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sabato 3 maggio 2014

Noi fan, che abbiamo aperto un blog [consigli di lettura in lingua spagnola]

C'erano una volta i forum. E sui forum li coglievi subito, i caratteri delle persone. C'era chi leggeva e basta. Chi cercava la rissa. Chi si limitava a commentare. C'erano quelli che, per "produzione di contenuto proprio", intendevano giusto poche righe in cui chiedere informazioni. E poi c'eravamo noi, quelli a cui piaceva scrivere. Per noi un nuovo post non era altro che una versione alternativa della pagina bianca. Vi ci inchiodavamo davanti, al termine dei nostri impegni quotidiani, ansiosi di far sapere al mondo cosa ne pensavamo di qualcosa. E ce ne fregavamo, della sintesi! Delle metriche in 140 caratteri che il web ancora manco conosceva! No, i nostri erano interventi belli lunghi. Pregni di metafore, sinestesie, giochi di parole in cui crogiolarsi come dentro a un bagno caldo.
Noi eravamo quelli che raccontavano i concerti. Che analizzavano le sensazioni. Quelli per cui il miglior complimento era "davvero, oggi mi hai fatto emozionare". A volte il leader di quel gruppo ci leggeva; E a noi faceva piacere, certo, ma tutto sommato non ce ne compiacevamo piú di quanto non facessimo davanti all'incontro di altri cento occhi comuni. Perché l'importante era che le nostre parole arrivassero a qualcuno. L'importante era comunicare. 

Ed era piuttosto inevitabile che avremmo finito con l'aprire un blog. 

Oggi, a piú di otto anni dal mio ingresso trionfale nel forum ufficiale de El Canto del Loco, io e la mia nuova frangetta siamo andate a ricercare in rete gli utenti che piú spesso emozionavano me. Col senno di poi potrei quasi azzardarmi a rivedere in loro un riflesso delle tre anime di quella band. Del tipo che chi adorava Chema ha sviluppato uno spirito piú indie. Che i fan di Dani Martín sono tendenzialmente piú onnivori. Che chi, invece, preferiva David Otero condivide con lui un'accesa vena creativa. Ma sono congetture, é ovvio. Quel che conta é il piacere di trovare e di proporvi sette blog in lingua spagnola apparentemente diversi tra loro, e sapere che invece hanno un passato in comune con me. Alcuni li seguo abitualmente. Di altri avevo un po' perso le tracce. Ma spero che possiate scoprirli in quanto valide letture per quello che resta del weekend. 






Desirée é di Santander. Ecco, lei é una di quelle a cui piaceva Chema. 
Si descrive quasi per contraddizioni in termini: "Melomane e mitomane. Mischio batidos di fragola con il gin delle notti in bianco. Evviva la mia ossessione per le barbe e i vestiti color pastello. Ah, e lunga vita al Sesso, Droga & Rock 'n'Roll". E, a questo punto, direi che l'avete giá conosciuta. 

Il suo blog prende il nome dall'inno di ogni pseudo-grupie:  un brano del gruppo "Días Extraños" che io, personalmente, adoro. Con una forte predilezione per la scena indie e rock, Desirée recensisce concerti e festival quasi tutti ambientati nella sua cittá natale. Di tanto in tanto li alterna con micro-post composti da pensieri fulminanti che starebbero senza sforzo in un tweet: a volte sono riflessioni personali, piú spesso stralci di canzoni. Tra le categorie esterne all'ambito musicale, segnalo le avventure di "Deisi", il suo alter-ego meme con cui ama raccontare i suoi stati d'animo sui social. 

Geniale quell'"incoscenti che ogni tanto mi leggono" con cui ha scelto ri-battezzare il widget dedicato ai suoi follower. 


























Ana Medina, che negli anni é diventata un'affermata giornalista musicale, gestisce un blog tematico molto seguito in Spagna. Si intitola "Así Desastre" e ha un'interfaccia estremamente intuitiva. In "Sobre mí" racconta che "é nato una di quelle sere in cui dovresti studiare per gli ultimi esami dell'universitá ma ti inventi qualunque tipo di scusa pur di non farlo: ti metti lo smalto sulle unghie, disegni qualsiasi tipo di strana creatura sugli appunti, sperimenti pettinature, accedi al tuo Fotolog (sto parlando di quell'epoca) o apri un blog e inizi a scrivere di musica".  

