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martedì 29 dicembre 2015

El Mejor Momento: Pablo López e i bilanci di Spotify


Spotify mi capisce. Dico sul serio. É da quando ha preso l'abitudine di regalarci i bilanci di fine anno che attendo il suo Year In Music con l'impazienza di una bambina. Non che quello del 2015 si sia rivelato poi così sorprendente, beniteso. Le statistiche del servizio di streaming non hanno fatto che confermare la già nota piega ammeregana che hanno preso i miei ascolti, con gli Imagine Dragons tra i top artist, Shut up and Dance dei Walk de Moon come canzone più riprodotta e Brandon Flowers (Viva Las Vegas!) indiscusso ever green buono per tutte le stagioni.

C'è una novità, però; Ed è che il social ha introdotto nelle sue statistiche finali una voce che io ho sempre ritenuto fondamentale. Parlo del "Primo Brano Ascoltato nel 2015": un dettaglio che ho sempre annotato con la minuzia dei rituali in block notes e post, per lo piú gravandolo del peso di bizzarre premonizioni. 

Ebbene. Secondo Spotify - che mi capisce - la mia prima canzone di quest'anno è stata El Mejor Momento di Pablo Lopez. Un pezzo con tutta probabilità restituitomi dalla selezione casuale di una qualche radio tematica. Un pezzo che, ad essere sincera, avevo completamente scordato. Lo riscopro ora, però. E lo faccio con un brivido. Perchè si dà il caso che Pablo López sia di Málaga. Che abbia la mia stessa età. E che il testo di quella sua canzone, in concreto, si prestasse da Dio ad inaugurare 12 mesi in cui i lati positivi sono stati tutto sommato superiori a quelli negativi. Mesi di viaggi. Di concerti. Di tanto lavoro, sì, ma anche di tante soddisfazioni.

Avevo iniziato il 2015 col sorriso e la certezza che sarebbe stato migliore del 2014. E, senza saperlo, mi ero scelta la colonna sonora ideale.


Amo i cicli, oltre ai bilanci. Ed é per questo che mi sembrava giusto e doveroso ri-presentare quel brano anche a voi. 







IL MIGLIOR MOMENTO 
Pablo López

É da tempo che non sogno in grande,
é da tempo che non importa cosa accadrà
Ormai ho perso di vista i giganti, 
Non possono più spaventarmi perchè
Oggi mi sono svegliato forte, 
Tutte le strade mi hanno portato fino qui.

É il momento di uscire e respirare, 
é il momento di cantare a tutto ciò che vedi.
É il momento di saltare per cadere in piedi
Butta giù la porta e grida forte,
che se ne accorga il mondo,
questo è il miglior momento. 

Non smetterò mai di ringraziarti
Per ogni luce che hai acceso nel salotto.
Sei patrimonio della mia fortuna,
sei risate e sei più di una canzone.
Ed è che io ho trovato la vita nei tuoi abbracci,
Ho imparato che l'importante accade oggi.

É il momento di uscire e respirare, 
é il momento di cantare a tutto ciò che vedi.
É il momento di saltare per cadere in piedi
Butta giù la porta e grida forte,
che se ne accorga il mondo,
questo è il miglior momento. 

É il momento di uscire e respirare, 
é il momento di cantare a tutto ciò che vedi.
É il momento di saltare per cadere in piedi
Butta giù la porta e grida forte,
che se ne accorga il mondo,
questo è il miglior momento. 






Ah! Secondo "A Year in Music di Spotify" la maggior rappresentanza italiana del 2015 nelle mie playlist é stata a cura dei Negrita. Gli Estopa si sono incaricati di tenere alto il nome della Spagna, mentre l'estate si conferma per me la stagione degli Efecto Pasillo (oltre che, in questo caso, del tormentone Alvaro Soler). Resta da capire in base a quale classificazione mi sarei "avventurata nell'ignoto" con the Nights di Avicii, ma immagino che tutto non si possa sapere.





domenica 5 aprile 2015

Viral Songs #10 (E uova di Pasqua)

