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domenica 8 ottobre 2017

Quello che c'è attorno.


Ci sono circostanze in cui l'attualità entra di prepotenza nella vita quotidiana. La vedi sventolare di giallo e di rosso sotto la spinta del Levante e qualche lieve accenno di Terral fuori stagione. 

Tramonto al Muelle Uno, Málaga


Bandiere. 

Si vedono ovunque, ormai. Solenni come un inno cantato a pieni polmoni. Troppo gravide di sottinteso per associarle al ricordo frivolo del Mondiale del 2010. Eppure sarebbe legittimo. Erano quegli stessi colori che, illuminati dal sole, scivolavano a stupire i vicini dal terrazzo del mio appartamento a Parma. 

Oggi, sui davanzali delle case, sfilano in formati svariati. A volte sbiaditi e sfilacciati; altre suddivisi in rettangoli verticali dalle pieghe che mesi di inattività hanno disegnato dentro al nylon della confezione venduta nei bazar dei cinesi. 

Bandiere. 

Quelle arrotolate sotto il braccio di un signore affaticato dal sole inclemente dell'Alameda Principal. Quelle che saltellano felici sotto ai passi di un bambino grande la metà di loro. Quelle avvolte come un mantello sulle spalle di una ragazza di ritorno dall'ennesima manifestazione. 

L'attualità è nell'appartenenza dichiarata in quei tessuti. Nelle radioline che gracchiano le dichiarazioni dei politici alle orecchie tese ad ascoltarle. Nelle conversazioni fatte a voce sempre troppo alta nei bar.

Penso a chi, sui banchi di scuola, un giorno studierà tutto questo. E non concepirà, tra gli sbadigli delle leggi, delle date e delle negoziazioni, che potesse esserci altro attorno a 'sto casino. 

Solo che invece c'è. C'è sempre.

Dice Facebook che quasi mille persone non hanno mie notizie da un bel po'. "Scrivi un post", aggiunge, tanto per mettermi ansia. Ed io, a forza di redigere articoli sulla crisi catalana; a forza di ingurgitare tweet; a forza di documentarmi... io stessa, come gli studenti di domani, fatico a pensare che si possano trattare anche altri temi. 

Temi che non ho, intendiamoci. Temi che probabilmente non interessano nessuno.

Solo che c'è un momento, al termine di ogni visita, in cui passi in rassegna i momenti vissuti prima di re-impadronirti della tua routine sbilenca. 

E quello che mi viene in mente sono i weekend pigri dell'Andalusia, che sanno di aglio, di birra e di mare. Sono le spiagge meravigliosamente deserte di un autunno che si traveste da estate. Il fumo delle caldarroste nel cielo terso di una stagione con cui, da quando vivo qui, mi sono riconciliata. Quello che mi viene in mente sono i muri ricoperti di graffiti, le case bianche ed arroccate del centro storico di Frigiliana, un biglietto (perdente) della lotteria. Tutt'attorno alla Catalogna, agli estremismi, alle lotte verbali ci sono ancora l'odore dolciastro che impregna le pareti della Casa de Guardia, il Mercato del Libro in Plaza de La Merced, i vestiti in stile boho con cui non smetto di riempire sacchetti ed armadi. 

Scorcio di Frigiliana


Ieri, seduta nel mio chiringuito preferito di tutta Málaga, una signora con gli occhiali sorrideva da sola guardando il mare. Indossava una gonna lunga a fiori. Un top in pizzo. Una borsetta coloratissima portata a tracolla. 

L'ho guardata, e mi é sembrato di vedere il mio futuro. 

É lí che ho capito che, al di là di ogni altro sogno materiale - la carriera, una casa, la pensione che non avrò mai - quello a cui davvero aspiro è avere sempre quel sorriso. Quello che si impadronisce di me quando passeggio per il Paseo Marítimo Antonio Banderas, oppure alzo lo sguardo a scrutare i pappagallini verdi che volano tra le palme del Paseo del Parque. Quello che agli occhi degli altri mi fa sembrare con tutta probabilità una povera pazza. E invece io lo so che è espressione del benessere più autentico e profondo al mondo. 

Quando c'è quello, beh, chi se ne frega delle bandiere. 








venerdì 24 aprile 2015

I libri più fotografati dagli spagnoli a Sant Jordi

Io l'adoro, la tradizione di Sant Jordi. E lo so che l'introduzione al post rischia di essere la stessa ormai da anni; però ci sono cose che una deve prevedere. Ad esempio, che qualcuno capiti sul blog per la prima volta. Qualcuno che non sappia nulla dell'usanza catalana di scambiarsi rose e libri nella giornata del 23 Aprile. Che ne ignori, magari, le origini miste, a metà tra la coincidenza nella data della morte di due autori e la leggenda di San Giorgio e il drago. Quel drago, sconfitto, avrebbe generato fiori rossi dal suo stesso sangue, salvando la vita ad una principessa. Ieri, in effetti, sarebbe stata la giornata perfetta per ascoltare gli Imagine Dragons. Solo che poi mi avreste rinfacciato (non a torto) l'ennesima tra le mie fissazioni.

Ma amo Sant Jordi, dicevo. E, se c'è un'altra cosa che l'ignaro visitatore saltuario probabilmente ignora, è che non sono mai stata del tutto normale. Così, ho deciso quest'anno di ampliare una ricerca che, se non erro, già avevo proposto. Munita di pazienza, excel, musica a palla e piattaforme ad hoc, ho visualizzato la bellezza di 100 foto postate su Instagram con gli hashtag #SantJordi, #SantJordi2015, #DíaDelLibro e (valga la ridondanza) #FelizDíaDelLibro. Perché? Perché oltre al fatto che non sono normale, volete dire? Niente, ero curiosa di scoprire quali fossero i volumi piú fotografati dagli spagnoli online nel giorno che, tra tutti, piú celebra la lettura.

