Visualizzazione post con etichetta food. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta food. Mostra tutti i post

domenica 20 gennaio 2019

I nuovi ristoranti e bar da provare a Málaga nel 2019

A Málaga tutto cambia e si muove in fretta, soprattutto nella ristorazione. 


Il ristorante di moda si svuota d'improvviso. Il bar più carino del quartiere lascia il posto ad un franchising. Nuovi punti d'incontro attirano i foodie dove fino all'altro ieri c'era quella tapería che avevi imparato a dare per scontata. 

Ho unito i miei "questo m'ispira" ai passaparola degli amici e ai consigli dei siti web per redarre una  lista di "buoni propositi" con i locali a mio avviso da provare nel 2019. La condivido con voi, nella speranza che torni utile a qualcuno. 

Mi raccomando: se ci andate, fatemi avere le vostre opinioni. 


COLMADO 93


Dava un po' di tristezza - mista, ammettiamolo, a terrore - vedere le serrande abbassate del bar che più di tutti ha rappresentato la mia vita a Málaga. 

Da quando La Tranca si è trasferita sul marciapiedi di fronte, non passava giorno senza che mi chiedessi cosa avrebbe occupato la sua vecchia sede. "Fa che non sia un cinese", pregavo. O uno di quei postacci con le slot machine, le fritture scadenti e i vecchietti in trip ludico di prima mattina. Sarebbe stata una fine triste per la cornice di tante risate, compleanni, addii, ritrovi e confessioni. 

Per fortuna, a quelle pareti impregnate dell'odore del Vermut, i proprietari ci si erano affezionati più di me. 
Alla fine se lo sono tenuto, quel posto. Ci hanno fatto un ultramarinos che, pur conservando l'arredo e l'atmosfera della vecchia Tranca, rinuncia ai dischi alle pareti, ai barili e alle ordinazioni urlate con il fine di puntare ad una clientela più matura. 

Foto: Colmado 93


Per chi non lo sapesse, un ultramarinos è un negozio che vende prodotti alimentari di qualità e quasi sempre di origine locale. Si chiama così perchè i primi stabilimenti di questo tipo in Spagna proponevano prodotti provenienti dalle colonie d'oltreoceano e, cioè, "al di là del mare" (in spagnolo ultramar). 

Stando ad un articolo de La Opinión de Málaga, la decisione di inserirsi in questa nicchia è stata presa in seguito a una visita speciale. Poco prima che il locale chiudesse, Manuel Roldán si sarebbe presentato al proprietario della Tranca parlandogli di tutto ciò che gli ricordava. In quel posto aveva iniziato lui, tanti anni prima, in un ultramarinos dove vendeva le olive per cui è famoso. Le stesse che oggi, in omaggio alla storia che trasuda da quelle pareti, potete assaggiare da Colmado 93. 

La differenza, rispetto agli ultramarinos classici, sta nel fatto che alla "vecchia Tranca" si può anche mangiare sul posto, o semplicemente sorseggiare una birra al banco chiacchierando senza troppe pretese. I prezzi sono un po' più alti che alla Tranca, ma atmosfera e qualità sembrano compensare. Occhio a non andarci troppo tardi, però: chiudono alle 23 (a mezzanotte nei fine settimana). 

Calle Carretería, 93


D' PLATOS



Foto: Comer Bien Málaga

D'Platos ha aperto da pochissimo ed è già una presenza costante nei feed di chiunque segua account gastronomici su Instagram a Málaga. Con 246 metri quadrati, due piani e un gran numero di tavolini all'aperto, è il primo locale aperto in città da un franchising particolarmente fortunato di Granada. 

La loro avventura iniziò nel 2011 nella vicina città andalusa, e da allora non hanno mai smesso di crescere. Attualmente stanno valutando di espandersi oltre i confini regionali, sondando il terreno in vista di prossime aperture a Madrid. 