Dicono che bisogna prestare attenzione alle reazioni dei lettori. Tener conto dei loro interessi. Adeguare i contenuti a ciò che dimostrano di amare e odiare. Per cui, certo: è il mio blog. Un posto su cui scrivo perchè e quando mi va di farlo. Eppure, per quanto adori la recente tradizione delle Viral Song italo-spagnole, proprio non riesco a fregarmene di voi. Chiamatela deformazione professionale. Chiamatelo puntiglio. Ma non posso non notare che il numero di visite e like ai contenuti di questa rubrica è nettamente inferiore a quello di ogni altra mia pubblicazione. É per questo che, non senza un po' di dispiacere, ho deciso di trasformarla in un appuntamento mensile. Un modo come un altro per accontentare tutti: la mia mania di controllo statistico sui brani più condivisi del momento in Italia e Spagna; e voi, che dovrete sopportarne gli effetti con frequenza nettamente minore. 

Ho aspettato la decima puntata, per farlo. Ho aspettato un numero tondo. Ho aspettato la Pasqua, con il suo carico di uova al cioccolato e sorprese di dubbio gusto plastico. Chè la vera usanza, in realtà, è passare la giornata a cercare di capire cosa siano. 

Ho aspettato - soprattutto-  che, per la terza settimana di fila, i Muse in testa a entrambe le classifiche rendessero ogni ulteriore aggiornamento noioso. É, pertanto, con il motto di "Ragá, ascoltate altro!" che condivido l'infografica con i dati riassuntivi di queste dieci settimane di attente rilevazioni, ampliamento delle playlist di Spotify e volume ai massimi sistemi. 

Qualche curiosità degna di nota? Carlos Sadness è stato l'artista più virale in Spagna mentre, in base alle preferenze che mi avete segnalato in calce ai post, amate complessivamente di più i brani condivisi dagli italiani rispetto a quelli postati dagli spagnoli. 



Buona Pasqua, e buona musica a tutti. Sia essa virale, oppure no. 


domenica 22 marzo 2015

Viral Songs: le canzoni più condivise della settimana in Spagna e in Italia [#8]

A quanto pare c'è una band in grado di unire ancor di piú i miei due Paesi. Questa settimana non vi chiederò di "votare" per la vostra preferita tra le canzoni più condivise in Spagna e in Italia, per il semplice fatto che è una sola. S'intitola Psycho, ed è il caso di dirlo: bentornati (o bienvenidos de vuelta) Muse! Uguale è, peraltro, anche la numero 2, che in entrambe le nazioni premia "Believe" dei Mumford & Sons. 




Per il resto, i cugini iberici continuano ad usare la musica per accompagnare e sottolineare i fatti d'attualità. I brani dedicati alle Fallas e al tormentone "Caloret" raddoppiano, facendo seguire il remix di Iván Lagarto alla hit di DJ Raffa, scesa dal secondo al terzo gradino del podio. Da segnalare anche la presenza di Jueves de La Oreja de Van Gogh alla posizione 9: la canzone, dedicata agli attentati di Madrid dell'11 Marzo 2004, é stata anche quest'anno usata in modo massiccio per ricordare la strage sui social network. E dimostra, peraltro, che la mia intuizione era azzeccata: 'sta cosa di Spotify si aggiorna con una settimana di ritardo. 

Degno di nota anche il ritorno de La Maravillosa Orquestra del Alcohol (ricordate? Ne avevo parlato qui), che entra dritta al sesto posto con il secondo singolo PRMVR. Il primo estratto, peraltro, é d'ispirazione baudelairiana (devo dirlo? CUORICINI!) e si intitola nientemeno che "Flores del Mal". Chiude la top 10 Daddy Yankee con "Sigueme y te sigo" (seguimi e ti seguo) che, con un titolo del genere, non poteva che essere apprezzata dagli utenti dei social. 

In Italia, lo scettro della più presente nella viral top ten è, invece, Madonna con il nuovo album Rebel Heart (la più apprezzata è proprio la title track). Da segnalare anche Ligabue, che entra dritto al numero tre con "C'è sempre una canzone", il regalo musicale che aveva fatto a Carboni per poi rivendicarne a pieno titolo la paternità. Voi quale versione preferite, a proposito? 

domenica 15 marzo 2015

Viral Songs: le canzoni più condivise della settimana in Spagna e in Italia [#7].