Ecco cosa ho scoperto. 


I LIBRI 


- Albert Espinosa- El Mundo Azul. Ama Tu Caos

E' Espinosa, che peraltro gioca in casa, ad aggiudicarsi lo scettro di più instagrammato e – probabilmente – più venduto in occasione della giornata del libro. In Italia abbiamo iniziato a conoscerlo in qualità di autore della fortunata serie “Braccialetti Rossi”, per poi ritrovarcelo in classifica con best seller del calibro di "Se mi chiami mollo tutto...però chiamami" o "Bussole in cerca di sorrisi perduti". A Sant Jordi gli spagnoli hanno scelto, per la maggior parte, di regalarsi il suo ultimo lavoro “El Mundo Azul. Ama tu caos”: una storia che in qualche modo chiude la trilogia aperta proprio da Braccialetti rossi e continuata con "Braccialetti Rossi, Il Mondo Giallo". Il romanzo, ambientato in un mondo onirico e fantastico, narra le peripezie di cinque personaggi in lotta per ribellarsi ad una società che cerca di "ordinare il loro caos".


C'è stato, poi, anche chi ha approfittato di Sant Jordi per aggiudicarsi il precedente “Bussole in cerca di sorrisi perduti”, magari scontato o in edizione economica.


- Antoine De Saint Exupery – Il Piccolo Principe

Si sa: fotografare o citare Il Piccolo Principe fa sempre “cool”. Anche quest'anno gli instagrammers iberici non hanno voluto saperne, di togliergli il titolo di volume più esibito al mondo. Eccolo, quindi, sui social network in tutte le versioni ed edizioni possibili.

- Miguel De Cervantes – Don Chisciotte della Mancia

Un altro classico (in tutti i sensi!) delle foto di Sant Jordi. Non che ci sia da stupirsene, del resto: proprio la data della morte di Cervantes, curiosamente identica a quella di Shakespeare, ha fatto sì che si scegliesse il 23 Aprile per festeggiare i libri. Immortalare la propria copia del Chisciotte, quindi, non è tanto una pose o una banalità quando, nella maggior parte dei casi, il modo dichiarato di onorare le origini tutte spagnole della ricorrenza.

- David Martínez Álvarez Rayden – Herido Diario

Sicuramente uno dei maggiori successi letterari dell'ultimo periodo, in territorio iberico, il primo libro del rapper Rayden è apprezzatissimo soprattutto dal pubblico più giovane. Verrebbe da dire che dipenda dalla visibilità mediatica del personaggio, ma – per quanto non ne apprezzi il genere musicale – devo ammettere che Rayden, le parole, le sa usare molto bene. Ben venga, quindi, se un palco e un bel faccino portano le ragazzine a frequentare le librerie.

Herido Diario é una raccolta di poesie presentata come "una vita intera espressa e spalmata nell'arco di un anno con le sue quattro stagioni: la caduta dell'autunno e la sua botta, l'ipotermia dell'inverno e il suo cappotto, il disgelo, l'entusiasmo e l'allergia della primavera e l'estate e il suo distacco".

- Gli altri 

Le proposte più curiose postate a Sant Jordi, tuttavia, stanno secondo me nella quinta posizione ex aequo. Molto regalati e condivisi sono risultati essere, infatti, due volumi un po' insoliti: No sin mi barba di Carlos Suñé e Alfonso Casas e 813. Truffault di Paula Bonet. Nel primo caso si tratta dell'emanazione cartacea dell'omonimo portale di lifestyle maschile, in cui scritti e illustrazioni concorrono a formare quella che viene definita "la prima guida dell'attuale movimento barbuto". Nel secondo, la Bonet rende alla filmografia e alla visione di Francois Truffault un omaggio egregiamente illustrato. 

Molto letti risultano anche Teorema Catherine di John Green e l'immancabile Murakami con “Uomini senza donne”. Incredibile a dirsi, entrambi sono riusciti nel difficile tentativo di superare la sovraesposizione di Coelho, che appare comunque in foto con le copertine di Adulterio e Manuale del Guerriero della Luce.

LE IMMAGINI

Regalo, auto-regalo, lettura in corso o semplice consiglio letterario che fosse, la maggior parte degli utenti (42%) ha scelto di condividere il proprio libro per Sant Jordi limitandosi ad immortalarne la copertina. Il 20% ha, invece, celebrato la tradizione abbinandolo ad una rosa, mentre il 13% si é sbizzarrito con composizioni piú originali e creative. C'é stato, poi, anche chi ha voluto immortalarsi immerso nella lettura (7%) e chi ha approfittato di sconti e promozioni per fare una vera e propria scorta di romanzi: c'hanno anche ragione, vi diró. In fondo, perché limitarsi ad uno solo?!

Segno dei tempi il 5% che ha colto l'occasione per sperimentare la nuova app per i collage di Instagram, e soprattutto quei pochissimi – ma comunque in crescita - che hanno immortalato i libri sui rispettivi kindle.

Per quanto mi riguarda, le mie foto preferite tra tutte quelle che ho avuto modo di osservare sono, peró, sicuramente queste 4:

1. Poesie "stese" in giro per la città di Girona
Una foto pubblicata da Ma Angels (@espiadimonis_cat) in data:

2. I draghetti più dolci del mondo


3. Un collage particolarmente ingegnoso: momenti e ambientazioni diverse, stesso libro.
Una foto pubUna foto pubblicata da Osmar Demanuel Bermúdez (@oz287) in data:
4. San Giorgio, il drago, i libri: Sant Jordi allo stato puro. 

E voi, cosa avete (o avreste volentieri) comprato per la festa del libro?