Visualizzazione post con etichetta pinterest. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pinterest. Mostra tutti i post

martedì 5 gennaio 2016

Prima di toglierle: le decorazioni natalizie delle aziende Tech



L'epifania è alle porte e, con lei, il tempo di - sigh!- smantellare le decorazioni di Natale. Prima di farlo, però, ho voluto curiosare su Instagram (sia benedetta la ricerca per luoghi!) per dare un'occhiata a quelle delle maggiori aziende social, digital e tech del pianeta. Come avranno addobbato i loro già spettacolari uffici collossi come Twitter, Facebook, Pinterest, Apple, Snapchat o Amazon? Chi, tra loro, avrà saputo portare meglio lo spirito delle festività all'interno della sede di lavoro? La risposta qui sotto, in un tour virtuale da fare presto, subito, immediatamente. Ché poi, dopo domani, tornano alla routine persino loro. 


TWITTER

A Twitter c'erano alberi di Natale e festoni sparsi ovunque.

Una foto pubblicata da @shinh74 in data:

Una foto pubblicata da Gemma De Leon (@gemsbems) in data:

Una foto pubblicata da 「 ROACH 」 (@roach_) in data:
... Ma appena pensi: "che bello! La sobrietà! La raffinatezza! L'oro!" ecco che spuntano fuori draghi gonfiabili col cappellino di Babbo Natale. Il che spiega esattamente perchè li amo.

Una foto pubblicata da paradarita (@paradarita) in data:

FACEBOOK


A quanto ho capito, al campus di Menlo Park hanno stimolato la creatività dei dipendenti con tutta una serie di workshop tematici volti a personalizzare le calze di Natale, farsi la nail art con i fiocchi di neve e - soprattutto - cucinare dolcetti degni di Santa Claus. D'altronde, il quartier generale di Facebook ospita anche la sede di Instagram. Mica potevano lasciar perdere il cibo!

Una foto pubblicata da Yung Hoang Chong (@yungatheart) in data:


Una foto pubblicata da Davis Fields (@davisfields) in data:


Una foto pubblicata da Leah Acosta (@leahthefilipina) in data:

Certo, almeno un elemento fuori dal comune non poteva mancare neanche all'azienda-luna Park del neo-papà Zuckerberg. E infatti ecco uno sticker formato peluche troneggiare sotto a renne e slitte illuminate. Non è dato sapere se fosse lì in pianta stabile o (più probabilmente) l'abbia piazzato l'instagramer apposta per la fotografia. Quel che conta è l'effetto finale.




PINTEREST

Anche a Pinterest, com'era prevedibile, lo spirito natalizio è stato per gran parte affidato al cibo. 

Una foto pubblicata da Christine Schirmer (@cschirmer) in data:


Una foto pubblicata da MsquarePress📷life & Work (@msquarepress) in data:


... ma non ha mancato di contaminare anche il logo aziendale! 

Una foto pubblicata da Ricardo Martins Sangion (@rsangion) in data:

Babbo Natale in persona è inoltre passato a fare visita agli uffici di San Francisco, portando sorrisi (ma anche lacrime, a giudicare dalla foto) ai figli dei dipendenti.

Una foto pubblicata da @jaicy in data:


APPLE 

A Cupertino, evidentemente, un solo albero non bastava. Per le decorazioni non poteva esserci altra scelta che il bianco e il minimal!


Una foto pubblicata da Sasan Shadpour (@sasan_shadpour) in data:

Una foto pubblicata da yanA 阿欣 Ayan (@alpha_dragon.yana) in data:

Una foto pubblicata da Melissa Morgan (@melmorgan) in data:
SNAPCHAT

Da Snapchat lo spirito natalizio è rimasto limitato all'esterno dell'azienda.

Una foto pubblicata da jastocker (@jastocker) in data:
AMAZON

...in compenso, i quartieri generali di Amazon a Seattle si sono trasformati per l'occasione nel laboratorio operativo di Babbo Natale. Alberi, luci, gente vestita da folletto e addirittura neve artificiale hanno trasformato la sede dell'azienda in un Paese delle meraviglie (e - diciamocelo - anche un po' del kitsch) 

Una foto pubblicata da @aditiruhi in data:

Una foto pubblicata da @acdelsol in data:


Una foto pubblicata da @acdelsol in data:

Una foto pubblicata da Ky Elliott (@kyelliott) in data:

Un video pubblicato da Leroy Tellez (@leroytellez) in data:

Chi si aggiudica secondo voi la palma d'oro del più festivo? 

sabato 27 dicembre 2014

Il Natale dei Vip spagnoli (e il mio).