Molto vario in quanto a generi trattati, Así Desastre si contraddistingue per l'impronta professionale che peró - a differenza di quanto scrive per  quotidiani e periodici - si arricchisce di un punto di vista soggettivo. L'impaginazione di grande appeal dá rilievo alle foto,  e ha la fortuna di poter ospitare interviste di alto livello. Interessante la sezione "concursos", riservata alla segnalazione di concorsi per chi ama la musica e/o vorrebbe lavorarci ai margini. 

Del suo blog, Ana dice che "nasce da quella strana sensazione di felicitá che provi quando ti svegli un giorno e dici 'questa sera c'é un concerto'". Senza dubbio, una tra le mie preferite. 


























Javi - lo dico sempre-  é la prima persona che conobbi nel mondo virtuale de El Canto del Loco. Ricordo che stavo ancora cercando di capire come funzionasse il forum, quando mi mandó un messaggio privato scrivendo "Ma davvero sei italiana? Wow! E come li conosci?". Così iniziammo a chiacchierare. Lo trovai simpatico. E, dato che al momento era anche l'unico ad avermi calcolata, lo cercai in rete. E' lí che scovai il suo blog che, nonostante i mille restyling é sopravvissuto indenne agli anni. Proprio come il mio. 

Oggi Javi (che ho conosciuto in qualitá di fan) lavora occasionalmente con Dani, il che é dimostrazione concreta che i sogni si avverano, e anche monito per tutti a non arrendersi mai. 

Il suo TardesdeRecreo prende chiaramente il nome dal ritornello di un brano de El Canto (Aquellos Años Locos) e ha un layout molto basico, ad evidenziare il chiaro proposito di dare protagonismo alle parole. Come recita il sottotitolo, parla di "canzoni, film, libri...non importa da dove vengano". Dopo tanti anni, i tratti distintivi del blog rimangono essenzialmente due: la dichiarata assenza di pregiudizi (che lo rende piacevolmente eterogeneo) e la conclusione di ogni post, con quel "sin más, me despido, besos, saludos, abrazos, desvarios varios y..." che é diventato una sorta di sua personalissima formula magica. 




Paloma era l'utente del forum che leggevo con piú ammirazione. Eppure - in barba ad ogni previsione - lei un blog non ce l'ha. Scrive (se non erro) per una rivista, ma ció per cui ha scelto di farsi notare in Rete sono le foto. E, se giá era molto brava a immortalare i momenti con le parole, non immaginate quanto riesca ad esserlo con un obiettivo. Potete godervi i suoi ritratti a questo link


























Ana Botella non scriveva sul forum, almeno che io ricordi. Il suo blog, che gioca sul suo cognome, é stata peró una bella scoperta, fatta di recente grazie a El Pescao. Oltre ad essere una graphic designer attiva nel campo della pubblicitá, é anche una fan dell'ex chitarrista del Canto del Loco, ed é in questa veste che ha partecipato e vinto al concorso per accompagnarlo a Londra. 

Estremamente - e piacevolmente - creativa, Ana condivide sul blog le sue creazioni in fatto di grafica e design, con un'ovvia attenzione alla scelta delle foto.  Mi piace davvero molto ció che riesce a produrre e, in tal senso, vi consiglio soprattutto di dare un'occhiata al post scritto in occasione delle nozze di una coppia di amici. Tra l'altro, c'é dentro anche un accenno italo-spagnolo alla Toscana. 

...E I VIP!




























Odio il gossip con tutta me stessa. Soprattutto quando cerco informazioni e/o foto sulle novitá di Dani Martín e tutto ció che Google mi rimanda sono quintalate di immagini sgranate sulle seguenti tematiche: 
- Dani che porta fuori cani non suoi 
- Dani che si sbaciucchia dentro un'auto
- Dani che passeggia abbracciato su una spiaggia di Cádiz
- Dani che fa il check in all'aeroporto 
- Dani in un ristorante
- Dani che, in definitiva, fa le cose che fa chiunque altro. Solo che, nel suo caso, sembra debbano misteriosamente interessare la popolazione intera. 

Nonostante ció, parlando di blog legati al mondo fan, non posso non segnalarvi quello della persona che condivide con lui il protagonismo di quelle foto sgranate. Quindi sí, Blanca Suárez, attrice e attuale "fidanzata di" gestisce un blog di moda su Vogue. E devo ammettere, leggere-riserve-da-fan a parte, che il look sfoggiato nel post "saltar en los charcos" riscontra tutta la mia approvazione. 



Ebbene sí: un blog ce l'ha anche Iñaki García, musicista e co-compositore di molti brani della carriera solista di Dani Martín. Il suo spazio personale lo trovate su Tumblr (il giorno in cui riusciró a pronunciare correttamente il nome di quella piattaforma senza sembrare una perfetta deficiente giuro che faró una festa): lí condivide le sue collaborazioni, le interviste che gli vengono fatte, e tutto quello che potrebbe interessarvi per approfondire vari aspetti della sua carriera. 

























