Visualizzazione post con etichetta iker casillas. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta iker casillas. Mostra tutti i post

giovedì 24 marzo 2016

Di Italia- Spagna a Udine e delle occasioni perdute

A Las cinco en el Astoria, dicevano i tizi de La Oreja de Van Gogh. Ed è esattamente ciò che avrei dovuto fare ieri. 





Pare ci fossero state circa cento persone, davanti a quell'hotel di Udine. Aspettavano la Nazionale spagnola, impegnata questa sera in uno degli eventi più italo-iberici che la Regione ricordi.


Insomma, avrei avuto diverse missioni da compiere.

Tanto per cominciare, sarebbe stata un'ottima occasione per rimediare un po' di nuovi lettori. Avrei potuto stampare dei volantini con l'indirizzo e distribuirli alla gente in attesa. Scriverlo a mano in pessima grafia su degli aeroplanini di carta. Noleggiare un'auto col megafono e girare declamando "italo-spagnola, il blog che stavi aspettando!" "Italo-spagnola, la voce di chi ama la Spagna" "Italo-spagnola, dove le crisi d'identità sono all'ordine del giorno", "italo-spagnola, l'angolo online per chi.... " EBBASTAHAIROTTO. Ok, la smetto. Dai non fate così. Io dicevo per dire. Ehi, metti giù quel bastone. EEEEHI.


In alternativa avrei potuto travestirmi da giornalista o nota blogger per intrufolarmi con l'inganno nella hall. A tal proposito urge specificare la differenza tra il travestimento da giornalista e il travestimento da nota blogger. É una questione importante, e pare che il mondo sia ancora molto confuso in merito. Ho avuto una dotta disquisizione in proposito proprio ieri. Tra l'altro potrebbe tornarvi utile in vista del prossimo carnevale, non si sa mai.

In sostanza: per travestirvi da giornalista dovete indossare un cappello, infilarci dentro un foglietto con sù scritto "Press" e mettervi un paio di occhiali di quelli rotondi e grandi con la montatura classica. Avete presente, no? Se, invece, volete farvi passare da "nota blogger" è imprescindibile la messa in piega perfetta abbinata a un look casual ma perfettamente curato. Meglio se vi portate dietro un iPad, ché sempre scena. Ah, e sparatevi selfie di continuo. Non importa con quale sfondo o per quale ragione. Se vi chiedono qualcosa potrete dire "sto aggiornando i miei follouah sull'Instagram" (mi raccomando l'articolo davanti a Instagram: fa molto simpaticona/sbarazzina/moderna e tutti vi ameranno all'istante).

Comunque. Una volta ingannati i calciatori in virtù del mio spagnolo fluente (?!) avrei potuto strappare loro un'intervista esclusiva da rivendere ai media locali. Cosa che mi avrebbe chiaramente aperto la strada verso il Pulitzer. Sarei diventata famosa come "la finta nota blogger che è diventata nota davvero" e sarei stata costretta a dire "follouah sull'Instagram" per sempre. Che mirabolante prospettiva.

Un'altra cosa che avrei potuto fare, se fossi andata ieri all'Astoria, sarebbe stata chiedere a Morata di salutarmi il suo amico El Pescao, a Piqué di cosa sia solito chiacchierare a tavola con Zuckerberg, e a Iker Casillas se mi sposa. Che cavolo, COS'HA LA CARBONERO CHE IO NON HO?! EH? EH?

Ok, non rispondete.

Tra l'altro mi è giunta voce che Iker sia parecchio triste. Voglio dire, ieri è atterrato a 10 minuti in auto da casa mia e io non ero lì ad accoglierlo. Poverino, è ovvio che ci sia rimasto male.
Una foto pubblicata da Selección Española de Fútbol (@sefutbol) in data:



Forse però posso ancora rimediare. A che ora dite che partono, domani?
IKEEEEER ASPETTAMI IKEEEEEEERRRR!

Ah, buona partita a tutti.






giovedì 15 marzo 2012

Giornate campali, spot polemici e matrimoni estivi.