Il segreto del loro successo sta nel proporre la tradizione delle tapas più tipicamente granaíne, rielaborandole però in chiave gourmet: un'idea che ha subito incontrato l'entusiasmo dei food blogger e dei foodie malagueñi, che si sprecano in recensioni positive. 

Se la vista non m'inganna dovrebbero avere anche il caffè Illy, dato sufficiente a fare la gioia di qualunque  italiano.

P.S: da provare assolutamente anche l'enoteca a fianco, anch'essa nuovissima. 

Calle Granada, 51

SAPORITO

Foto: Saporito Málaga
A proposito di italiani: non c'è connazionale che non conosca e non apprezzi le mitiche ed intoccabili pizze del Terra Mia. Ora i proprietari hanno deciso di renderci ancora più felici con questo minuscolo - ma ampiamente sufficiente - angolino di street food napoletano aperto non stop dalle 10 alle 6 del mattino. 

Questo significa che d'ora in poi potete concludere le vostre serate con una pizza al taglio come si deve, un calzone fritto, un arancino o magari un'ipercalorica "bomba" strapiena di nutella o crema al pistacchio. 



Si affidano a Glovo per le consegne a domicilio fino a tarda notte e voci di corridoio dicono che si stiano addirittura attrezzando con i croissant. 

Se così fosse, propongo il Nobel. 

Calle Granada, 5

LOVA 

Foto: Lova




Un altro locale decisamente pro-Instagram che ha fatto capolino di recente nella sempre più trendy calle Carreteria. Pasticceria in stile francese, Lova è specializzata in brunch e colazioni gourmet, ma apre fino alle otto di sera per deliziarvi con cibo e dolci fatti in casa con numerose opzioni vegan e gluten-free. 


Tra le proposte che più mi attirano ci sono la torta di carote, i pancakes, i cupcakes, i toast con l'avocado e gli immancabili macaron. Per farvi venire l'acquolina in bocca, vi basterà dare un'occhiata al loro account Instagram. 

Calle Carreteria, 56

CEREAL HUNTERS


Il 2018 è stato l'anno in cui la moda dei "cereal bar" è approdata in grande stile a Málaga: nel giro di pochi mesi almeno 3 o 4 locali di questo tipo sono stati aperti in zone diverse della città, facendo la delizia dei giovani che vi si possono recare per fare colazione o merenda esclusivamente a base di latte e cereali. 

Foto: Cereal Hunters Café Málaga


Questo nuovo concetto di gastronomia "su misura di millennials" (ma - azzarderei io - soprattutto della generazione successiva, la Z) è nato a Londra ed è arrivato in Spagna nel 2016, con l'apertura a Madrid del primo locale della catena Cereal Hunters, che oggi conta una decina di sedi in tutto il Paese. Una di queste, di recente apertura, si trova in pieno centro a Málaga e permette ai clienti di scegliere il tipo di latte, il tipo di cereali (nazionali o d'importazione) e il topping per creare la propria creazione perfetta. 

Robe da mandare in crisi Bandersnatch, insomma. 

Da considerare se volete provare un tipo di colazione un po' diversa, magari usando uno degli appositi coloranti insapore con cui potete rendere il vostro latte viola, azzurro, o della tonalità che più vi piace. 

Calle Cárcer, 2 


PITAYA

Foto: Pitaya Málaga
Non sono una fan sfegatata della cucina tailandese (buona, ma preferisco il Mediterraneo). Tuttavia, mi hanno parlato molto bene del nuovo ristorante che porta il meglio della tradizione thai in calle compañía. Nota di dolore: ha preso il posto di un negozio di vestiti che trovavo affascinante già dal nome, #Hashtag. 

Ancora una volta, si tratta di un franchising che ha sedi in tutto il mondo e che è stato attratto da Málaga per la sua fama di destinazione gastronomica in ascesa. 


Pitaya punta sulla cucina casereccia e sulla rapidità del servizio (i piatti vengono cucinati con il wok in appena un minuto), usando ingredienti freschi e ricreando nei suoi locali l'atmosfera urbana di Bangkok. 