Le feste sono impegnative. Ti ritrovi ad infornare cupcake in quantità sufficiente a sfamare un esercito; realizzi pacchi dono estremamente chic con il cartone dei rotoli di carta igenica, uno spago, ed un foulard firmato da utilizzare come involucro. Non contenta, tiri persino fuori un presepe alternativo da tre tappi di sughero, una forcina, un cordoncino di plastica di quelli che si usano per chiudere gli alimenti, e alcune vecchie carte regalo mai buttate via (uso molto Pinterest, si nota?). Certo, per Gesú bambino ti ci vogliono due tentativi: al primo ti esce obeso, al secondo rischi di amputarti una mano intagliando la culla con un po' troppa foga. Ma, appena inizi a pensare che forse si tratta di segnali divini, dallo schermo del cellulare una notifica ti informa che “a @vaticanolasantasede piace la tua foto”. Al che potresti bullarti dell'Altissima Approvazione, metterti a seguirli, chessó, magari recitare quattro Ave Maria. Invece, il primo pensiero che ti salta in mente é “Chissá quanto li pagano, i Social Media Manager al Vaticano”. E lí ti rendi conto di essere una bruttissima persona.















Non é finita qui, comunque. Perché sotto Natale ti trovi anche ad accogliere parenti, organizzare cene di Capodanno lottando con previsioni meteo catastrofiche, prezzi esorbitanti, e personaggi burberi. A perdere a Risiko. A perdere a Poker. A non essere nemmeno fortunata in amore (ingrati). Ma, soprattutto, ti ritrovi a saltellare da un centro commerciale all'altro con lo scopo di cercare qualcosa per i tuoi cari e la conseguenza di innamorarti di un poncho, di una borsa con le frange e di un cappello boho chic per te. Come già detto, sono una bruttissima persona. Nei centri commerciali, peraltro, ti trovi ad affrontare file kilometriche che manco ad un concerto pop per pagare un articolo qualsiasi, schivare gruppi di amici intenti a trasportare un sacco da boxe (cioé: lo trasporta uno; gli altri si limitano a dirgli “vai a destra, dritto, sinistra” come se manovrassero la macchinina di un videogioco) e condividere ascensori con tizi che sanno pesantemente di baccalá fritto. Bei momenti, insomma. Poi lo capite anche voi, che una resti un po' indietro con i post.

Ho intenzione di rifarmi, peró. E non potevo non cominciare con il post post (valga la ridondanza) natalizio per eccellenza: il preferito dalle riviste di gossip, dai portali web con le icone in rosa, ed – ovviamente – dai socialnetwork dipendenti come me. Sí, insomma, ho intenzione di regalarvi una selezione delle migliori foto festive condivise dai vippese spagnoli su internet. Cosí, giusto per stimolare con un argomento leggero l'anima pettegola che é nascosta in noi. Avrei potuto parlarvi dei Massimi Sistemi e della teoria di scissione dell'atomo, intendiamoci. Solo che non mi sembrava appropriato, durante la digestione.

I vippese, quindi. Cominciando da Iker Casillas (sospiri, cuoricini, bavetta) che ha postato su Instagram un collage di foto del figlio Martín travestito da Babbo Natale. Di per sé sono abbastanza contraria alla divulgazione di immagini di bebé sul web. Lui, peró, é cosíí cariiiinooooo!



Il trend “bimbi tenerissimi” é stato abbracciato anche da Raquel Del Rosario de El Sueño de Morfeo, che ha fatto indossare al suo piccolo Leo una tutina a tema.




Quadretto famigliare da pubblicitá del Mulino Bianco (Banderas, trema!) per Bustamante, che ha invece sfoggiato uno scatto tutto denti, fiocchetti e felicitá.




Il sempre figherrimo Pablo Alborán ha voluto dimostrare che riesce ad esserlo anche con un naso da pagliaccio addosso. L'albero l'ha decorato in modo alquanto kitsch ma vabbé, dai, lo si puó perdonare.




Il comico Dani Martínez, come (ho scoperto) una quantitá sorprendente di altre celebritá nel mondo, il 25 Dicembre ha compiuto gli anni. Ecco, allora, che alla tradizionale foto natalizia si é sostituita quella di una torta cioccolatosissima con dedica personalizzata. Manda 'na fetta, Danié, fai il bravo!