Giornata intensa, quella di oggi. Dico sul serio, e non soltanto perchè quella che sempre più somiglia a una campagna elettorale é finalmente arrivata alle battute finali. Davvero, mi sento Obama. Yes We Can. Sto addirittura pensando di noleggiare un furgoncino e girare per il quartiere urlando “VOTA ILARIA” in un megafono. Son messa cosí. Ché, capirete: se fossi ultima avrei già lasciato perdere. Invece gli exit poll mi danno al secondo posto, con un punteggio di 120 voti contro i 175 della prima. Divario in diminuzione. E ora capisco perché dicono tutti che quelli del capricorno son competitivi. Modalitá: Monica di Friends. Cioé, non posso mollare. Non adesso. Oltretutto, dai, un concorso di Málaga mica lo puó vincere una di Siviglia! Sarebbe come dire che un concorso di Trieste lo vince uno di Udine. Che uno di Parma lo vince uno di Reggio Emilia. Che... Insomma, é la cittá che me lo chiede. Io lo faccio per lei, mica altro. Mi sto sacrificando, capite? E, nel frattempo, tra Retweets e post in bacheca, ho anche trovato il tempo di farmi la locandina. Eccola, in anteprima per voi. E tu, che stai leggendo allibito chiedendoti quanto la mia pazzia possa essere pericolosa; tu, sí, tu...se non hai ancora contribuito, vedi di darti una mossa, che ho bisogno anche di te! Grazie.

                           https://www.facebook.com/Licor43oficial?sk=app_339578196080591 



Poi lo so, sí lo so, che cosa state pensando: che tanto Dani lo vedró comunque, che mica serve fare tante storie. Che tutto sommato – come continuano a ripetermi un po' tutti – mi basterebbe scrivergli in privato e provare a chiedergli di farmi passare un minuto in camerino. Beh, ribadisco in tre fasi:

  1. Non é per niente detto, come non é detto che mi direbbe di sí.
  2. E' diventata una questione di principio. In fondo anche la prima classificata lo conosce di persona , quindi é una battaglia ad armi pari. Solo che io non ho mai vinto niente e i kilometri , é indubbio, tifano per me.
  3. Io non chiederei mai una cosa del genere a Dani. M A I. Never. Nunca. Neanche sotto tortura o effetto di pesanti droghe. Mettetevela via. A costo di esser presa per la scema del gruppo e passare giorni interi a cercare l'hotel. E' un atto troppo vicino all'abuso. Lui é un musicista: ergo, il suo lavoro é suonare, certo non dar retta a me.

Quindi votatemi, ché non mi resta altro. Ma non é solo per questo – lo dicevo – che oggi é una giornata campale. No. Il fatto é che un ente spagnolo che organizza tour nelle sale di Italia e Francia ha contattato David Otero [el Pescao] su Facebook. Il fatto é che lui ha risposto entusiasta che suonare da noi gli piacerebbe un casino. Il fatto é che...ecco, ora come faccio a concentrarmi, dite un po'? Tutto ció non é un bene per la mia tendenza genetica alla tachicardia. Per niente.

Per provare a calmarmi, ho cercato di approfondire le due notizie di cui piú s'é parlato nella calda Spagna (a proposito, cosa metto in valigia? ) di questi ultimi giorni. Cominciando dal nuovo Spot Loewe. Cioé, é da due piú di 48 ore che non si schioda dai trending topic su twitter, dalla copertina delle riviste e dal soggetto delle voci polemiche. Solo che io l'ho guardato, e giuro che non capisco perché. Insomma, a me sembra una pubblicitá come tante. Né eccessivamente bella né troppo brutta. Nella media, diciamo. Per farla hanno usato attori e artisti giovani piú o meno conosciuti ai piú. I loro tratti somatici possono essere peculiari. Ogni tanto si baciano, ok. Ma...dov'é lo scandalo? Continuo a leggere tutto quel che é stato scritto a riguardo , poi premo play, e mi viene il dubbio che magari ho dimenticato lo spagnolo. Mi sento anche stupida, ve lo confesso (sará per la faccenda dei voti?), peró non ci arrivo. Boh.





In realtá neanche l'altra notizia la capisco poi molto. Cioé, sí, vabbé: Iker Casillas e Sara Carbonara - dico, Carbonero- pare si sposino a breve. E allora tutti lí, a ipotizzare scenari e vestiti. Invece io mi chiedo: che caspita succede ai vips iberici? Davvero, com'é che hanno deciso tutti di contrarre matrimonio quest'anno?! Tutti nello stesso periodo, poi. A Luglio. Col caldo che fa. Mah. Io ve lo dico, secondo me si sono fatti spaventare dalla faccenda dei Maya. Sicuro.