Calle Compañía 28 


LA MONA 


Chiunque sia del Nord Est d'Italia non potrà evitare di ridere davanti al nome di questo tapas bar "de toda la vida" che ha aperto da poco in Plaza de Capuchinos. 

Francamente, io l'avevo bollato come il classico locale di quartiere senza pretese: un posto dove andare quando proprio non hai più nulla in frigo, o quando vuoi spettegolare sui vicini. Niente più, niente meno. Le ottime recensioni in Rete, tuttavia, mi hanno incuriosita: parlano di tapas buonissime, personale gentile e prezzi bassi. 


Le (ancora poche) foto c'è da dire che invogliano...che dite?

Foto: La Mona Tapas, Wine and Beer


Plaza Capuchinos, 8


Se conoscete qualche altro locale di nuova apertura a Málaga da consigliarmi per quest'anno, illuminatemi! I commenti sono tutti per voi. 



lunedì 10 dicembre 2018

100x100 Italian Kitchen: Scavolini e lo chef Broglia celebrano la gastronomia italiana a Madrid

Italiani a Madrid, strabuzzate gli occhi: questo post è tutto per voi. 

Per la serie "riceviamo e, se itagnolo, pubblichiamo" vi segnalo un evento che vi farà venire l'acquolina in bocca.


Si terrà domani, Martedì 11 Dicembre, e celebra in un colpo solo l'eccellenza della gastronomia e del design italiano nel cuore della Capitale spagnola. 

Detto in altre parole: se magna. E pure bene. Gratis. In un posto figo. Insomma: se state a casa è perchè vi volete male. 

Sto parlando di "100x100 Italian Kitchen", un workshop/showcooking con lo chef stellato Cristian Broglia. Ad ospitarlo è lo store monomarca Scavolini nel barrio di Salamanca, che aspira a farsi portavoce dell'italianità. 

A partire dalle 19, Broglia si metterà ai fornelli per preparare un piatto tipico della nostra terra. I presenti - che, lo ribadisco, potranno accedere COMPLETAMENTE GRATIS - avranno modo non soltanto di seguirne la preparazione, ma anche di assaporarne il risultato.

Non prendiamoci in giro: chiunque viva all'estero sa che la nostalgia di noi italiani assume sempre (e a volte unicamente) i sapori e gli odori del cibo.

Ecco perchè, se anche voi siete tra quelli che si lamentano sempre per il caffé,  saltano affranti di ristorante in ristorante alla ricerca della pasta al dente e litigano con gli spagnoli nel tentativo di spiegare che, per l'amor del cielo, la panna nella carbonara non ci va... ecco, allora ho il sospetto che a questa cosa non dovreste mancare. 

Qui trovate l'evento ufficiale su Facebook.

E qui sotto l'invito con tutte le informazioni.

Ve lo ricordo ancora una volta: sarà domani, Martedì 11 Dicembre, alle ore 19, presso lo Scavolini Store del Barrio di Salamanca a Madrid (Calle Maldonado 30). 

Mandatemi un tupperware!




venerdì 6 gennaio 2017

3 creativi spagnoli da seguire (sì, ancora!) su Instagram

Lo sapete, no, che ogni tanto mi piace consigliarvi qualche account spagnolo da seguire su Instagram? Ebbene, non mi sembrava il caso di perdere le buone abitudini. Soprattutto perchè questi tre, che ho "scoperto" negli ultimi mesi, sono davvero in grado di sorprendervi con una buona dose di creatività. Senza altre parole, premete follow e scorrete in basso: certe immagini sanno scaldare di allegria e bellezza persino l'Epifania più gelida. 


