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domenica 9 novembre 2014

La sede da sogno di Desigual a Barcellona

Non solo ti guadagni da vivere in Spagna, ma lo fai anche in un gran bel posto. Mi é bastato imbattermi per caso nelle foto della "nuova" sede principale di Desigual per capire che chi ci lavora può aspirare senza sforzo all'elenco dei più invidiati al mondo. Inaugurata poco più di un anno fa a Barcellona, la struttura si configura come un enorme edificio di 24000 metri quadrati affacciato direttamente sulla spiaggia della cittá. Dentro ci lavorano più di 1000 dipendenti di 85 nazionalitá distinte, la maggior parte dei quali non arriva ai 30 anni. Se già vi sembra una gran figata, aspettate di leggere il resto: l'ambiente, permeato dallo spirito del brand, é progettato per stimolare la creatività e il lavoro di squadra. Per questo, la maggior parte degli spazi é aperta, così da favorire lo scambio comunicativo tra colleghi. Oltre all'enorme Open Space adibito ad ufficio collettivo, però, ci sono anche le Think Tank: stanze in cui isolarsi da soli o in team. Tra esse, un meraviglioso "pensatoio" dedicato ai creativi con un divano candido vista mare; oppure il roof, il luogo ideale per spremersi le meningi in estate. 



Da Desigual, che tra le altre cose é nata come me nel 1984 (il che contribuisce già di per sé a spiegare perché sia così mitica) ognuno ha un proprio computer fisso ed un portatile collegato alla rete aziendale. In questo modo, i dipendenti sono incoraggiati a lavorare in qualsiasi angolo dell'edificio o persino seduti sulla spiaggia, purché non perdano l'ispirazione. 

Non gli si può neanche imputare un "sí, però" ambientale, ai creatori di questo Paradiso. Si dá il caso che l'intera struttura sia stata, infatti, costruita all'insegna dell'ecosostenibilitá: la carta é stata abolita e l'edificio dispone di un sistema intelligente per la riduzione del consumo energetico. Inoltre, un parcheggio sicuro per le biciclette é riservato ai lavoratori ai fini di promuovere un trasporto non inquinante. Insomma, non vi resta che guardare le foto qui sotto e - probabilmente - finire col cercare dove si spedisce il curriculum. 





domenica 26 ottobre 2014

Le 5 liste più curiose a tema Spagna

Le liste sono il contenuto che meglio funziona sul web. Per dimostrarlo non addurrò i dati di qualche studio (e, credetemi, ce ne sarebbero tanti!), quanto il mio stesso essere vittima d'un'inspiegabile forza di attrazione. Perché non so resistervi. Davvero. Leggo "Le 10 cose che…", "i 5 migliori qualcosa", "I 13 fatti più qualcos'altro" e, prima ancora che possa rendermene conto, ci ho già cliccato sù. Fossero anche articoli sulle guerre puniche (da notare che il correttore automatico del Mac, che é notoriamente peggio dei pre-adolescenti, si ostina a correggerle in "guerre pubiche") , sui ragni più pericolosi del mondo (schifum maximum!) o sulle metodologie di tessitura della lana in Nepal. Poi, dal momento che quello che leggiamo tende sempre a influire sulla nostra scrittura, è spesso capitato che mi sia fatta contagiare anche a livello attivo da quella che definirei ormai un'epidemia più diffusa dell'Ebola. Questa volta, però, gli elenchi non li produrrò io. 
Piuttosto, ho deciso di condividere con voi alcuni tra i più insoliti o curiosi che ho trovato in Rete a tema Spagna. Dentro ci troverete idee per sedurre la vostra dolce metà, itinerari gastronomici, luoghi di cui probabilmente ignoravate l'esistenza, e persino un pizzico di comicità. La lettura perfetta - e indiscutibilmente numerata! - per una Domenica oziosa. 