Comunque, niente: non ci riesco, a concentrarmi. Vado a racimolare altri voti, é meglio, che la sivigliana ha giá aumentato il distacco. Vota Ilaria Presidente, meno tasse e piú concerti per tutti! E per rispondere alla domanda di prima, o mio allibito lettore, no: giuro che non sono pericolosa.



domenica 11 dicembre 2011

Eventi mediatici ...classici.


Un brano dei Negrita mi ha risvegliato in un sol colpo Natale, buonumore e fantasia. Alleluia Alleluià, con l'accento sulla A. Vivere sulle montagne russe del mio umore é un'impresa titanica anche e soprattutto per me. Peró, sul serio, non smetterá mai di sorprendermi il modo in cui quei tizidi Arezzo riescono sempre ad essere opportuni. Ah! E il vago richiamo al titolo di un vecchio film é stato del tutto casuale. Lo giuro.




Comunque, ora che son tornata in me, c'ho un po' da fare. Cose assolutamente utili alla sopravvivenza della specie, beninteso: tipo origami, montaggi video e organizzazione- capodanno. Capirete: troppo a lungo non mi posso trattenere. E' anche vero, peró, che in questi ultimi giorni si sono successi alcuni eventi mediatici di cui, da filoispanica, non posso tacere. Tipo l'ennesimo Clásico, che per l'ennesima volta porta con sé la conclusione irrefutabile per cui Iker Casillas  , esteticamente, si avvicina molto al mio ideale d'uomo. Poi ha pure postato su feisbuc un brano de El Pescao , non si é perso un concerto de El Canto del Loco nella Capitale ed ha fatto suonare DaniMartín ad una sua intervista celebrativa su Cadena Ser. Voglio dire: che carinoooooo! Poi del calcio non me ne frega niente. Anzi, per dirla proprio tutta, il Real Madrid mi é sempre stato tendenzialmente un po' sulle palle. Peró oh, si vede che col buonumore mi si sono risvegliati anche gli ormoni, che vi devo dire?



Tra l'altro, aver accennato ai due cugini (per chi fosse nuovo del blog: ne sentirete molto parlare, per cui é meglio che vi informiate – e rassegnate- da subito) mi permette l'aggancio ad effetto all'altro evento mediatico a cui accennavo. Dicesi: Premios 40 Principales, sorta di personale tradizione natalizia che , dal vivo o al di lá di uno schermo , porto avanti sin dalla prima edizione.

Ché l'altro giorno, davanti all'esaltazione di Tony Aguilar, si sono susseguiti in me ricordi di maratone improvvisate lungo Calle Alcalá; passioni giovanili per Enrique Inglesias; imprecazioni sui consueti divistici ritardi di Shakira (da me oramai soprannominata Trenitalia); senonché -last but not least- constatazioni su nuove possibili utilitá della gonna di Malú nelle pulizie domestiche per donne impegnate.



E in mezzo a tutto questo, ho anche trovato il tempo di incazzarmi un po'. Poi magari é perché son poco obiettiva, intendiamoci. In fondo non nego che mi sarebbe piaciuto vedere il volto emozionato di Mamma Carmen mentre ritirava il premio di un figlio contemporaneamente impegnato a conquistare le Americhe. Che giá solo per la sua umiltá credo ne meritasse uno anche David. Sí, ero di parte, non é affatto un mistero! Peró, accidenti...puó un premio al Miglior Tour essere affidato alla scelta di una giuria? Insomma, é la gente che paga i biglietti, non una dannata giuria. Soprattutto: puó un premio inserito nella “categoria nazionale spagnola” essere vinto da una band messicana? E ancora perché, per la prima volta nella storia, le categorie “Miglior Solista” e “Miglior Gruppo” sono state accorpate – e, com'é ovvio, tarpate – in una sola? Consentitemelo: é solo perché alla fine non le é toccato il trofeo, che tutti sono passati sopra al fatto che Trenital...ehm, Shakira fosse nominata due volte nella stessa categoria.

Dovevo dirlo: di parte o no, a me quest'anno il galá ha deluso. Tra playback malfatti e stonature dal vivo, salvo poche cose oltre alla festa -show di Carlos Jean, la performance del suddetto Pescao e la maglietta di Amaia Montero.