domenica 23 novembre 2014

Musica e innovazione: 5 motivi per amare El Pescao

A volte posso sembrare monotona. Vittima di quell'entusiasmo cieco e propagandista che distorce i contorni della realtà. Il fatto, però, è che il nuovo progetto de El Pescao ha strappato ammirazione a tre versioni distinte di me. Non solo a quella, più evidente, della fan; ma anche a quella professionale di qualcuno che lavora nei social media. E, ancor prima, alla studentessa universitaria che ha dedicato entrambe le tesi di laurea all'analisi delle nuove tecnologie come opportunità per la promozione musicale. Per questo ho voluto riassumere, in una di quelle liste che tanto piacciono a noi bloggerZ, le ragioni obiettive per cui David Otero - questo il suo vero nome-  si merita ammirazione al di là del mero aspetto musicale. Buona parte della responsabilità è anche di MUWOM, l'agenzia che lo affianca nelle strategie digital. Un team giovane, creativo e alla perenne ricerca di innovazione che peraltro vi invito a seguire sui social: il loro account twitter vi porterà alla scoperta, tra altre tantissime cose, di app per musicisti e musicofili che già da sole (garantito!) vi strapperanno un “wow!”.

1. Il videogame.

É La trovata più recente, e forse anche la più innovativa in assoluto. Per la prima volta in Spagna (e probabilmente anche in Europa) un disco è stato trasformato in un videogioco per iOS e per Android. Con una grafica accattivante, una struttura classica a livelli ed una notevole possibilitá di interazione, El Pescao Skate racchiude in sé tutte le caratteristiche per non farci staccare gli occhi dallo schermo. David Otero diventa un personaggio che l'utente dovrà far muovere su di uno skateboard per raccogliere tutte le note necessarie a comporre le sue canzoni. Il tutto, ovviamente, schivando ostacoli e nemici. Non solo, ma il gioco comprende la possibilità di ascoltare i brani del disco Ultramar cantandoci o suonandoci sopra fino a renderli completamente propri. Un modo per rivoluzionare completamente l'esperienza tradizionale d'ascolto, rendendola attiva e divertente.





2. Il neuromarketing

Per scegliere il secondo singolo estratto dall'album, El Pescao ha coinvolto i suoi fan in un esperimento che coinvolge nientemeno che la neuroscienza. Una tecnologia brevettata da Sociograph ha permesso di collegare dei sensori alle dita dei 30 partecipanti per misurarne il livello di attenzione e di emozione durante l'ascolto di due brani. É stato, anche in questo caso, un procedimento pionieristico nel settore musicale, che ha portato il nome de El Pescao all'intresse del panorama internazionale.



3. Il collage su Instagram

Per svelare la copertina del suo secondo album solista “Ultramar” El Pescao ha sfruttato al meglio le potenzialità di Instagram. La cover è stata, infatti, ricreata mediante un originale collage visibile soltanto da cellulare. Il risultato complessivo, che riporto qui sotto, risultava formato da singoli mini-video, ciascuno dei quali riproduceva un frammento di una delle canzoni della tracklist dell'album. Nella didascalia di ognuno di essi, inoltre, veniva riportata una curiosità inerente la canzone in questione. Un lancio creativo, insolito, completo e multimediale.


4. La caccia al tesoro

Poco prima dell'uscita del disco sul mercato spagnolo, lo staff de El Pescao ha nascosto alcune copie dell'album in svariate città del territorio spagnolo, tutte debitamente autografate e corredate di lettera personalizzata. Sono stati quindi pubblicati sui social network e sulsito ufficiale del cantante gli indizi per trovarle. Chi riuscisse a decifrarli e si recasse per primo nel luogo del nascondiglio, si aggiudicava il disco gratis e in anteprima assoluta. La lettera allegata, inoltre, invitava a scattarsi una foto con la copia appena trovata e pubblicarla sui social con l'apposito hashtag. In questo modo non solo si integravano efficacemente online ed offline, ma ci si garantiva un discreto ritorno in termini di promozione virale.

5. L'invito al remix

Quasi a sfidare l'impostazione classica dell'industria discografica – da cui si é, infatti, staccato – El Pescao ha reso scaricabili gratuitamente dal suo sito web le singole piste che compongono il primo singolo Azul Y Blanco (base di chitarra, voce, base di batteria, etc.) invitando i musicisti a ricomporle a proprio piacimento, ricreando versioni personalizzate della canzone da caricare e divulgare su Youtube. La piú originale? Senza dubbio questa in stile videogioco degli anni '80 . 





David Otero ha lasciato la Sony, si é completamente auto-finanziato il disco, ed ha scelto un'azienda esperta in digital e new media come unica consigliera esterna. Ha rinunciato ai passaggi radiofonici a pagamento sui circuiti top 40, ha realizzato videoclip low cost disegnandoli lui stesso o puntando su giovani produttori audiovisivi. Il risultato? La vetta delle classifiche di iTunes. Ecco perché non é solo una questione di gusto musicale, ma la dimostrazione concreta di qualcosa che ho sempre sostenuto. Lo scrivevo giá in quelle famose e ormai datate tesi di laurea, a dire il vero: internet non deve essere per forza il nemico. Al contrario, web e mondo digital offrono potenzialitá infinite all'industria discografica, sempre che abbia il coraggio di rinunciare ai propri meccanismi e ricostruirsi da capo. Ci ha provato sotto molti aspetti, a volte riuscendoci, a volte meno. Ma, almeno fino ad ora, mi sembra che non sia mai riuscita ad andare troppo oltre. Ad osare tanto. A crederci fino in fondo. Nonostante i numerosi passi avanti, le major conservano l'approccio di base per cui le canzoni non si devono sentire prima della data d'uscita; i video che le riportano su youtube vanno rimossi; le tempistiche di promozione seguono tappe prestabilite da decenni. Io, invece, credo che possa esistere anche un mondo nuovo. É per questo, e non solo perché sono una fan, che ammiro El Pescao.


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