L'articolo suggerisce alcuni scenari incantevoli in cui appartarvi con il partner nella città catalana. Nel caso in cui ci sia un aitante giovine sosia di Jhonny Depp che desideri conquistarmi, sappia che il mio preferito è anche il meno scontato: il Laberint d'Horta, labirinto vegetale incastonato tra palazzi, padiglioni e sculture che fa tanto Teseo e Arianna, Alice nel Paese delle Meraviglie o videoclip onirico di Robbie Williams. Sconsiglierei invece il Parc Guell la sera tardi, poco prima della chiusura: sarà anche suggestivo, ma è tutto fuorché raccomandabile. Se verrete aggrediti da un qualche maniaco psicolabile non dite che non vi avevo avvisati. 





Perché accontentarsi di una trattoria qualsiasi quando potete cenare in un bunker giapponese della  seconda guerra mondiale, in un loft oppure avvolti dall'atmosfera anni '50 in un posto che sembra il set di Mad Men? Tra i cinque ristoranti consigliati nel post, il più mitico e rinomato è il cinese nascosto in un corridoio nel parking sotterraneo di Plaza de España. Quello che, invece, più mi attira é "Asiana Next Door": un negozio di mobili d'antiquariato che di sera si trasforma in un ristorante esclusivo con capienza limitata a 7 tavoli e un massimo di 25 commensali. 

Il ristorante "Asiana Next Door"


Il cosiddetto "Soho di Málaga" é un quartiere della cittá recentemente riconvertito all'insegna degli spazi artistici e di design. A caratterizzarlo, anche importanti opere di Street Art che hanno contribuito a dotare di ulteriore valore aggiunto una zona un tempo piuttosto malfamata che é diventata oggi uno dei fiori all'occhiello del capoluogo della Costa del Sol. Mi chiedo come sia possibile che nessuno mi abbia mai parlato di "Love is Bakery", pasticceria americana in stile anni '60 nota per i suoi irresistibili cupcake e torte di vario genere. Tra le ulteriori destinazioni suggerite extra-elenco, notevole anche k- dksa: negozio di articoli di regalo di design in puro stile vintage. 

La pasticcieria Love is Bakery

La pasticceria Love is Bakery
Il negozio k-dksa di Málaga


Non solo Prado, Reina Sofia e Thyssen: rimarrete allibiti scoprendo l'incredibile varietá di musei ospitati dalla Capitale spagnola! Il più bizzarro in assoluto? Quello dedicato al Topolino dei denti, con materiale documentativo della leggenda del personaggio e addirittura denti di persone famose (alquanto inquietante, sì.)

La casa museo del Ratón Perez (il topolino dei denti) a Madrid



Uno dei post a tema musicale in assoluto più insoliti (e surrealisticamente divertenti) che io abbia mai visto. Presenta una buffa galleria di screenshot presi dal fortunato video ufficiale di uno dei singoli del cantante per abbinarli ad improbabili esclamazioni da lui pronunciate. La più azzeccata? "C'é odore di umidità e a me si arricciano i capelli". Lo capirete anche da voi: é talmente assurdo che non potevo non citarlo a mó di ciliegina sulla torta. 





lunedì 12 dicembre 2011

I Love Shoes! (Ma, prima ancora, la creativitá)


Non c'é alternativa, pare, al barcamenaggio tra collaborazioni. Quanto a me, ne porto avanti parecchie. E tuttavia sono in poche a darmi la stessa soddisfazione che mi da scrivere di design. Davvero, voi non avete idea delle cose che si trovano cercando notizie. Prodotti originali. Divertenti. Anticonformisti. Oggetti di cui pensi “come diavolo si fa a comparlo?” e altri che a tutti i costi vorresti avere in casa. A conti fatti, é un po' come passeggiare tra gli scaffali di un negozio inesauribile, illuminandoti gli occhi senza peso sui polpacci né sfinimento da luci al neon. Un sogno. Se solo mi garantisse uno stipendio, potrebbe veramente essere un lavoro per la vita. Ad ogni modo, se ve ne parlo oggi non é con fini d' autocelebrazione. Macché. E' solo che ho trovato questo blog, il blog di un israeliano che produce scarpe fuori di testa. Autentiche sculture da piedi. Robe che io non indosserei mai, nemmano da ubriaca. Peró che, accidenti, mi affascinano un casino. 


Le mie preferite sono le Olive Oly qui in bassoseppur in snervante competizione con le Slide e le Miao. E le vostre?