Io lo so, che ultimamente parlo solo di musica. A mia discolpa, questo è sempre stato un blog tendenzialmente musicale. Eccheccavolo. Non vedo come potrebbe essere altrimenti, dal momento che in testa, anche in mezzo al silenzio, a me suona sempre e comunque una canzone. Parlo solo di musica, lo so. Ne parlo adesso più di sempre. Ma é perchè più di sempre, in questi giorni, la vivo come una necessità. La musica mi tira sù di morale quando sono triste. Aiuta a concentrarmi quando sono demotivata. Sottolinea il mio entusiasmo come un evidenziatore giallo quando giá di per sé ho indossato un sorriso. La musica è l'ultimo pensiero prima di addormentarmi. Il primo quando mi sveglio. Il pretesto che anima i miei viaggi. Il progetto che mi rende ancora piú appetibile il domani. É l'aria che respiro, nelle ultime settimane più che mai. Ed è di quello che respiro e vivo che, semplicemente, mi va di parlare. In più mi sono presa un impegno: come ogni settimana, l'appuntamento con i brani più condivisi nei miei due Paesi non lo potevo certo saltare! 

Soprattutto perchè ci sono novità, in Spagna, finalmente. Ed in gran parte sono rappresentative dell'attualità. 
Al numero uno dei piú virali c'è Kanye West con All Day, mentre gran parte della TOP 10 è occupata dal nuovo album del rapper barcellonese Nach, con Tal Como Eres a turbarmi sul terzo gradino del podio. Perchè, andiamo, di canzone con quel titolo può essercene solo una! 



Un Zombie a la Intemperie, attesissimo nuovo singolo di Alejandro Sanz, entra dritto alla numero 7, riscontrando stranamente la mia approvazione. Se seguite questo blog da un po' saprete che non posso dirmi propriamente fan di Sanz (anzi!), eppure questo brano mi ha convinta. Ottimo arrangiamento. Meraviglioso titolo. Bravo. 

Il vero dato significativo, tuttavia, si trova alla seconda posizione.
"El Caloret - versión fallera" di Dj Raffa incarna non solo lo spirito della festa piú importante di Valencia, attualmente in atto, ma soprattutto la deriva satirica di uno dei temi piú chiacchierati dell'attualitá spagnola. 

Caloret è infatti un termine inventato di sana pianta dal sindaco di Valencia Rita Barberá, che l'ha utilizzato nel suo polemico discorso in occasione dell'atto che dá ufficialmente inizio alle Fallas. In tale occasione, la Barberá ha mischiato castigliano e valenciano, dando involontariamente inizio ad uno dei fenomeni virali piú potenti dell'ultimo periodo: "Caloret" é diventato in breve tempo un vero e proprio marchio finito su magliette, canzoni e addirittura videogames. 

Per quanto riguarda l'Italia, Il Gioco dei Negrita scende in seconda posizione, cedendo il titolo di piú virale della settimana a L'amore Esiste di Francesca Michielin. 




Il piú presente nel resto della top ten é Noel Gallagher, il cui brano maggiormente apprezzato sembra essere Riverman (terza posizione). Il nuovo, appiccicosissimo, singolo di Mengoni é al quarto posto. Parentesi: ma a voi piace? Perchè al di là della molestia con cui si attacca ai miei neuroni, a me non sembra neanche lui. In compenso il brano sarebbe perfetto per un duetto italo-iberico con Dani Martín, vista l'insistenza sul suo adorato concetto di "seres humanos". 

Allora, avete già deciso per chi votare? 




domenica 8 marzo 2015

Viral Songs: le canzoni più condivise della settimana in Spagna e in Italia [#6].

Attenzió! Concentrazió! Annunciazió! 
Questa settimana mi rende particolarmente felice segnalarvi i brani più condivisi sui Social Network in Spagna e in Italia. Al numero uno del nostro Paese c'é, infatti, nientemeno che Il Gioco dei Negrita: brano che non solo segna il ritorno sulle scene della band aretina, ma è anche stato scritto in collaborazione con Lorenzo Cilembrini, in arte Il Cile, per cui è ormai nota la mia ammirazione. 
Festeggio stappando una bottiglia in suo onore. 



In realtà, ad essere targata Arezzo, è la quasi totalità della
viral top ten italiana di Spotify: le altre nove posizioni sono state, infatti, pressochè monopolizzate dal nuovo album di Jovanotti, con "un bene dell'anima" a conquistarsi lo scettro di traccia più apprezzata.


