, quasi un secolo fa. 

Naa. L'unico modo per farli, quei bilanci, sarebbe stato rileggermi i tweet. In fondo passare la vita su un social network dovrà pur servire a qualcosa, oltre a farsi ascoltare in merito alla necessità di un'opzione segnalibro e al suo essere privata

Così ho scaricato di nuovo l'archivio, sopravvalutando di netto le mie abilità di sintesi. Volevo ripercorrere quest'anno in dodici cinguettii ma, anche così, non ci sono riuscita. Diciassette è stato il meglio che sono riuscita a fare. Perchè ho vissuto, come dice quella canzone. Con ogni osso rotto, lo giuro, ho vissuto un bel po'. 

Insomma: parzialmente e molto all'incirca direi che questi sono stati gli highlight. 

A questo punto, non mi resta che augurarvi buon Natale. 




GENNAIO 

La vita a Huelin e le mie camminate infinite sul Paseo Marítimo Antonio Banderas. 



FEBBRAIO

Le sfilate di moda flamenca e l'inspiegabile potere di attrazione di Sanremo sugli italiani all'estero.





MARZO

Il Festival del Cinema, i Red Carpet, Tony e DioQuantoéFigoHugoSilva.





APRILE

Primavera: gli ormoni in subbuglio...



...  E la Feria de Abril a Siviglia.





MAGGIO

#Trasloco




GIUGNO

L'estate degli eventi importanti: lo spettacolo di Ursula Moreno, quando ancora non sapevo che sarebbe diventata la mia insegnante di flamenco di lì a pochi mesi.




E poi San Juan.



E poi il Talking About Twitter a Granada.



LUGLIO

Rimpatriare per i concerti (#Zammatopdeuorde)


E celebrare le piccole, grandi soddisfazioni.



AGOSTO

Agosto means Feria.



Ma anche...







SETTEMBRE

Rivalutare nelle spiagge deserte un mese che avevo sempre odiato. Peccato per l'attualità, che entra di prepotenza nella vita sotto forma di bandiere.






OTTOBRE

I piccoli problemi della vita quotidiana, quando in pieno autunno ci sono ancora 30 gradi.



NOVEMBRE

I piccoli problemi della vita quotidiana, quando in pieno autunno ci sono ancora 25 gradi, ma non sempre.



DICEMBRE

Christmas time!


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