Foto: Instagram / @guigurui
Guido Gutiérrez Ruiz è un canadese residente a Madrid. Sul suo account Instagram, creato nel 2013, ama giocare con i riflessi nel regalarci vedute insolite e affascinanti delle città che visita. Ci tiene a far sapere che nessuna delle immagini postate è stata ritoccata con Photoshop. La sua missione è, infatti, quella di utilizzare soltanto i tool resi disponibili dal social network. In questo modo, vuole dimostrare che per realizzare un buono scatto non è sempre necessaria una macchina professionale: a volte basta guardare le  cose da una prospettiva diversa e usare un pizzico di creatività. Tra i suoi soggetti, naturalmente, la Capitale spagnola ha un ruolo di rilievo. É interessante, del resto, notare come in generale la Spagna sembra stia trovando nei riflessi un nuovo stile espressivo. Voglio dire, magari è solo una mia sensazione, ma guardate questo scatto dell'attore Álex González: proprio come @guigurui, anche a lui basta capovolgere la foto per riempirla di magia.


Foto: Instagram / @artedemirar


Dietro a questo account c'è Sandra Suárez, un'artista spagnola che vive tra Barcellona e la Cantabria. Attualmente  si dedica soprattutto alla creazione di coloratissime gif animate, ma tra i tanti progetti che ha condiviso su Instagram il più interessante resta secondo me quello che la portava a realizzare piccole "sculture" di animali, oggetti e personaggi utilizzando la frutta come materia prima. Ne ha parlato anche Bored Panda e, se spulciate le foto più vecchie, ne troverete esempi davvero eccelsi. 



Foto: Instagram / @eatingpatterns


Lanciato nel 2016, "Eating Patterns" è diventato in brevissimo tempo uno dei fenomeni di Instagram più chiacchierati ed osannati dalla stampa internazionale. Dietro c'è la designer tessile spagnola @Vegaloring , di Barcellona, che usa gli ingredienti delle nostre cucine per dare vita a pattern che sembrano fantasie di una gonna o di un divano. Se vi piace il suo account cliccando qui ne troverete altri su questo stile, anche se purtroppo non sono Made in Spain. 







lunedì 17 agosto 2015

3 nuovi locali di moda (e un negozio!) da scoprire nel centro di Málaga

L'apertura di nuovi locali in quantità prossima all'infinito è senza dubbio parte delle costanti metamorfosi di Málaga. Sono spazi di dimensione varia, costruiti per lo più in obbedienza alle attuali tendenze gastronomiche e di design. E' proprio per questo che - come, del resto, gli autoctoni non mancano di farti notare  - la durata del loro successo è marchiata dall'incertezza. Appesa al filo sottile dei gusti di un pubblico giovane, squattrinato e volubile per definizione. Persone che oggi amano atteggiarsi ad hipster, condividere citazioni in caratteri vintage su Facebook, magari sorseggiare cocktail con vista a trecentosessanta gradi sui tetti della città. Domani, però... domani chissà. Ma a chi importa? A ben vedere forse neanche a chi quei locali li apre, investendo sull'adesso mentre si tiene ben stretta in tasca la capacità di re-invenzione. Perchè intanto, comunque la si veda, quei bar stanno ridisegnando (in certi casi da poco, in altri ormai da un bel po') il flusso migratorio dei luoghi d'incontro. Che sia per un Venerdì sera o per un pomeriggio in centro, sono i nuovi scenari dei selfie su Instagram. Le destinazioni cool in cui, almeno una volta, devi andare. E, nella maggior parte dei casi, vi assicuro, ne vale la pena davvero. 

Ve ne presento alcune tra quelle secondo me più degne di nota. Per le piú "storiche", vi ricordo invece la mia personalissima guida gastronomica stampabile della città, che trovate qui. 