Qual è il vostro preferito? 

domenica 29 settembre 2013

Letture italo-spagnole per una Domenica piovosa


Se come me siete incastrati in una Domenica piovosa, magari avrete voglia di leggere qualcosa. Vi consiglio, allora, due post che mi sono particolarmente piaciuti. Sono entrambi a tema musicale, uno in spagnolo e uno in italiano. Così, giusto per accontentare la doppia anima di chiunque si identifichi nel titolo del blog. 



Quello in italiano, "Sindrome da dopo-concerto: le 9 fasi della depressione post- Live", è stato pubblicato su RockOn Magazine, usandomi piuttosto chiaramente come cavia da laboratorio inconsapevole. Perchè 'sta cosa è il mio ritratto spiccicato, dai. Non prendiamoci in giro! Però forse è anche quello di qualcuno di voi. Consigliato per tutti, quasi obbligatorio per i concertisti: vi farà sorridere un bel po'. 

"Las 10 mejores tiendas de discos de España", in castigliano, elenca - come da titolo - i migliori negozi di dischi di Spagna. All'insindacabile giudizio del magazine de El Mundo , io mi permetterei di aggiungere il solito Discos Killer's, in Calle Montera a Madrid. Per il resto, l'articolo è perfetto per i musicofili in partenza. Di quelli da stampare e custodire gelosamente all'interno della vostra Moleskine. 

Buona lettura! E Buona Domenica, piovosa o no. 




giovedì 12 settembre 2013

Spazio segnalazioni

C'é questo blog, o sito, o come vogliate chiamarlo. Si chiama "Pop And Roll Arts", e ogni volta che lo apro mi torna in mente quella scritta su parete piastrellata che credo di aver giá condiviso tempo fa. A beneficio dei distratti (o di un mio errore) recitava: "Earth without Art is just Eh". Per quanto mi riguarda, la sintesi perfetta di un dogma universale. 

É di questo che parla, quello spazio su Tumblr. Di arte, in tutti i suoi aspetti. Dalla street art agli interventi architettonici; dalla scrittura creativa ai mimi di strada; dalla musica alla moda, passando per quelle piccole sorprese del quotidiano che, uscendo dall'ordinario in chiave - quasi sempre - estetica, sorprendono di qualche emozione. 




Ma la cosa migliore é la sua dimensione social. Il fatto che le immagini, gli spunti, e i video che lí trovate sono quelli che manda la gente. Via instagram, mail, magari whatsapp. Non importa. Quel che davvero conta é esserci. Condividere un po' di bellezza e di vita con chiunque abbia voglia di soffermarsi a guardare.



Il risultato é che in uno stesso spazio virtuale si concentrano contributi di personaggi noti (i nomi non ve li svelo: il bello é scorrere con il mouse per ritrovarseli da sé) e perfetti sconosciuti; di scrittori e di lettori; di musicisti e di ascoltatori; di pittori, designer oppure semplici osservatori con uno smartphone in mano. Il tutto in un formato che incentiva la fruizione mordi e fuggi - ahimé- tristemente tipica del web. 

Se ve ne parlo, oggi, é per tre ragioni almeno. 
La prima é che "Pop and Roll Arts" é davvero una delle scoperte piú interessanti che io abbia fatto ultimamente in rete. E ormai sapete che quando mi entusiasmo non sono capace di tenermelo per me. 
La seconda é che, per strane coincidenze del Destino, l'italianissima idea che ha portato a realizzarlo ha avuto origine in terra spagnola. Piú precisamente (guarda un po'!) durante un viaggio da Tarifa a Málaga. 
La terza é che da qualche giorno ci trovate anche qualche mia foto. E, con essa, un ulteriore pizzico di Spagna in piú. 

Buona visione!

domenica 3 marzo 2013

Liebster Blog Award: il mio contributo.


Responsabilitá mica da ridere, quella di cui mi ha investita Ernesto cedendomi il testimone ai Liebster Blog Award. Come lui, anch'io arrivo in ritardo. Ma, come lui, volentieri accetto. D'altra parte, se posso tediarvi, perché mai mi dovrei trattenere? Poi il giochino é semplice. Si tratta di : 
A) Elencare 11 cose che mi riguardano; 

B) Rispondere alle 11 domande rivoltemi da Ernesto

C) Rivolgere a mia volta 11 domande alle persone che nomineró (buahahaha)
D) Candidare 11 persone che, se mai vorranno portare avanti 'sta cosa, dovranno rispondere ai miei quesiti sul loro blog. Oltre, ovviamente, ad elencare 11 cose che le riguardano, e bla bla. In realtá, in origine, di persone ne sarebbero bastate 5. Ma, se mi dicono 11, mi adeguo.