Pochi cambiamenti, invece, in Spagna, dove la canzone più virale continua, imperterrita, ad essere "No vuelvas a Japón" di Carlos Sadness, con la partecipazione di Santi Balmes dei Love of Lesbian. 





Al secondo posto c'è Glory, di Common & John Legend, mentre il ritorno di Ruben Pozo, ex Pereza, completa il podio con Me Quieres Destrozar. A confermare la mia gioia, restano nella top 10 anche gli Imagine Dragons (cuoricini) con la solita I'm So sorry. A voi, come sempre, il compito di segnalare la vostra preferita tra le viral song dei due Paesi. Ah, e auguri alle donne. Così, tanto per essere sul pezzo. 



lunedì 23 febbraio 2015

Viral Songs: le canzoni più condivise della settimana in Spagna e in Italia [#4]


Con un giorno di ritardo, causa amena e pittoresca trasferta bolognese, ecco il consueto post con i brani più condivisi della settimana in Italia e in Spagna. Tra l'altro vorrei farvi notare che sono già alla quarta puntata di questa cosa: la mia costanza con le rubriche sta migliorando alquanto. Mi aspetto applausi scroscianti in sottofondo, e magari anche una piccola Ola. 

Comunque. Ho ancora notevoli arretrati di sonno in corpo, una specie di jet lag mischiato a depressione post-concerto (leggi: mappperchèèèMioDDDioPPPPerchèèèèè), e tutta una playlist di ricordi che spazia da Wonderwall degli Oasis ad una buffissima versione italiana di Girlfriend di Avril Lavigne (non chiedete) passando per Il Triangolo di Renato Zero. Perciò non mi dilungo oltre. 

I dati della settimana dimostrano che il fenomeno Cinquanta Sfumature di Grigio, oltre all'intelletto umano e ai nomi di negozi/show teatrali/libri ha colpito (ahinoi), anche la musica internazionale. Il brano principale della colonna sonora, "Crazy in Love" di Beyoncé, è infatti al terzo posto dei più condivisi in Italia e addirittura in vetta ai più virali nella terra di Cervantes. Il risultato contribuisce a segnare anche la prima volta, dacchè ho deciso di dar vita a questo spazio settimanale, che un brano in lingua inglese si colloca al numero uno di entrambi i Paesi. Da noi c'è, infatti, "What Kind of Man" dei Florence + The Machine. 






Anche il recente festival di Sanremo è, com'era prevedibile, molto presente nella top 10 nostrana. L'intera playlist "Grande Amore" con tutte le canzoni del festival appare al secondo posto dei most shared. Tra i singoli partecipanti alla Kermesse, Malika Ayane risulta essere invece la più condivisa (al quinto posto dopo "Caramelle" di J-Ax). Seguono i vincitori Il Volo (ottavo posto) e Nek (nona posizione), che però è stato più apprezzato dagli internauti per la cover di "Se Telefonando" che per l'inedito in gara. 

A voi il verdetto sul preferito della settimana. 



domenica 1 febbraio 2015

Viral Songs: le canzoni più condivise della settimana in Spagna e in Italia

Lo sappiamo più o meno tutti, che Spotify rende note le classifiche sui brani più riprodotti nei singoli Paesi del mondo. Quello che io ignoravo, però, è che fa lo stesso con quelli più condivisi. Si possono consultare liberamente a questo link, dove scoprirete quali sono state le cinquanta canzoni più virali sui social network nell'arco della settimana. Il che, tra l'altro, è anche un modo niente male per scoprire musica nuova. Ora: l'abbiamo ormai appurato, che non sono bravissima a garantire continuità alle mie rubriche. Mi piacerebbe, però, provare ad aggiornarvi ogni Domenica in merito al brano più condiviso in Spagna e in Italia nei sette giorni precedenti. Beh, sempre che ci siano dei cambiamenti, è chiaro. Venti post con le stesse due canzoni finirebbero col risultare...come dire... giusto un filino una rottura di balle. 

É sperando di dare un seguito ai miei buoni propositi, perciò, che vi presento le due canzoni più virali della settimana. In Spagna, il trofeo se l'è aggiudicato Perseide di Carlos Sadness. In Italia, è toccato a Sintonia Imperfetta di Carmen Consoli (che peraltro s'è accaparrata tutte e tre le prime posizioni con brani estratti dal suo ultimo album). 