L'ho sentito descrivere come "Uno Starbucks più intimo", e mai definizione mi è sembrata più azzeccata. Questo piccolo bar nel centro di Málaga si caratterizza per l'ambiente raccolto e famigliare con una strizzata d'occhio al buon umore. Dalla panchina collocata all'ingresso fino agli innumerevoli riquadri appesi all'interno, ovunque sono disseminati spunti che invitano alla felicità e al relax. Propongono caffè, succhi di frutta naturali e buonissimi batido di tutti i tipi, che puoi anche personalizzare con ingredienti a piacimento. E, se ancora non vi sembra abbastanza, sul bancone fanno bella mostra di sè biscotti e muffin fatti in casa. I tavolini sono pochi e troverete quasi sempre fila per le ordinazioni, ma la gentilezza del personale, la velocità del servizio e - soprattutto- l'impatto rinfrescante dei mix di frutta nel caldo estivo vi ripagheranno senz'altro. 

Calle Santa María, 9





2. Gourmet Experience, El Corte Inglés 






In linea con la tendenza spagnola di riconvertire i tetti dei palazzi in spazi dedicati alla gastronomia e allo svago, alcune sedi nazionali de El Corte Inglés stanno aprendo i propri "spazi gourmet": bar di aspetto sofisticato collocati sulle terrazze panoramiche in cui i turisti meglio informati possono recarsi anche semplicemente per godersi il panorama. Anche il Corte Inglés di Málaga ha da pochissimo aderito al fenomeno, offrendo la possibilità di godersi piatti emblematici della cucina di tutto il mondo con vista sullo skyline cittadino, Cattedrale inclusa. Certo, la vista non equivale quella insuperabile della più alta e meglio ubicata terrazza dell'AC (vedere punto 8 di questa lista) ma è comunque più che piacevole averla davanti mentre si pasteggia. E non lasciatevi ingannare dalle apparenze! Nonostante i prodotti in vendita all'interno siano per lo più abbastanza cari, si trovano anche alcune opzioni a buon prezzo per garantirsi uno spuntino come si deve. Almeno se siete disposti a rinunciare per un giorno alla filosofia del "sono in Spagna, devo mangiare spagnolo". I tranci di pizza, infatti (che peraltro sono molto invitanti), hanno un costo assolutamente economico, così come il bizcocho de limón e altre prelibatezze al reparto dolci. Il consiglio, insomma, é sempre quello: basta scegliere bene. 

Avenida de Andalucía, 4 e 6









A pochi passi dal Teatro Romano é stato da poco inaugurato un ostello di design dotato di sempre affollatissima terrazza panoramica con vista sull'Alcazaba. Vi si può accedere gratuitamente per un drink anche se non alloggiate nella struttura, e - per quanto non abbia ancora avuto modo di visitarla direttamente - mi dicono si sia trasformata in poco tempo in uno dei luoghi di moda per le serate in città. Da provare!

Calle Alcazabilla, 12 

Una foto pubblicata da Víctor Santiago (@vypunto) in data:


Per quanto non si tratti di un locale in cui si mangia o si beve, non posso poi  concludere il post senza segnalarvi quello che è diventato a tutti gli effetti il mio nuovo negozio preferito nella Capitale della Costa del Sol (ebbene sì, ha superato addirittura Aerostato in Plaza de la Constitución e il sempre venerato Desigual di Calle Larios). Si chiama Dona - moda mediterranea e ha da poco aperto in Calle Granada 45 proponendo abbigliamento ed accessori etnici, originali e coloratissimi a prezzi medio-bassi. Fidatevi di me, donzelle in ascolto: DOVETE passare a dare un'occhiata. A titolo di esempio: il vestito che indosso nella foto qui sotto l'ho comprato lì. 





lunedì 13 luglio 2015

Tutte le versioni del Gazpacho! (O, per lo meno, quelle più amate)

Gli spagnoli, in estate, si fanno amare un po' di più. La ragione si chiama Gazpacho, ha la consistenza rossa della passione, ed è grossomodo la sola pietanza che io consideri appetitosa quando il termometro supera i trentacinque gradi. Certo, rischia di trasformarti l'alito in un'arma letale. Ma sei single, hai un fidanzato col raffreddore, e/o non rispondi al nome di battesimo di Dracula, è un lato negativo su cui é facile soprassedere. Specie se consideri quelli positivi. Tipo che si prepara in pochi minuti. Rinfresca. Disseta. E - ciliegina sulla torta - lascia persino ampi margini alla creatività. 