Quanto al suo quasi-omonimo ed immancabile Dani Martín, ci ha tenuto a condividere l'outfit impeccabile ed elegantissimo che ha sfoggiato durante la cena della vigilia, specificando che “ormai ha una certa etá”. Si potrebbe obiettare che appena poco prima aveva svelato su Twitter di possedere un Furby; ma a noi i dottor Jackill/Mr.Hide piacciono sempre. O no?






David Bisbal sostiene che il miglior regalo ricevuto sia stato il fotomontaggio che vedete qui sotto. Immaginate come devono essere stati gli altri, povera stella.



BabboNatalizzazione anche per Andreu Buenafuente, che commenta con “é venuto un signore, vestito di rosso, a portarci dei regali”.




Lo scrittore e giornalista Maxim Huerta ha optato per l'autopromozione, ri-postando una bella foto originariamente pubblicata da una sua lettrice.




Last but not least, ElPescao, che per la veritá é stato piú impegnato a preparare il suo concerto del 26 Dicembre a Buenos Aires che a calarsi nell'atmosfera natalizia. Il suo mini-video con le luci dell'albero in testa, peró, non potete perdervelo. Dico davvero.


martedì 1 aprile 2014

10 Oggetti perfettamente inutili che faranno la gioia di ogni scrittore

Ormai è un luogo comune: il verbo "scrivo", troppo spesso, significa in realtà "perdo tempo sul web". Il che, nell'era di Pinterest, ha finito con l'assumere l'ulteriore connotazione tematica di "condivido citazioni sull'atto di scrivere invece di farlo in prima persona". Chè tutto sommato fa sentire meno in colpa che consulare compulsivamente il sito di H&M. Mea culpa, mea culpa, mea grandissima culpa. Tra l'altro io non lo so, se vi sia mai capitato di seguire qualche bacheca Pinterest di aspiranti autori di best seller. E' agghiacciante. Davvero. Tendono a condividere infografiche dai titoli inquietanti tipo: "9 modi per uccidere un uomo senza far rumore"; "come procurarsi illegalmente una pistola", "la traiettoria seguita dal sangue umano quando qualcuno si taglia le vene"; "ferite da arma da fuoco: una guida rapida", o ancora "come si spiaccica una persona al suolo dopo un volo di otto metri". E sarebbe anche mediamente tollerabile, se non ci aggiungessero brillanti foto didascaliche che illustrano le "fasi di decomposizione di un cadavere" o il "metodo di esecuzione di un'autopsia".

Vien da chiedersi se quelle che scrivono romanzi erotici abbiano un profilo Pinterest su cui condividono i video di YouPorn. O perchè chi si dedica ai romanzi sentimentali non posti grafici dettagliati sui "150 tipi di baci melodrammatici da usare in scene di addio". Comunque. Il punto è che, dall'alto della mia (ormai nota) ossessione per il social - pannello di sughero, mi sono imbattuta in una serie di oggetti per scrittori il cui grado di assoluta inutilità è pari al fascino che esercitano su di me. In due parole: "LI VOGLIO". Tutti. Ora.

E, siccome sono un'aspirante scrittrice (ovvero: perditempo sul web) particolarmente altruista, ho deciso di condividere i migliori 10 con voi. Così, giusto per fare un altro elenco numerato, e corredarlo di titoli in grassetto. In fondo sono assolutamente certa che servirà a farvi/mi/ti/ci/vi/si tornare l'ispirazione.

1. Bloc Notes impermeabile da doccia (con ventosa). Perchè le migliori idee - si sa - nascono sempre in bagno.



2. Macchina da scrivere per iPad. Perchè neanche gli scrittori più tecnologici sanno resistere al fascino del vintage!



3.  (É disponibile anche per chi usa il pc. Basta collegarla con  un cavo USB) 




4. Custodia per portatile a forma di libro antico. Per darsi un'aria da intellettuale (e anche un po' per giocare a fare il personaggio di James Bond) 



                                                


5. Orologio per scrittori. Per rispondere "ora dell'editing" quando vi chiederanno "che ora è?". NB: prevede anche momenti inevitabili quali il blocco creativo o l'abbeveraggio per adulti (leggi: ALCOL) 
 



6. "Se stai leggendo questo mentre sono piegato sulla scrivania, lasciami stare, sto scrivendo". Le T-shirt con messaggio sono sempre un'ottima idea per evitare seccature. 


7. Anello per la tutela del Punto e Virgola. Per chi lo ama. Per chi lotta contro la sua estinzione. Per chi ci si potrebbe anche fidanzare. Per intenderci, tipo me. 
 