A voi quale piace di più? 




lunedì 29 dicembre 2014

Il 2014 italo-spagnolo di Spotify

Vi avevo promesso bilanci di fine anno, e non potevo non cominciare dalla musica. É ormai da un po' che Spotify ha reso pubblici i dati del suo “Year inReview”: l'efficace e sempre interessante riepilogo delle abitudini d'ascolto dei suoi utenti nel mondo. Come me, anche voi avrete probabilmente letto articoli, cliccato su mail, condiviso con gli amici i “brani top” dell'anno. Avrete scoperto – come se ce ne fosse stato bisogno! - che, a livello globale, il 2014 é stato dominato da Happy di Pharrell Williams, dai Clean Bandit e da Calvin Harris. Un dato, peró, forse vi é sfuggito: quello limitato al territorio italo-spagnolo.

Sí, perché la piattaforma non si é limitata a condividere le statistiche mondiali, e nemmeno ad entusiasmarci con quelle personalizzate. Macché. L'analisi dei comportamenti degli appassionati dello streaming ha evidenziato anche i cosiddetti “tormentoni locali”: brani molto popolari in singoli Paesi, ma magari non altrettanto diffusi a livello planetario (qui in una bella mappa interattiva). Ne è emerso che l'Italia ha ascoltato in massa “Stolen Dance” di Milky Chance, mentre la Spagna ha sviluppato una vera e propria ossessione per Bailando di Enrique Iglesias. E se pensate che la canzone sia stata molto trasmessa anche qui, credetemi: non é niente rispetto a quanto lo é stata in terra iberica. Io l'ho toccato con mano quest'estate a Málaga, eleggendola per forza di cose a “colonna sonora della Feria”. In una settimana l'avró ascoltata per caso almeno cinque volte al giorno, sempre in luoghi e circostanze diversi. Ne sono state fatte parodie, tweet, discussioni. Le sono stati assegnati dei premi. Ecco perché la dichiarazione di Spotify ha il sapore dello scontato, ed ecco perché – quanto a gusti personali – mi sento in questo piú in linea con l'utenza castigliana.


LA CANZONE PIÚ ASCOLTATA IN ITALIA NEL 2014 






LA CANZONE PIÚ ASCOLTATA IN SPAGNA NEL 2014




Non sembra essere cosí a livello generale, peró. Per quanto mi riguarda, nel 2014 ho ascoltato piú musica italiana che spagnola ( 47% contro 20%), in entrambi i casi di matrice pop. La categoria Latin, tuttavia, va un po' a controbilanciare il dato, collocandosi al quinto posto dei miei generi preferiti con un 11% di brani ascoltati. Se si sommano al pop spagnolo, la percentuale di ascolti ispanofoni sale dunque al 31 %, avvicinandosi al primato dei cantanti nazionali.



Spagnolissimo é invece il mio brano top dell'anno: Los Cantantes di Leiva, di cui peraltro é appena uscito un bellissimo videoclip. L'album che lo contiene, Polvora, é a sua volta il disco che ho piú spesso riprodotto in streaming, ed é presente nella top 10 delle canzoni che ho ascoltato piú spesso anche con Afuera en la Ciudad e Cerca. Le altre presenze spagnole nella lista sono Ms Maiko con il brano Too Many Questions e gli Hombres G con “Por una Vez”. Il Cile e Cesare Cremonini rappresentano ovviamente il mio lato italiano, collocandosi entrambi anche tra i miei 5 artisti preferiti.


IL MIO BRANO TOP DEL 2014 





Affascinanti anche le statistiche relative agli ascolti stagionali, secondo cui la stagione dell'ex leader dei Pereza é stata l'inverno (non che stupisca, in uno che ha intitolato un disco “Diciembre”). In primavera ho invece prediletto Cesare Cremonini, lasciando la carica degli ImagineDragons per i giorni di una difficile e climaticamente inesistente estate. Dani Martín é stato il mio autunno, sorta di canto del cigno di una passione in precario equilibrio, costante nelle cuffie malgrado gli alti e bassi.