Insomma, io vado. Ché magari, con l'esempio pratico, si capisce anche di piú. 

11 COSE CHE MI RIGUARDANO. 

1. Da piccola, mia nonna mi ha insegnato a cantare “Sai perché mi batte el corazón? Ho visto un bel muchacho, ho visto un bel muchacho, y enamorada estoy”. Credo che il mio italo-spagnolismo sia iniziato lí. 

2. Quando mi appassiono a qualcosa devo andare fino in fondo. Lasciarci l'anima. Sapere tutto. Da lí, la mia connaturata predisposizione ai fanclub. 

3. Vivo in un mare di post-it fucsia.


4. Mi irritano: quelli che non rispondono alle mail, quelle che vanno ai concerti coi tacchi a spillo e l'espressione “che schifo!” riferita al cibo.



5. Il mio primo libro, #Odissea, è nato perchè sentivo il bisogno di tornare a divertirmi scrivendo. Finché non riesco a ricreare quella sensazione di gioia, mi sa che il secondo non vedrá la luce. 



6. Pur senza essere loro intima amica, posso dire di aver pranzato con Cesare Cremonini, bevuto del vino con Giuliano Sangiorgi, assistito a un concerto privato di Dani Martín. E, per quanto il dato possa non interessarvi, a me le tre cose erano sembrate all'epoca alquanto eccezionali.

7. Non so ancora cosa regalare ad una delle mie piú care amiche per il suo imminente matrimonio. E neanche come vestirmi per il suo addio al nubilato. La cosa mi provoca frustrazione.

8. Per colpa di un romanzo di Luca Bianchini, leggo sempre l'ultima riga di un libro prima di iniziarlo. E canto mentalmente quando non riesco a dormire.


9. Il mio ideale di sogno romantico é incontrare per caso l'uomo della mia vita in aeroporto. 



10. Non ho nemmeno una foto del primo concerto a cui sono andata, perché sul retro del biglietto c'era scritto “non fotografare”. 



11. La prima parola che ho imparato in spagnolo é stata piña (ananas).


LE 11 DOMANDE DI “SULLA STRADA” 


1) Pensi che nel 2013, prima o poi, ci sarà un giorno senza pioggia?

Beh, oggi c'è il sole. 


2) Cosa bisogna fare per sopravvivere in/alla italia?

Mmm...emigrare? 


3) La battuta che ripeti più spesso?

Faccio sempre le stesse due o tre battute, in realtá. Peró ci credi, se ti dico che adesso non me ne viene in mente manco una? 

4) Un bel viaggio da fare?

Se é Spagna, andrá comunque bene. 


5) Oscar Giannino recupererà mai il master e le lauree perdute?
Forse, se cerca bene su Ebay...

6) E' giusto concedere il diritto di voto proprio a tutti?

Sí, sempre e nonostante. 


7) Che cosa vorresti inventare?
Il coprinaso in lana per i freddi pomeriggi di inverno. E i pannolini per piccioni. L'umanitá me ne sarebbe grata.

8) In Italia esiste un modo per diventare professore universitario per merito?

Lo spero. 


9) La sera li digerisci i peperoni?

Anche i sassi, se é per quello.


10) Se si bucasse una ruota della tua automobile, sapresti cambiarla?

Per niente. Ma il problema non sussiste: non ho un'automobile. 


11) Visto che il mio cane fa per dispetto sempre la pipì in casa, pensi che abbia bisogno di uno psicologo?

Io direi di un water.


LE MIE 11 DOMANDE (Essendo mie, non stupitevi dei contenuti). 



1. Why Mango? Ma soprattutto: perché la Spagna? 



2. La gaffe linguistica piú grossa che tu abbia mai fatto all'estero.

3. Libro sul comodino? 

4. Prossimo concerto a cui andrai?

5. Social network che ami di piú? 

6. Descrivi il tuo blog in una parola. 

7. Dani Martín o El Pescao?

8. Cesare Cremonini o Il Cile? 

9. Spaghetti alla carbonara o Tortilla de Patatas? 

10. Un metodo infallibile per garantirsi il buon umore.

11. Un italo-spagnolo che ammiri.


LE MIE 11 VITTIME SACRIFICALI (Chiamate a rispondere alle domande suddette):