8. Per scrittrici fashion. Non è un ammooore questo bracciale fatto con i tasti della macchina da scrivere


9. Fermagli per capelli, per portare tra le chiome la vostra attuale ossessione. 

10. Cartello da appendere alla porta della vostra stanza. Per me, il top assoluto. A beneficio dei non anglofoni, recita: 

"ATTENZIONE! Scrittore al lavoro! Su rischio di pena di morte del vostro personaggio preferito non entrare se non in caso di reale emergenza. 
Cose che costituiscono una reale emergenza: 
- La casa sta andando a fuoco
- L'apocalissi zombie è iniziata
- Il pranzo è pronto". 

Quale profonda ed innegabile saggezza. Amen. 






martedì 23 aprile 2013

Per la Festa del Libro, un'aggiunta fotografica al mio.


Pic.twitter.com: non é sottolineato. Non cambia colore, se ci passi sopra con la freccina del mouse. Eppure, se avete letto #Odissea, in qualche modo su quel link ci avete cliccato lo stesso. L'ha fatto la vostra mente, associandovi le foto immaginarie che i miei personaggi si sarebbero divertiti a postare. Questa era la mia intenzione, almeno. Sì, insomma: mi piaceva l'idea di spronare la vostra fantasia sulla spinta di una descrizione breve. Ma, a volte, si sa, può essere bello anche avere una traccia in più. Chessò, magari trovare un riscontro post-lettura.

Oggi si festeggia la Giornata internazionale del Libro. Quel catalanissimo Sant Jordi che, in aggiunta di rose, fonde due tra le cose che amo di più. A tal proposito, vi invito a leggere l'articolo che uscirà domani sulla mia rubrica di Total Free Magazine, di cui – tutto sommato – vado abbastanza fiera. Insomma, mi è sembrata la data migliore per presentarvi la bacheca Pinterest dedicata alla mia opera prima.


Lì troverete i paesaggi che si suppone abbiano incorniciato le avventure di Ulisse. Scoprirete, ad esempio, che una ricostruzione del Cavallo di Troia domina a tutt'oggi la città turca in cui (si pensa) ne sono state trovate le rovine. Vedrete che aspetto ha il fior di Loto, droga per eccellenza dei Lotofagi Fricchettoni che tanto mi sono divertita a ritrarre. Ammirerete il porto di Itaca, in uno scatto in cui la barca ormeggiata sul fondo vi suggestionerà. E poi, ancora, uno scorcio della spiaggia di Corfù, in cui è stata identificata la terra dei Feaci. L'inquadratura, presa da dietro a una vegetazione brulla, vi farà immaginare Ulisse, accucciato là dietro a guardare Nausica che gioca a palla con le sue ancelle. Ma non è tutto. Perchè, sulla pinboard di #Odissea (che, del resto, è in continuo aggiornamento) sono raccolti anche gli articoli sulle presentazioni del libro, alcuni momenti per me significativi nella gestazione dello stesso, e...sì, persino i miei amati involtini di vite. 'Somma, Follou mi. E Buona visione! 

martedì 12 marzo 2013

Il look perfetto per un viaggio in Spagna

Accessori rossi. Shorts. Gonne lunghe in pieno stile gitano. E voi, come vi vestireste per un viaggio in Spagna?

Poi sarà che a twittare di moda si finisce giocoforza per restarne un po' invischiati. Sarà che una puntata di Grey's Anatomy m'ha ricordato un abito bellissimo che avrei decisamente dovuto comprare. Resta il fatto – e l'ho già detto – che Pinterest è perfetto, come surrogato di vetrine. Così, basta una navigata pigra tra il lavoro ed un evento pseudo-mondano. Una chiave di ricerca inevitabile. Un paio di click in successione. Et...voilá! La scoperta che segue è degna delle fashion blogger migliori.

Sì. Perchè, per farla breve, alla domanda hanno risposto in tante. L'outfit perfetto per chi è diretto nella Penisola Iberica si declina, a quanto pare, in variabili diversissime. Proposte suddivise per stagione, circostanza e praticità. L'assurdo, però, è che quasi tutte incontrano il mio gusto personale.

Figuratevi che c'è persino chi ha raccolto in una bacheca i look perfetti per ogni destinazione estera. Questa, per esempio, è particolarmente rifornita. E le scelte stilistiche pensate per Santorini valgono da sole tutti quanti i miei “wow”. Quest'altra ne segue l'esempio, seppur con minor varietà di location e maggiori pretese snob nei capi. Ma la migliore è senza dubbio la terza che - a sua insaputa- m'ha dato l'idea per il post.