Basandosi su questi dati, il simpatico programmino mi ha anche creato una playlist con gli artisti e le canzoni che secondo lui potrei amare nel 2015. Comprende Mengoni in spagnolo, Miguel Bosé, La Musicalité, Mr. Kilombo, gli Zero Assoluto, El Pescao e ovviamente Dani Martín in duetto con Leiva. Oltre ad una sfilza di gente che confesso di non aver mai sentito nominare. Proveró a cliccare play.




E voi, cosa avete ascoltato quest'anno? Quanto é stato italo-spagnolo il vostro 2014, secondo Spotify? Raccontatemelo, dai, che sono curiosa! 

lunedì 9 settembre 2013

Italo-spagnolismi formato playlist

La musica ha sempre avuto un ruolo di rilievo, nella mia vita come in questo blog. Se mi seguite da un po', saprete che in molti dei miei post ne ho cercato, promosso e quasi sempre esaltato l'aspetto più prettamente "itañolo". Gli italo-spagnolismi, come amo chiamarli, sono per me duetti tra spagnoli ed italiani; canzoni in cui le mie due lingue si sposano armoniche sotto la stessa melodia; oppure brani in italiano che evochino la Spagna. Spotify, come immaginerete, certo non li racchiude tutti. Del Roy Paci citato  piú di recente, ad esempio, non c'é proprio alcunché. Della collaborazione sanremese tra Renga e Dalma, manco a parlarne. Delle altre rappresentanze di cui in questi anni ho scritto, tuttavia, una buona rappresentanza l'ho trovata. 

Ho cosí deciso di raccoglierle in una playlist. Una di quelle perennemente "work in progress", che spero i vostri spunti mi aiuteranno presto ad allungare. In poche parole: io ve la sottopongo. Se vi venisse in mente qualche "italo-spagnolismo" da aggiungerci, segnalatemelo nei commenti e lo inseriró. In ogni caso buon ascolto (o escucha?), amici!



mercoledì 20 febbraio 2013

Parole d'altri (e viaggi miei).

Porta un bambino in un negozio di dolci. Digli che può assaggiare tutto. Proprio tutto, senza spese e costrizioni. Poi sarò anche troppo stanca per i paragoni ad effetto, ma da quando ho Spotify mi sento così. Ché i finlandesi avranno pure denti sanissimi, ma sono gli svedesi a spaccare. Insomma, pensateci: scrivono best seller mondiali, mangiano salmone e, dopo tutti questi anni, siamo ancora tutti qui a cantare “Mamma mia” degli Abba. A chiunque altro sarebbe bastato. Invece loro, non contenti, decidono di sfornare l'Ikea e Spotify. Cioè, le due migliori invenzioni al mondo dopo internet e l'anestesia. Questi ne sanno, ragazzi. Altrochè.

Per cui, niente. Domani parto per un weekend parigino. Mi aspettano due amiche, gli Estopa e un paio di crepes come si deve. Non volevo partire senza salutarvi, ma ho i neuroni stremati dagli eccessi cerebrali di una giornata intensa. Ergo, parlo con parole d'altri. Di parole d'altri, anzi. Del miele e del vento che sanno di Canarie in ogni testo degli Efecto Pasillo. Un disco energico, dal ritmo incalzante. Di quelli che ti rendono euforica se balli e produttiva se lavori.




Parlo – come dagli ultimi due post avreste potuto prevedere – de Il Cile. Chè mi piacciono anche le due inedite, quindi è proprio la fine. Mi salva solo il fatto che mi vengono i complessi di inferiorità all'idea di scrivergli sui social network. E così, per una volta, almeno un po' di distanza la riesco a conservare. Comunque, nello specifico, direi che la frase "scusami se non riesco piú a difendermi dal ruggito dei tuoi occhi" vale giá da sola i due brani. Ma, nel complesso, é forse la rabbia de "la tortura medievale" a piacermi di piú. 




Parlo dei Fun, perchè il loro “Some Night” è un album pressochè perfetto. Lo è sin dall'introduzione. Da quel “"Tea parties and Twitter, I've never been so bitter. And you, why you wanna stay?" che tanto mi si addice. La mia preferita è Why am I the one, ad ogni modo.



Ve la lascio. Mi rilasso. E...ci sentiamo tra un po'.  Se ci si pensa, comunque, é giá quello che ascolto a rendermi bipolare.