Il contenitore, per esempio. Ché il Gazpacho puoi servirlo in un piatto fondo, come una qualunque zuppa fredda. Renderlo un po' più ispanico con le ciotole in terracotta. Presentarlo in piccoli bicchieri come sfizioso aperitivo ad una festa tra amici.




E poi le guarnizioni. Nessuna. Dei crostini di pane croccante. Verdure crude tagliate a listarelle o dadini. C'è solo l'imbarazzo della scelta, che può essere dettata dall'estro del momento o semplicemente dall'umore. 

La ricetta che uso io, fedele a quella tradizionale, la trovate qui. L'avevo condivisa ormai parecchio tempo addietro assieme a considerazioni di dubbia lucidità - ma innegabile verità- su Pau Dones e Kekko (con tre k) dei Modá. Non è l'unica, però. Perchè, come tutti i piatti di successo, anche il miracoloso nettare andaluso vanta innumerevoli reinterpretazioni.

Ne ho raccolte alcune tra le più popolari sul web. Così, se in mezzo ai vari Flegetonte proprio non ce la fate a nutrirvi di altro, potrete almeno alternare un po' i sapori. 


SALMOREJO

Originario di Córdoba, il salmorejo é, per i suoi elementi di distinzione con il gazpacho, oggetto di dibattito annale. C'è chi afferma, ad esempio, che il gazpacho non dovrebbe contenere pane, caratterizzandosi così per la maggior liquidità. E c'è chi dissente energicamente, affermando che il pane ci va sempre e comunque, solo che il Salmorejo ne ha in quantità doppia rispetto al gazpacho tradizionale. Comunque sia, su una cosa sono tutti d'accordo: la versione cordobese é piú densa, non contiene aceto, e viene guarnita con uova e prosciutto. 


Qui la ricetta di Giallo Zafferano. 



GAZPACHO DI CETRIOLI E BASILICO 
Una delle varianti verdi del Gazpacho, che per la sua leggerezza e cremosità sembra essere particolarmente apprezzata da siti e food blog di tutto il mondo. Qui una ricetta al 100% vegetariana, che utilizza latte di soia nella preparazione. 



GAZPACHO DI ANGURIA

Popolarissima su Pinterest ed Instagram, questa declinazione ancora più estiva del gazpacho aggiunge la nota dolce dell'anguria agli ingredienti tradizionali. Ne esiste anche una versione piccante con il peperoncino. Per provarle entrambe, vi rimando alla ricetta di Gustissimo.it 


GAZPACHO VERDE ALL'AVOCADO

Altra variante del gazpacho "verde", questa volta più raffinata ed esotica. La ricetta che vi propongo è presa da LeiTv, un sito che mi ha sempre dato moltissime soddisfazioni nei miei esperimenti culinari (molte più di quante me ne abbiano date altri food blog considerati più autorevoli).  La trovate qui. 



GAZPACHO BIANCO 

Sono numerose le versioni di "gazpacho bianco" presenti sul web. Su Pinterest qualche americano ne propone una piuttosto ardita con limone, mandorle, cetrioli, uva, pepe bianco e germogli. La più diffusa, tuttavia, resta quella con sedano bianco, cipolle, olio, aceto e cumino, con cui potete cimentarvi leggendo qui.  




GAZPACHO DI FRAGOLE


Amatissimo anche dagli spagnoli, il "gazpacho de fresas" è tra le varianti in assoluto più popolari su Instagram. Cercando la ricetta ho scoperto che era stato proposto anche ad un'edizione di Masterchef. Se, però, preferite restare su varianti più abbordabili, ecco due possibili soluzioni: qui la più popolare con l'aggiunta delle fragole al pomodoro e agli ingredienti salati, e qui una succosissima ed alcolica rivisitazione da dessert. 

Buen provecho!