Tra tutte, aggiungendoci qualche sporadico outsider, ho selezionato le mie combinazioni preferite. Quale vi piace di più? Indovinate cosa risponderei io...
  











                                            
























martedì 5 febbraio 2013

Cose che fanno venir voglia di spendere soldi.

Salvo poche cose, di S. Valentino. Nello specifico, due. Sempre le stesse, da tempi immemori. Sono le confezioni dei Baci Perugina e l'invasione di cuori nelle vetrine. Sul serio. Per quanto riguarda il primo punto, poi, devo dire che quest'anno si son particolarmente impegnati. Quelle raffinate scatoline bianche con la rosa rossa sopra sembrano davvero fatte apposta per me. Che una si chiede anche dove vadano a nascondersi gli ammiratori segreti. Per dire. Insomma, possibile che spariscano sempre nei momenti di necessità? Così non si può andare avanti, dannazione. Deve pur esserci, un'associazione italiana di ammiratori segreti. Un sindacato, magari. Non so, un posto qualsiasi in cui si possa sporgere reclamo. Perchè, sia chiaro: la mia condizione di Bridget Jones perenne non mi turba. Però voglio i cioccolatini. QUEI cioccolatini. Li voglio disperatamente. Posso mica continuare a regalarmene da sola, no? Eccheccavolo, un po' di compassione!



Quanto al secondo punto, che vi devo dire? Cuoricini rulez. Cioé, a me il cuore piace proprio a livello estetico. Mi piace come forma. Come marchio sugli oggetti. Che ne so. Mi piace scarabocchiarne uno nell'angolo in basso a sinistra di ogni dannato foglio che mi capiti davanti, pure. Magari ho un animo particolarmente romantico. Il punto è che se vedo un cuore non ci capisco più niente. Vado in un brodo di giuggiole. Sento il portafogli che lotta disperatamente per aprirsi. Davvero, è una sorta di fenomeno paranormale. Per dirvi: l'altro giorno, all'Outlet di Palmanova, sono stata sul punto di comprare un orsetto di peluche con il maglione, un set di tazzine, e una serie di ornamenti inutili con su scritte delle frasi banali. In quest'ordine. E Tutto perchè sopra c'era almeno un cuore. Alla fine, sconfortata dall'incomprensione altrui, ho ripiegato su una borsa con le frange. Come se avessi avuto bisogno di una borsa, poi. Ma, insomma, c'era il settanta per cento di sconto. E si abbinava così bene ai miei stivaletti beige...dico, potevo forse lasciarla lì? Eh? Eh? Potevo?

Però, no. Sul serio, devo darmi una calmata. Non è possibile che a ogni dannato mese di Febbraio mi venga voglia di comprare di tutto. In effetti, se ci si pensa, è un altro lato positivo dell'essere single. Se avessi il moroso, legittimerei con la sua sola esistenza le mie velleità consumistiche. Finirei per inondarlo di cuori gommosi, pupazzetti, e altre varie forme di ode al kitsh. Come ovvia conseguenza, lui mi mollerebbe. O si troverebbe un'altra. E io finirei col piangere sotto alle lenzuola con su scritto “amore ti amo” senza più uno straccio di risparmio con cui viaggiare in Spagna. Che fine drammatica.

In tutto questo, Pinterest non aiuta. Ho iniziato ad addentrarmici sulla spinta di un aggiornamento letto sul lavoro. Per farla breve: sembra sia il social network con la stima di crescita più alta in un prossimo futuro. Chè comunicheremo sempre più per immagini, e bla bla. Insomma: c'era da capire di che si stava parlando. E, soprattutto, auto-compiacersi del proprio essere all'avanguardia (?). Solo che sottovalutavo gli effetti collaterali. Voglio dire, nessuno me l'aveva spiegato, che 'sto Pinterest è essenzialmente una profusione di oggetti di design e vestiti bellissimi. Che viaggiare tra le bacheche della gente è come guardare delle vetrine infinite. E' la fine, capite? La fine, davvero.

Sono riuscita anche a trovarci un set da tea a forma di cuore.

                                                                            Source: yedihouseware.com via S F I Z Z Y on Pinterest



Ergo, mi rassegno. Sospiro. Indosso il paraocchi e mi ripeto il mantra. “Viaggi/viaggi/viaggi”: rimane sempre quella, la priorità. Ma il lato positivo, ad ogni modo, è che ora anche il mio blog ha un pannello virtuale su cui attaccare cose. Proprio come il quadro in sughero che mi sorveglia colorato da camera mia. Non è forse una figata, tutto ciò?



                                                                               Source: Uploaded by user via Ilaria on Pinterest