Sono rimasti ormai pochissimi giorni per visitare la parte italiana di IT/ES Interchange alla galleria d'arte La Fortezza di Gradisca d'Isonzo. Se vi state chiedendo perchè mai dovreste farlo, sono qui per fornirvi qualche valida ragione. Cinque, per la precisione: tante quante le giovani promesse dell'arte andalusa che non avreste forse avuto modo di conoscere altrimenti sul nostro territorio nazionale.
Ve le presento qui sotto, assieme alle doverose indicazioni per chi volesse continuare a seguirne la traiettoria online.
Se poi deciderete di fare un salto a Nord-Est, potrete ammirare le loro opere dal vivo fino al prossimo 30 Aprile compreso: in questa data la galleria sarà aperta fino a tardi in occasione della Notte Bianca.
Questo artista malagueño cerca il dialogo permanente con chi osserva per mezzo di una tecnica pulita ed elegante dietro cui nasconde i suoi sentimenti più viscerali. Le sue opere evocano riflessioni che ruotano attorno alle tematiche della sicurezza e della violenza, dello scorrere del tempo e della morte, dell’assenza o dell’eccesso di libertà; Il tutto cercando di arrivare al pubblico attraverso il groviglio dei segni, in una composizione minuziosa e ricca di dettagli che obbliga l’osservatore ad avvicinarsi per immergersi nella profondità dei soggetti. Potete seguirlo su Instagram , Twitter o sul suo sito web.
Originario di Algeciras, nella sua proposta creativa elementi propri della moda, dell’arte contemporanea, del linguaggio pubblicitario e della poesia visiva convivono e dialogano in modo originale, andando a costruire un universo solido con una chiara impronta personale. L’artista va ad indagare sui limiti della fotografia, dell’immagine e della parola esprimendo una nuova omogeneità delle forme con cui aspira a distruggere le convenzioni artistiche e letterarie di bellezza attraverso la bellezza stessa. Attivissimo sui social media trovate su Facebook, Instagram, Twitter e Pinterest. Questo il suo sito web.
Da Málaga, Villalba mette al centro del suo progetto fotografico l’intervento che l’uomo attua sull'ambiente attraverso la propagazione del suo habitat: la città. Nella sua opera le ambientazioni naturali, tutte selezionate con un ordine e un motivo preciso, vengono messe a confronto con la componente umana, indagando su progetti di costruzioni ed edifici abbandonati che in alcuni casi arrivano a sfiorare l’astrazione. Tale metodologia di lavoro aspira a raggiungere un sincretismo tra paesaggi incontaminati e luoghi creati dall’uomo, spingendoci a riflettere sul nostro rapporto con la natura. Date un'occhiata ai suoi lavori sul sito web oppure seguitelo su Facebook .
Con la serie fotografica “saudade”, questa premiata fotografa e artista visiva di Málaga cerca di captare - anche solo fugacemente - il sentimento profondo di dolore e nostalgia che si annida nell’interiorità delle persone. Il suo lavoro consiste in una collezione di ritratti di donne che si spogliano emozionalmente davanti all’obiettivo. Alcune hanno lo sguardo perso nel vuoto, altre lo rivolgono senza paura verso lo spettatore, ma tutte mostrano la propria intimità attraverso la finestra dei loro occhi. Il segreto meglio custodito si trova guardando attentamente nel loro riflesso, in alcuni casi appannato.
Di Granada, Paula Gallardo usa l’incisione per cercare di definire e descrivere tutto ciò che la circonda. Le sue opere partono dallo studio dell’individuo all’interno di una famiglia per trasformarsi in lavori figurativi che mettono in luce la bellezza nascosta del quotidiano. E’ una narrazione radicata nel vissuto personale che si sviluppa con uno stile solo apparentemente naif. Attraverso le sue stesse esperienze l’artista indaga nella profondità della condizione umana: ne estrae il dolore, la paura, la calma, l’ansia e in generale ogni stato d’animo per rappresentarlo in composizioni armoniche. La trovate su Facebook e vi farà innamorare su Instagram.
La vostra fame di arte non è ancora stata appagata? A questo link potete scoprire di più sugli artisti italiani che, nell'ambito dello stesso progetto, hanno esposto a La Casa Amarilla di Málaga.
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